Utilizzare dispositivi che analizzano il nostro sonno, come smartband, smartwatch e prodotti collocati direttamente nel letto, potrebbe causare un notevole peggioramento del sonno. Questa dannosità dipende da quello che potrebbe essere quasi come un’ossessione: l’utente cercherà in tutti i modi di ottenere dei risultati migliori e questo comporterà l’aumento dello stress e, di conseguenza, dell’insonnia.
Chi critica i tracciatori di attività
Questa tematica è stata fatta emergere dalla dottoressa Kelly Baron, direttrice di medicina del sonno comportamentale all'interno dell’Università dello Utah, durante un’intervista rilasciata al prestigioso New York Times. Ella ha dichiarato che questi dispositivi potrebbero essere utili per analizzare il sonno, ma i pazienti sono spesso agitati. Le persone, infatti, pensano eccessivamente al possibile risultato, provando anche a migliorarlo. Ovviamente, escludendo uno stile di vita migliore, non possiamo regolare nulla.
Questa non è l’unica esperta fermamente convinta di questa tesi: Seema Khosla, che ricopre l’incarico di direttrice presso North Dakota Center for Sleep, ha sottolineato che un gruppo di medici sta cercando tutti i prodotti e le applicazioni che promettono di analizzare il sonno dei clienti. Il medico tiene a ribadire che questi dati sono molto spesso imprecisi e che i pazienti non dovrebbero assolutamente dargli eccessiva importanza.
È un altro studio a farci capire quanto sia rilevante questo fenomeno. Nel 2017, si è scoperto che molte persone passano non poco tempo dormendo solo per ottenere risultati migliori. Gli utenti pongono come obiettivo l’ipotetico “sonno perfetto”. Questo, però, contribuisce a far aumentare notevolmente l’insonnia. In USA è nato un termine per questa ossessione, ovvero orthosomnia.
I dispositivi che analizzano il sonno tenendo traccia dei movimenti, sempre stando allo studio, potrebbe sovrastare il sonno. Questo peggiorerebbe il riposo di chi li indossa. I dati della frequenza cardiaca e respiratoria, ricavati attraverso questi prodotti, non sarebbero esatti, ma solo una stima. Dovremmo davvero preoccuparci dell'approssimazione di un prodotto tecnologico comprato, al massimo, per qualche centinaia di euro?
Chi li supporta
Non tutti, ovviamente, sono d’accordo con l’ipotesi secondo cui questi dispositivi potrebbero peggiorare notevolmente il sonno. Il Dr. Conor Heneghan, direttore della sezione ricerca di Fitbit, ha invece tenuto ad affermare che la società per cui lavora offre alle persone uno strumento utile per analizzare il sonno. Lo studioso è convinto che i prodotti Fitbit possano offrire ai clienti dei risultati attendibili, utili per comprendere eventuali fattori che causerebbero il peggioramento del sonno. La conoscenza dei problemi introduce la possibilità di risolverli, cambiando il proprio stile di vita e le proprie abitudini.
Con sede a San Francisco, Fitbit è una delle più importanti società specializzata nella produzione di tracciatori di attività, molti dei quali sono di qualità molto alta, riuscendo perfettamente a competere con i principali concorrenti. Sin dal 2007, questi prodotti sono utili per tener traccia della distanza percorsa, la qualità del sonno, i gradini saliti e altri dati che aiutano moltissimo sia chi pratica sport sia chi è eccessivamente sedentario.
Questa società produce diversi prodotti. Se vuoi scoprire quelli più interessanti e verificare quale potrebbe soddisfare le tue esigenze, ti consigliamo di leggere l'articolo "Il migliore FitBit: come scegliere il modello giusto per te".
Conclusione
Molte aziende che producono questi dispositivi permetterebbero, secondo questo secondo fronte, agli utenti di ottenere la possibilità di monitorare il sonno in praticamente qualsiasi momento. Le persone, stando a questa ipotesi, potrebbero quindi scoprire addirittura di essere affette da determinate malattie del sonno. Essendo considerati come dispositivi a basso rischio, molti prodotti non sono certificati da Food and Drug Administration, ovvero l'ente statale degli Stati Uniti d’America che si occupa della regolamentazione dei prodotti farmaceutici e alimentari. Eppure, dato che questi dati hanno un impatto così forte per molti clienti, non sarebbe giusto che essi vengano approvati dagli organi governativi?
Anche le aziende che producono e vendono questi tracciatori del sonno dovrebbero forse offrire agli utenti una documentazione completa.
E tu, hai mai utilizzato uno di questi dispositivi? Cosa pensi a proposito?