TikTok è sicuramente il social media del momento ed ha conquistato milioni di utenti in tutto il mondo grazie ai suoi video brevi e ai suoi contenuti virali. Le politiche di censura e moderazione applicate dal social non sono però trasparenti e sono molte le parole che non si possono pronunciare o gli argomenti che non si possono trattare sul social TikTok. Noi stessi siamo rimasti vittima della censura applicata dal social cinese e in questo approfondimento vogliamo dare a tutti i creator digitali qualche dritta per evitare ban, shadowban e censure.
Le rigide politiche di moderazione
Conosciamo tutti TikTok, ma ben pochi conoscono le rigide politiche di moderazione di TikTok. Queste politiche sono fondamentali per garantire che il divertimento e la creatività non sfocino in contenuti dannosi o offensivi, ma spesso sfociano in una chiara censura che limita gli argomenti che si possono trattare e le parole che si possono pronunciare o scrivere.
La gran parte delle regole sono pesante per mantenere la piattaforma pulita ed utilizzabile da tutti, per questo motivo su TikTok sono proibiti questi argomenti:
- Discorsi d'Odio e Discriminazione: TikTok promuove un ambiente inclusivo vietando i discorsi d'odio e la discriminazione basata su caratteristiche protette come razza, etnia e orientamento sessuale.
- Bullismo e Intimidazione: Il bullismo online è inaccettabile su TikTok. I creator sono invitati a condividere contenuti positivi e a evitare comportamenti intimidatori.
- Contenuti Pericolosi o Illegali: La sicurezza è la priorità. I video che promuovono comportamenti pericolosi o illegali saranno rimossi per mantenere un ambiente sicuro per tutti gli utenti.
- Nudità e Contenuti Sessuali: Per preservare un ambiente adatto a tutte le età, TikTok ha linee guida chiare sulla nudità e i contenuti sessuali.
- Violazione dei Diritti d'Autore: Il rispetto per i diritti d'autore è essenziale. Evita di utilizzare materiale protetto senza autorizzazione per evitare la rimozione del tuo contenuto.
- Disinformazione e Fake News: Contribuisci a un ambiente informativo evitando la diffusione di disinformazione o fake news.
- Uso di Droghe e Sostanze Vietate: TikTok non supporta la promozione di droghe illegali o sostanze vietate.
- Criptovalute: TikTok non consente la pubblicazione di video legati al mondo cripto e censura in maniera preventiva l’argomento.
La vera censura e la nostra esperienza
Oltre ai macro-argomenti vietati ci sono poi una serie di parole che non si possono pronunciare, pena il ban o lo shadowban di profilo e contenuti. Forbes ha stilato una lista di queste parole censurate e riguardano politica, Cina, Taiwan, Tibet, HongKong, ma anche suicidio, omicidio e problemi legati alla salute psichica e fisica.
Quando l’algoritmo di TikTok, che preventivamente controlla tutti i contenuti che carichiamo sulla piattaforma, identifica determinati argomenti proibiti procede in due modi alternativi: impedisce la pubblicazione del contenuto oppure lo oscura agli utenti in modo che non sia visibile.
Ed è proprio questo secondo caso quello successo a noi con un reel pubblicato recentemente e che è stato totalmente oscurato, tanto da rimanere a zero visualizzazioni dopo 24 ore della pubblicazione. Nel nostro caso avevamo detto “ciabatte cinesi da 5 euro” intendendo un prodotto economico e realizzato con poche misure di sicurezza, l’algoritmo deve aver interpretato la frase come legata all’argomento Cina ed ha oscurato totalmente il video. Naturalmente il nostro video non toccava argomenti delicati, ma ci ha fatto molto riflettere sulla piattaforma e sulle sue regole.
Cosa fare per evitare la censura e il ban
Purtroppo c’è poco da fare, l'unica soluzione è quella di evitare argomenti delicati e censurati. Pubblicare ripetutamente questa tipologia di contenuti può portare prima ad uno shadowban dei contenuti, che quindi non risulteranno visibili a follower e nuovi utenti, e poi ad un successivo ban dalla piattaforma.
Uno dei pochi metodi per aggirare la censura è quello di usare l'algospeak, un mix di lettere, numeri, simboli ed emoji che vanno a sostituire le parole censurate in modo da aggirare l’algoritmo che ha il compito di individuarle.