Mark Zuckerberg ha divulgato notizie sorprendenti riguardanti le future modifiche sulle piattaforme di Meta, segnando un avvio impegnativo per il 2025. Il fondatore di Facebook ha recentemente rivelato la composizione del nuovo consiglio di amministrazione, che include anche nomi di spicco come John Elkann. L'obiettivo di questi cambiamenti è, secondo Zuckerberg, quello di “dare voce alle persone” su un'organizzazione sempre più globale come Meta.
La nuova direzione dei fact-checkers
Nei suoi aggiornamenti, Zuckerberg ha messo in evidenza una svolta nelle politiche di verifica dei contenuti, riconoscendo il fallimento del programma dei fact-checkers indipendenti. “Possiamo affermare di tornare alle radici della libertà di espressione”, ha dichiarato con fermezza. Meta intende implementare un nuovo sistema di Community Notes simile a quello utilizzato da X, a partire dagli Stati Uniti. Questo cambiamento, giustificato da Zuckerberg, intende affrontare la crescente insoddisfazione riguardo ai fact-checkers, che non hanno svolto il compito previsto, ossia fornire informazioni utili per combattere la disinformazione online.
Nel comunicato ufficiale, Meta ha indicato che la missione iniziale di coinvolgere esperti nel settore si è scontrata con la realtà, evidenziando come, come chiunque altro, anche gli esperti possano portare con sé pregiudizi. Con l'adozione delle Community Notes, gli utenti saranno in grado di annotare i post ritenuti fuorvianti, in modo che una comunità diversificata possa fornire contesto e chiarimenti. Questo nuovo approccio è previsto per le prossime otto settimane.
Parallelamente, Zuckerberg ha annunciato la semplificazione delle politiche relative ai contenuti su argomenti delicati come immigrazione e identità di genere. Tali modifiche mirano a ridurre la censura e migliorare l'interazione degli utenti con i contenuti civici su Facebook, Instagram e Threads. Stando a quanto riportato, l'azienda si è detta disponibile a riconsiderare i contenuti civici, ritenuti essenziali per il discorso pubblico.
Collaborazione con Donald Trump e il trasferimento dei team
In un passo inaspettato, Zuckerberg ha comunicato che il team di fiducia, sicurezza e moderazione dei contenuti sarà trasferito al di fuori della California, mentre il team di revisione dei contenuti si sposterà in Texas. L'intento è quello di diminuire la percezione di parzialità nelle decisioni di moderazione, rassicurando l'utenza sulla neutralità del processo.
Oltre a questo, Zuckerberg ha confermato la volontà di collaborare con l'ex presidente Donald Trump per contrastare le ingerenze governative nelle questioni di libertà di espressione. "Le protezioni per la libertà di espressione negli Stati Uniti sono tra le più forti al mondo”, ha rimarcato, esprimendo la necessità di un appoggio istituzionale per proteggere le piattaforme americane dalla censura estera.
Questa inversione di rotta segue le polemiche che avevano visto protagonista Trump, il cui account era stato sospeso per due anni dopo i tumultuosi eventi di Capitol Hill del 2021. Le affermazioni di Trump riguardo alla “censura” da parte di Meta svelano tensioni persistenti tra la piattaforma e l'ex presidente.
Trasparenza e tecnologie innovative per la moderazione
Meta ha anche rivelato che, per rendere il processo di contestazione delle decisioni più accessibile, è stato assunto nuovo personale e si sta implementando una tecnologia di riconoscimento facciale. Questo miglioramento è destinato a semplificare il recupero degli account, una procedura che in passato è stata criticata per la sua lentezza.
Un altro passo innovativo riguarda l’utilizzo di modelli di linguaggio di grandi dimensioni supportati dall'intelligenza artificiale. Questi strumenti consentiranno di avere una seconda opinione prima di prendere decisioni su contenuti controversi.
Nella comunicazione ufficiale, Zuckerberg ha evidenziato la complessità di mantenere una piattaforma dove miliardi di persone possono esprimersi liberamente, ammettendo che tanto il bene quanto il male possano emergere da questa libertà. La gestione della moderazione si preannuncia quindi come una sfida continua per Meta, in un contesto sempre più complesso, alimentato da polemiche e aspettative della comunità.
Con la capacità di affrontare simili sfide, Meta punta a ripristinare una certa fiducia degli utenti nelle sue politiche di contenuto, sottolineando che tutte le voci, anche quelle più discordanti, meritano di essere ascoltate, per quanto impegnativa possa essere la navigazione in questo mare di informazioni.