Con l'aggiornamento a Windows 11, il celebre Blocco Note di Microsoft, noto anche come Notepad, ha ricevuto un'importante innovazione. Introdotto per la prima volta nel 1985 con Windows 1.0, questo strumento di editing testuale è diventato un must per molti utenti, grazie alla sua semplicità ed efficienza. In questa nuova versione, Microsoft ha integrato un sistema di intelligenza artificiale, permettendo agli utenti di riscrivere e migliorare i contenuti con maggiore facilità. Ma come possiamo utilizzare al meglio queste nuove funzionalità? Scopriamolo insieme.
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L'evoluzione del Blocco Note
Il Blocco Note è sempre stato uno strumento fondamentale per chi ha bisogno di lavorare con file di testo puri. Negli anni ha mantenuto la sua essenza, proponendo un'interfaccia semplice, ma con l'introduzione di Windows 11, l'applicazione ha subito una rivisitazione significativa. La nuova funzionalità di aiuto all'editing che sfrutta modelli di intelligenza artificiale rappresenta un passo avanti in un contesto in cui sempre più applicazioni dipendono dal cloud.
Con l’AI integrata, il Blocco Note non si limita a essere un editor testuale, ma diventa un supporto versatile per l'editing dei contenuti. La funzione di Riscrivi offre strumenti per modificare il testo con semplici clic, permettendo di riassumere, ampliare o adattare il tono del contenuto in base alle esigenze. In questo modo, Microsoft cerca di restare al passo con le esigenze degli utenti sempre più orientati verso strumenti tecnologicamente avanzati.
Utilizzare l'intelligenza artificiale in Notepad
Per provare la nuova funzione Riscrivi nel Blocco Note di Windows 11, l'utente deve seguire alcuni passaggi semplici. Dopo aver aperto il Blocco Note attraverso il menu di avvio o utilizzando la scorciatoia Windows+R, sulla destra dell'interfaccia dovrebbe comparire il pulsante Riscrivi, accessibile con un semplice clic. Una volta attivata, questa funzione permette di modificare, accorciare o estendere il testo e di cambiarne il formato.
Le nuove opzioni di editing possono facilitare notevolmente il lavoro di scrittura, rendendo più fruibile e dinamica l'interazione con il testo. Questa evoluzione rappresenta un'aggiunta piuttosto utile che si sposa con le tendenze attuali di digitalizzazione e smart working. Ma è importante ricordare che l'intelligenza artificiale deve essere attivata espressamente negli aggiornamenti recenti del sistema operativo.
Attivare l'IA nel Blocco Note
Fino a poco tempo fa, l'intelligenza artificiale nel Blocco Note era riservata ai membri del programma Insider di Windows 11. Adesso questa funzionalità è accessibile anche agli utenti della versione stabile del sistema operativo. Per abilitare le nuove opzioni di intelligenza artificiale, è necessario effettuare il login con un account Microsoft e seguire delle semplici istruzioni.
Nella ricerca di Windows, si deve digitare "Impostazioni" e poi controllare che l'area geografica sia impostata su Italia. Successivamente, accedendo all'iconcina dell'ingranaggio nella parte superiore del Blocco Note, si deve assicurare che il riquadro dedicato alle funzionalità di intelligenza artificiale sia abilitato. Se non compare, si può seguire una procedura alternativa, che coinvolge il download di Vivetool e l'esecuzione di alcuni comandi tramite il Prompt dei comandi.
Questa serie di passaggi potrebbe sembrare complessa, ma una volta completata, gli utenti sono in grado di sfruttare appieno le potenzialità dell'intelligenza artificiale nel Blocco Note.
Le preoccupazioni sull'uso dell'intelligenza artificiale
L'introduzione di intelligenza artificiale nel Blocco Note ha sollevato interrogativi e preoccupazioni legati alla privacy. Gli utenti sono propensi a chiedersi se sia davvero necessario portare tecnologie AI in un editor di testo semplice come Notepad. Le opinioni sono varie: alcuni vedono questa integrazione come un'ottima opportunità per migliorare la produttività, mentre altri temono una potenziale invasione della privacy.
D'altronde, il Blocco Note è comunemente usato per gestire file di configurazione e dati riservati, e la prospect di trasferire informazioni su server esterni può destare timori in molti. Microsoft ha cercato di affrontare queste preoccupazioni, rendendo possibile disattivare la funzione di riscrittura, eliminando ogni riferimento all'intelligenza artificiale dall'interfaccia del software.
Considerazioni sull'uso dei crediti
Uno degli aspetti chiave della nuova integrazione è la gestione dei crediti per l'uso delle funzionalità intelligenti. Come descritto dalla documentazione ufficiale di Microsoft, gli utenti italiani e di altri Paesi hanno accesso a 50 crediti gratuiti, ma la possibilità di acquistarne di ulteriori solleva domande sui costi legati all'uso di tecnologie avanzate, considerato che concorrenti come ChatGPT offrono servizi simili senza spese aggiuntive. La questione dell'accessibilità delle risorse digitali, in un contesto di crescente digitalizzazione, rimane un tema di discussione acceso.