Nel 2025, la piattaforma Wear OS di Google ha compiuto significativi progressi, rendendo l’esperienza degli smartwatch più affascinante e accessibile. Con l’arrivo di Wear OS 5, gli utenti possono godere di prestazioni elevate e di un’interfaccia più piacevole. Tuttavia, nonostante i miglioramenti, esiste una lacuna che persiste, e riguarda una funzionalità chiave: la gestione dei timer.
[amazon bestseller="smartwatch" items="1"]L’importanza dei timer per gli utenti
Per molti possessori di smartwatch, i timer rappresentano una delle funzioni più utilizzate. Che si tratti di cucinare, di fare la lavatrice o di eseguire prove di ricarica per il lavoro, poter impostare più timer simultaneamente è una necessità. Spesso è fondamentale avere diversi timer: uno per il forno e uno per il piano cottura, oppure uno per la lavatrice e un altro per l’asciugatrice. La praticità di un timer accessibile in modo veloce e semplice è indiscutibile, e l’orologio permette di farlo in modo immediato, alzando semplicemente il polso e utilizzando Google Assistant.
Purtroppo, Wear OS, anche nella sua versione più recente, non consente di utilizzare più di un timer alla volta. Quando si imposta un timer, si ha solo la possibilità di mettere in pausa o annullarlo. Le limitazioni attuali rendono complicata la gestione di più attività contemporaneamente, gestendo un solo timer per volta e costringendo l’utente a cancellare il timer attivo per avviarne un altro.
La frustrazione degli utenti: un’accusa legittima
È innegabile che la mancanza di più timer su Wear OS, quasi come se fosse una funzione basilare e ovvia, stia creando frustrazione tra gli utenti. La semplicità che si richiede è minima: bastano solo due timer per gestire la cottura di diversi alimenti senza stress. Nonostante la disponibilità di applicazioni di terze parti che permettono di impostare timer multipli, è sorprendente che questa funzione non sia integrata di default in una piattaforma di smartwatch così avanzata.
Inoltre, ci sono dispositivi come i Galaxy Watch di Samsung, che possono impostare timer multipli grazie all’app Clock predefinita. Se questa funzionalità è già implementata in alcuni modelli, perché non è stata adottata anche da Google nella sua linea di smartwatch? La risposta rimane nebulosa e, ad oggi, lascia gli utenti con un senso di insoddisfazione.
Possibili sviluppi futuri con Wear OS 6
Mentre ci si prepara per l’update Wear OS 6, gli occhi degli utenti sono puntati su eventuali miglioramenti e nuove funzionalità. Si vocifera che l’aggiornamento introdurrà “Gemini“, un’evoluzione dell’Assistente Google per l’informatica indossabile. Sebbene questa prometta di rendere l’interazione con lo smartwatch più sofisticata e accessibile, la speranza principale dei consumatori è che venga finalmente implementata la gestione di timer multipli.
Sebbene Google abbia avuto un vantaggio di due anni rispetto ad Apple nel mercato degli smartwatch, altre aziende, come Apple stessa, hanno già superato questo ostacolo, consentendo agli utenti di gestire più timer con l’aggiornamento watchOS 8. L’attesa è alta, ma è fondamentale che Google non perda di vista le esigenze quotidiane degli utenti.
Con la speranza che Wear OS 6 possa rispondere a questa richiesta, la community degli utenti di smartwatch si prepara a continuare a combattere per una funzione che, in molte occasioni, si rivela un elemento imprescindibile della vita moderna. La lotta per più timer è iniziata e i consumatori non intendono abbassare la guardia.
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