Xiaomi 15: Un nuovo smartphone compatto che stupisce con prestazioni e durata della batteria

Lo Xiaomi 15 si distingue per il design compatto e un buon sistema fotografico, ma presenta problemi di surriscaldamento, gestione del software e ricarica lenta che potrebbero deludere gli utenti.

In un panorama dominato da telefoni di grandi dimensioni, il Xiaomi 15 emerge come una proposta interessante per chi cerca un dispositivo compatto senza compromessi sulle performance. Presentato globalmente al Mobile World Congress di Barcellona, questo nuovo smartphone offre una qualità di schermo eccellente e una buona durata della batteria, ma ha anche alcune debolezze che potrebbero far riflettere gli acquirenti.

Un design che si distingue

Quando si apre la confezione del Xiaomi 15, la prima impressione è quella di un dispositivo di dimensioni più piccole rispetto ad altri flagship. Le sue dimensioni non lo rendono un vero e proprio smartphone compatto, ma si avvicina alle proporzioni del Pixel 9. Analogamente a molti degli smartphone moderni, presenta un display OLED da 6,36 pollici dalle linee fluide e con un design piatto che risulta gradevole. Xiaomi afferma che il display raggiunge una luminosità massima di 3200 nits, un dato che, sebbene possa sembrare alto, è in realtà non rilevante per la gran parte degli utenti, che difficilmente vedranno tali picchi luminosi.

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La parte posteriore del dispositivo si caratterizza per un’innovativa copertura in vetro che, fortunatamente, non attira impronte digitali. Tuttavia, nonostante la presenza di angoli arrotondati e bordi in alluminio, la struttura del telefono si discosta visibilmente da quelli di brand concorrenti come Samsung e Apple. Il design è originale, soprattutto per il modulo della fotocamera, che sporge leggermente e presenta un alloggiamento quadrato distintivo. Nonostante Xiaomi affermi di utilizzare un vetro chiamato Dragon Crystal Glass, l’efficacia del suo sistema di protezione rispetto al Gorilla Glass è difficile da valutare. Inoltre, l’assenza di vetro protettivo sul retro suscita preoccupazioni riguardo la sua resistenza agli urti.

Performance deludente in condizioni estreme

Sotto il cofano, il Xiaomi 15 monta il chip Snapdragon 8 Elite, detto essere il miglior processore per smartphone Android attualmente disponibile. Purtroppo, durante i test di stress del GPU, il dispositivo ha mostrato un surriscaldamento e non è riuscito a completare i benchmark, facendo emergere interrogativi sulla gestione termica. Queste problematiche non sono uniche a questo modello, poiché esperienze simili erano state riscontrate anche con altri telefoni dotati dello stesso chip.

Le prove effettuate con il test Geekbench 6 hanno dato risultati contrastanti. Sebbene le prestazioni generali nell’uso quotidiano si siano dimostrate reattive e fluide, i punteggi dei benchmark indicano una manipolazione dei risultati che solleva dubbi sulla credibilità delle performance pubblicizzate. È da sottolineare che, nonostante i problemi riscontrati sotto carico, l’utilizzo quotidiano si è rivelato soddisfacente, permettendo di gestire applicazioni e giochi pesanti senza eccessivi problemi. Tuttavia, la gestione del calore rimane una preoccupazione per l’uso futuro, specialmente con i videogiochi in continua evoluzione.

Batteria sorprendente ma con ricarica limitata

Il Xiaomi 15 è dotato di una batteria da 5400 mAh, un miglioramento rispetto al modello precedente . Nella pratica, gli utenti possono aspettarsi tra le sette e le otto ore di utilizzo con un mix di social media e giochi. La ricarica, d’altra parte, è promettente sulla carta con supporto per 90W in modalità cablata e 50W wireless, ma la realtà ha mostrato tempi di ricarica più lenti del previsto, soprattutto con caricabatterie non originali. Anche se le specifiche indicano elevate prestazioni di ricarica, la mancanza di un caricabatterie incluso nella confezione è una nota dolente, considerato che pochi utenti potranno effettivamente beneficiare della velocità massima proposta da Xiaomi.

Un software che lascia a desiderare

Arriviamo ora alla questione del software, che si basa su HyperOS 2, sopra Android 15. Qui le cose non sembrano migliorare, dato che l’interfaccia utente è caratterizzata da una suddivisione tra le impostazioni delle notifiche e un centro di controllo che può risultare poco intuitivo. Inoltre, la presenza di annunci all’interno delle applicazioni di sistema rappresenta un fastidioso deterrente. Nonostante ciò, Xiaomi offre una serie di funzionalità innovative, come la trascrizione vocale e i riepiloghi degli articoli, anche se molte di queste sembrano incomplete al lancio. La promessa di aggiornamenti del sistema operativo e patch di sicurezza per diversi anni è un aspetto positivo, anche se non porta il marchio dell’eccellenza rispetto ai concorrenti.

Un sistema fotografico di tutto rispetto

Il comparto fotografico del Xiaomi 15 presenta una configurazione a tripla lente: un sensore principale da 50MP, un obiettivo ultra-grandangolare sempre da 50MP e un teleobiettivo con zoom 2.6x. Le fotografie scattate in condizioni di luce diurna si rivelano chiare e dettagliate, con bilanciamenti dei colori generalmente accurati. Tuttavia, ci sono punti deboli, specialmente con la fotocamera ultra-grandangolare, che mostra chiaramente una minore qualità rispetto agli altri obiettivi, con angoli morbidi e inconsistenze nei colori.

Il teleobiettivo ha dimostrato di essere efficace anche in condizioni di scarsa illuminazione, ma richiede un tempo di adattamento per ottenere il miglior risultato possibile. La capacità di catturare dettagli con l’effetto bokeh risulta soddisfacente, ma non sempre risulta impeccabile. Nonostante i punti negativi, ci sono molte opzioni interessanti, come modalità video HDR e registrazione in 8K, il che rende il sistema fotografico da considerare per gli appassionati.

Il Xiaomi 15 si propone quindi come una scelta intrigante per chi desidera un telefono di medie dimensioni, capace di offrire buone prestazioni complessive e una buona autonomia, ma presenta anche diverse lacune che potrebbero spingere a considerare alternative più performanti sul mercato.

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