La tecnologia dell’intelligenza artificiale sta rapidamente permeando il mercato degli smartphone, ma solitamente è associata a dispositivi costosi. Tuttavia, la compagnia cinese TCL ha dimostrato di voler sfidare questa convenzione cercando di integrare l’AI anche nei telefoni dal prezzo accessibile, compresi quelli che si aggirano attorno ai 200 dollari. Durante il Mobile World Congress 2025, i vertici di TCL hanno delineato la loro visione per un futuro in cui la potenza dell’intelligenza artificiale diventi accessibile a tutti, senza dover sacrificare la qualità o lievitare i costi.
[amazon bestseller="smartphone" items="1"]L’approccio cloud di TCL
Un aspetto cruciale per integrare l’intelligenza artificiale nei telefoni economici è la difficoltà di inserire l’hardware necessario. Daniel Sun, Chief Technology Officer di TCL, ha chiarito che i modelli linguistici avanzati richiedono risorse hardware significative. Invece di cercare di adattare questi modelli complessi a un dispositivo economico, TCL ha scelto di sfruttare il cloud. Questo significa che, indipendentemente dalla potenza del dispositivo, gli utenti potranno accedere a funzionalità AI avanzate tramite una connessione internet. L’accessibilità diventa quindi un fattore determinante; qualunque smartphone, domestico o di fascia bassa, potrà utilizzare queste funzionalità perché si basano principalmente sulla disponibilità di dati.
Sun ha anche evidenziato che non tutte le operazioni necessiteranno di una connessione al cloud. Diverse applicazioni di intelligenza artificiale saranno eseguite direttamente sul telefono. Ad esempio, disporre di assistenti vocali e servizi di chat richiede minor potenza e può essere gestito localmente, assicurando un’esperienza utente fluida e tempestiva.
Collaborazioni strategiche per migliorare l’AI
TCL non intende affrontare l’implementazione dell’intelligenza artificiale da sola. La società ha avviato una partnership con colossi come Google e Microsoft, che già vantano un’esperienza consolidata nel campo dell’AI. Questa scelta è anche motivata da un’intenzione di non frammentare ulteriormente l’ecosistema AI esistente. Collaborando con questi giganti, TCL punta a garantire che le tecnologie AI, come Gemini, possano interagire efficacemente con i suoi dispositivi, ottimizzando sia il sistema operativo che le applicazioni di proprietà.
Inoltre, il supporto di Google e Microsoft apporta un valore aggiunto in termini di privacy e sicurezza informatica, problemi di primaria importanza quando si parla di intelligenza artificiale basata su cloud. La dimensione di queste aziende le rende particolarmente adatte a gestire le complessità legate alla legalità e alla tutela dei dati in vari contesti globali.
Un futuro ibrido per i telefoni TCL
La visione di TCL non si limita a realizzare il cosiddetto “telefono AI“. In effetti, il costo hardware necessario per sviluppare un dispositivo di questo tipo è troppo elevato per il mercato in cui TCL opera, quello degli smartphone economici. Sun ha sottolineato che la vera sfida nell’evoluzione del smartphone AI consiste nel creare un dispositivo in grado di comprendere e anticipare le esigenze dell’utente, un obiettivo ambizioso che richiederà tempo e continue innovazioni.
La strategia di TCL si concentra su un approccio ibrido, che combina le funzionalità tradizionali delle applicazioni con le potenzialità offerte dall’AI. In questo modo, l’intelligenza artificiale diventa un ausilio pratico, piuttosto che un’entità autonomamente invasiva.
Sun ha accennato a che non ci sarà una transizione improvvisa verso dispositivi completamente dotati di intelligenza artificiale. L’integrazione avverrà gradualmente, mirata ad arricchire l’esperienza utente senza stravolgere le strutture esistenti del mercato. Per ora, gli aggiornamenti dal MWC 2025 mostrano un crescente interesse e un’impegnativa prospettiva per l’adozione del cloud AI in telefoni a prezzi contenuti.
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