Gli eventi che si svolgeranno in aprile rappresentano un momento decisivo per il settore tecnologico statunitense. Con le scadenze imminenti, da TikTok a Meta, la situazione è molto tesa. Le decisioni che verranno prese non riguardano solo le aziende direttamente coinvolte, ma avranno ripercussioni su un intero mondo digitale, influenzando le politiche di consumo e di mercato.
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Scadenza per le tariffe doganali il 2 aprile
Il 2 aprile segna un’importante scadenza doganale, con l’entrata in vigore di un dazio del 25% su tutte le automobili importate negli Stati Uniti. Questa decisione è stata presa dal governo di Donald Trump ed è stata annunciata come parte della sua strategia commerciale per riequilibrare le relazioni con i partner internazionali. L’ordine ufficiale stabilisce che la nuova tariffa entrerà in vigore a partire dalle 12:01 ET dell’3 aprile, un timing che Trump ha scelto per la sua superstizione legata al Giorno degli Scherzi.
Secondo le dichiarazioni, questo dazio si applicherà sia ai produttori esteri che alle case automobilistiche statunitensi che producono veicoli all’estero per la vendita nel mercato interno. Gli esperti avvertono che tale misura potrebbe portare a un aumento dei prezzi per i consumatori americani che intendono acquistare un’auto nuova, aggravando ulteriormente i costi di produzione e introducendo potenziali distorsioni nel mercato automobilistico.
L’incertezza su come reagiranno le aziende automobilistiche, e in che modo i consumatori assorbiranno i costi, aggiunge ulteriore tensione a una situazione già difficile per il settore, che si trova a dover affrontare non solo tariffe ma anche i cambiamenti nei comportamenti d’acquisto.
Il destino di TikTok il 5 aprile
Il 5 aprile rappresenta un altro giorno critico. TikTok deve affrontare la scadenza per divestirsi dalla sua azienda madre, ByteDance. Nonostante le promesse di negoziazione di Donald Trump, le informazioni dettagliate riguardo a una possibile vendita rimangono scarse. C’è quindi una crescente inquietudine per gli effetti che un possibile divieto di TikTok potrebbe avere sul mercato delle app e sui milioni di utenti che utilizzano la piattaforma negli Stati Uniti.
Alcuni gruppi di interesse, tra cui Oracle e l’iniziativa Project Liberty, hanno mostrato interesse per l’acquisizione di TikTok. Tuttavia, non è chiaro se le eventuali soluzioni proposte soddisferanno i requisiti di legge necessari per un divestiture completo, considerando anche la scarsa fiducia su come tali accordi possano garantire la protezione dei dati degli utenti americani.
La questione sta diventando sempre più complessa, con il rischio che TikTok possa essere coinvolto in una battaglia legale che metterebbe a repentaglio non solo l’app, ma anche i servizi connessi che la sostengono. Questa situazione sta creando un clima di incertezza non solo per le aziende, ma anche per i consumatori che, nel frattempo, continuano a utilizzare la piattaforma.
Inizio del processo FTC contro Meta il 14 aprile
Il 14 aprile, la Federal Trade Commission avvierà un’attesa causa antitrust contro Meta. Questo processo si inserisce in un contesto complesso, considerando che la causa è stata originariamente presentata nel 2020, quando Meta era ancora conosciuta come Facebook. Il governo accusa Meta di aver acquisito Instagram e WhatsApp in modo da creare un monopolio nel mercato dei social network.
Il Giudice James Boasberg sarà al centro di questo dibattimento: la sua sentenza potrebbe avere un impatto significativo sulla strategia di Meta e, potenzialmente, sulla sua struttura aziendale. Se la corte dovesse stabilire che Meta ha violato la legge, si potrebbero ipotizzare misure drastiche, come la dismissione delle acquisizioni contestate.
Il percorso legale non è stato lineare. La FTC aveva tentato di far valere la propria posizione durante la presidenza Trump, senza successo totale, ma ha presentato un reclamo revisionato durante l’amministrazione Biden, cercando di superare le insufficienze della prima causa. Ora la situazione si complica ulteriormente con il passaggio del controllo della FTC sotto una dirigenza repubblicana.
Il processo per le rimedi di Google Search il 22 aprile
Il 22 aprile segnerà l’inizio del processo per i rimedi relativi al monopolio di Google Search. In seguito a un’indagine avviata dal Dipartimento di Giustizia, il giudice Amit Mehta ha già stabilito che Google ha abusato della sua posizione dominante nel mercato della ricerca online. Durante il processo, le parti coinvolte discuteranno quali misure adottare per porre rimedio alla situazione esistente.
Le richieste avanzate dal Dipartimento di Giustizia prevedono significativi cambiamenti operativi, tra cui la separazione del browser Chrome dalla piattaforma di ricerca e la creazione di condizioni più eque nel mercato. Apple, sebbene non direttamente coinvolta nella causa, cerca di avere un ruolo più attivo per tutelare i propri interessi.
Il giudice ha dichiarato la sua intenzione di pronunciare una decisione entro agosto 2025, in un contesto dove le aziende tecnologiche si trovano sotto crescente scrutinio pubblico e normativo.