La maggior parte dei dispositivi elettronici che possiedi si ricaricano tramite USB. Si tratta di un’affermazione pacifica ma…quanti dei gadget che usi nella vita di tutti i giorni si ricaricano velocemente avvalendosi della tecnologia USB Power Delivery (PD)? Forse non lo sai ma questo tipo di ricarica ha rivoluzionato in maniera incredibile il modo di ricaricare smartphone, tablet e pc portatili dimezzando i tempi per il completamento della ricarica.
Se non sai di cosa stiamo parlando oppure se vuoi semplicemente approfondire l’argomento, continua a leggere questa guida: ti sveleremo tutti i segreti della tecnologia USB Power Delivery.
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La ricarica USB standard è un po’ troppo debole (e lenta!)
Il tipo di alimentazione USB standard non offre grandi prestazioni in termini di potenza e di velocità. Sono diversi gli standard di alimentazione USB usati dai dispositivi elettronici presenti sul mercato. Ad esempio, USB 3.2 Gen x2 offre al massimo 7,5 W mentre USB 3.0 ne offre 4,5 W. Ma puoi trovare anche standard speciali di ricarica della batteria tramite USB in grado di arrivare fino a 25 W di potenza oppure USB-C standard in grado di fornire fino a 15 W di potenza.
E perché gli standard di alimentazione USB sono così limitati in fatto di velocità e potenza? Beh, non possiamo fornirti una risposta esaustiva e definitiva ma devi sapere che tutto ciò dipende dal fatto che questi standard (anche USB-C) funzionano a soli 5 V. Siccome sappiamo che la potenza totale che può essere fornita è data dal prodotto tra tensione e corrente, l’unica soluzione possibile è aumentare la corrente per fornire più watt a 5V.
Ma tutto ciò può causare diversi problemi. Ad esempio, questo sistema può richiedere un tipo di cablaggio più spesso e, ovviamente, il livello di corrente che circola può rivelarsi molto pericoloso.
La tecnologia USB Power Delivery è più potente anche nel voltaggio
Tutti questi problemi sono stati in parte superati grazie all’avvento della USB Power Delivery. Stiamo parlando di una tecnologia che - in esecuzione su Micro-USB – è in grado di offrire 60 W a 3 A e, dunque, di “spingere” anche fino a 20 V. Come avrai intuito, si tratta di ben quattro volte più dello standard USB di livello base. E non è finita qui perché PD 1.0 su USB Type-A/B arriva ad offrire fino a 100 W di potenza.
Come funziona la tecnologia USB Power Delivery?
Nel momento in cui lo colleghi ad un dispositivo scarico, il caricabatterie USB PD “chiede” al tuo smartphone (o al tuo tablet) di quanta energia ha bisogno. Del resto, USB PD è in grado di soddisfare qualsiasi “richiesta” di ricarica perchè supporta ben sette livelli di tensione a 5 V, 9 V, 15 V, 20 V, 28 V, 36 V e 48 V.
Inoltre, se colleghi diverse periferiche a una fonte di alimentazione USB PD, ogni dispositivo riceverà solo la quantità di energia di cui ha effettivamente bisogno. Questa sì che è massimizzazione delle risorse!
L’importanza del cavo
E’ il caso di fissare la nostra attenzione sul cavo che collega il dispositivo al caricatore USB PD: spesso trascurato, esso è infatti un componente importantissimo. Questo perché la potenza di ricarica dipende dalla velocità che il cavo è in grado di sopportare. Ecco perché puoi ottenere un livello di potenza come 100 W o 240 W soltanto se il cavo la supporta. Questo importante elemento viene in genere indicato nelle specifiche del cavo.
Diffida dei prodotti non certificati!
Per potersi definire “prodotto USB PD”, il dispositivo deve essere conforme alle specifiche USB PD e su di esso dovrai potere vedere stampati i loghi di conformità dell'USB Implementer Forum.
Ti consigliamo sempre di informarti bene e di documentarti prima di acquistare un dispositivo USB-C: ricorda, infatti, che stiamo parlando pur sempre di uno standard USB relativamente nuovo che ha avuto un non felice lancio sul mercato. Ciò a causa della presenza di molti cavi non conformi agli standard USB-IF che, in alcuni casi, hanno causato grossi danni ai dispositivi. Insomma, devi sempre assicurarti di acquistare un cavo di alta qualità!