Tempeste e interruzioni: come gli internet provider gestiscono il dopo uragano Helene

Dopo l’Uragano Helene, oltre 974.000 case nelle Carolina del Nord hanno subito interruzioni di energia e internet, complicando il recupero per le comunità già vulnerabili e rallentando i servizi essenziali.

Dopo tempeste violente, il ripristino dell’energia elettrica e delle reti internet è sempre una grande sfida. Il passaggio dell’Uragano Helene il 27 settembre ha lasciato più di 974.000 case e attività senza corrente nelle zone montuose delle Carolina del Nord. Questo evento atmosferico, descritto come un “uragano da una volta ogni mille anni”, ha colpito duramente aree già vulnerabili a causa delle precipitazioni precedenti e della morfologia del territorio.

La situazione post-uragano nell’area di Mitchell e Yancey

Dopo il passaggio dell’Uragano Helene, molte comunità nei contesti di Mitchell e Yancey sono rimaste senza accesso a internet per settimane. Proprio mentre le fasi di recupero procedevano, il report della Federal Communications Commission del 19 ottobre segnalava che ben 23.236 clienti di servizi internet via cavo e cablati erano ancora disserviti. Nonostante il passare del tempo, la mancanza di accesso a internet sta causando problemi di comunicazione ed interazione anche molto tempo dopo il passaggio della tempesta.

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La maggior parte dei fornitori di servizi internet si trova ad affrontare la complessità del ripristino delle reti. Spesso, queste aziende sono le prime a intervenire in caso di catastrofi, lavorando a stretto contatto con compagnie elettriche e soccorritori. Tuttavia, la grandezza del danno inflitto dall’uragano ha complicato notevolmente il processo di recupero.

La preparazione e la risposta degli ISP

Elton Hart, vicepresidente e general manager per il Mid-Atlantic di Optimum, ha dichiarato che i preparativi cominciano molto prima che la tempesta colpisca, attraverso il monitoraggio costante degli eventi meteorologici. Per gli ISP, è fondamentale avere un piano di recupero in caso di calamità, specialmente in regioni montuose dove le comunità rurali spesso hanno accesso limitato.

In seguito all’Uragano Helene e a eventi simili, Optimum e aziende di maggiore dimensione come Verizon e T-Mobile hanno messo in atto misure di emergenza. “Durante Helene, abbiamo dispiegato oltre 800 generatori in tutti gli stati colpiti e li abbiamo mantenuti in funzione,” ha detto Stacy Tindall, senior director di T-Mobile. Questi generatori sono stati cruciali per fornire energia in zone dove l’elettricità era completamente assente.

La difficoltà nel ripristino del servizio

Nonostante i preparativi, le previsioni meteorologiche non avevano anticipato l’ampiezza dei danni causati dall’Uragano Helene, che ha colpito le zone montuose negli Appalachi con piogge torrenziali e inondazioni storiche. Le infrastrutture critiche, come strade, ponti e linee elettriche aeree, hanno subito danni ingenti, causando interruzioni di corrente diffuse nelle contee colpite.

I problemi principali che causano interruzioni di internet durante le tempeste sono le interruzioni di rete elettrica e i guasti ai cavi in fibra ottica. La maggior parte degli ISP si basa su una rete di cavi in fibra per collegare le abitazioni, e in territori montuosi costruire queste reti sotterranee è complesso e costoso. Di conseguenza, le linee aeree di fibra sono molto diffuse, ma anche le più vulnerabili, in quanto facilmente danneggiabili da alberi caduti, rami e condizioni meteorologiche avverse.

Coordinare gli sforzi di ripristino

Secondo il Dipartimento dei Trasporti della Carolina del Nord, oltre 6.900 punti di infrastruttura stradale sono stati danneggiati dopo l’Uragano Helene. Per i fornitori di servizi internet, il coordinamento con i dipartimenti di trasporto e le compagnie elettriche è fondamentale, ma le strade danneggiate e i detriti rendono il lavoro difficile e lungo. Non è raro che si riscontrino ritardi significativi nel ripristino dei servizi internet, anche quando l’elettricità viene ripristinata.

Oltre a utilizzare le tecnologie tradizionali, i provider come Verizon e T-Mobile hanno utilizzato tecnologie satellitari a bassa orbita per garantire una ripresa rapida del servizio, mentre T-Mobile ha implementato sistemi di rete che si auto-organizzano per ripristinare la comunicazione velocemente. Tali misure hanno permesso di ristabilire la connessione già entro 72 ore per il 96% delle località colpite.

L’eredità duratura delle interruzioni di servizio

Anche a fronte del progressivo ripristino della corrente, molte famiglie si sono trovate senza accesso a internet. È un errore comune pensare che, con la riattivazione dell’energia, anche le linee internet siano ripristinate. Ogni ISP ha differenti percorsi in fibra ottica per collegare le abitazioni, e la re-specializzazione di una rete di fibra richiede tempo. Ogni singolo cavo in fibra deve essere riconnesso con attenzione, un processo che può essere lungo e meticoloso.

Il 16 ottobre, Spectrum, uno dei più grandi fornitori di servizi internet nella regione sud-orientale, segnalava ancora 31.500 clienti disconnessi a causa dei lavori infrastrutturali lenti. Anche Skyrunner, un fornitore locale, ha dichiarato che le riparazioni finali al proprio sistema sarebbero state completate solo sei settimane dopo il passaggio dell’uragano.

Malgrado i logoranti ritardi e i danni significativi, le iniziative di assistenza, come la fornitura di Wi-Fi gratuito e stazioni di ricarica da parte di vari ISP, hanno avuto un impatto positivo nelle aree colpite, mantenendo vive le linee di comunicazione per molti in un momento di grande difficoltà.

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