Tariffe di Trump: Big Tech rimane silenziosa mentre il mercato si prepara a cambiamenti

Le tariffe imposte da Trump su beni importati stanno creando incertezze nel settore tecnologico, con molte aziende che evitano commenti e si preparano a possibili aumenti dei prezzi.

Le tariffe introdotte dall’ex presidente Donald Trump sui beni importati da paesi come Messico, Canada e Cina sono ufficialmente in vigore, ma le grandi aziende tecnologiche stanno mantenendo un profilo basso nonostante le possibili ripercussioni sulle loro operazioni. Mentre la situazione si evolve, è interessante notare come le reazioni del settore siano per lo più assenti o molto generiche.

L’impatto delle tariffe sulle aziende tecnologiche

Fin dal febbraio scorso, quando Trump ha annunciato l’imposizione delle tariffe, diversi attori nel settore tecnologico sono stati contattati per commentare la questione. Inizialmente, la situazione ha visto un’assenza di risposte da parte della maggior parte delle aziende, molte delle quali hanno ritenuto opportuno non esprimersi. Dopo una nuova tornata di contatti, le reiterazioni di questo silenzio sono state evidenti.

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Ad esempio, il portavoce di Walmart, Rodrigo Santos Legaspi, ha dichiarato: “Come abbiamo sempre fatto, lavoreremo con determinazione per mantenere i prezzi il più bassi possibile per i nostri clienti.” L’azienda mira a stimolare un dialogo per trovare un accordo che possa preservare i consumatori da aumenti dei prezzi e nello stesso tempo incentivare la crescita economica.

Best Buy e Target, da parte loro, hanno confermato che ci si aspetta un aumento dei prezzi nei loro negozi, mentre Gigabyte, attraverso la portavoce Angela Cheng, ha rivelato che i costi dei componenti delle GPU sono destinati a salire.

Le aziende tecnologiche si preparano a un nuovo scenario

Anche se alcune aziende hanno rilasciato brevi dichiarazioni, la maggior parte è rimasta evasiva. Eric Schumacher, portavoce di Framework, ha spiegato che, nonostante l’azienda produca i laptop e le schede madri a Taiwan, alcuni moduli sono fabbricati in Cina e questo sarà preso in considerazione per la valutazione dei prezzi futuri nel mercato statunitense.

D’altro canto, Asus, LG e Acer non hanno fornito commenti significativi in merito, evidenziando un atteggiamento precauzionale. Acer, in particolare, aveva precedentemente accennato all’eventualità di aumentare i prezzi dei suoi laptop, ma non ha elaborato ulteriormente in questa occasione.

Dal canto di Arm, Vince Jesaitis ha affermato che l’azienda supporta gli sforzi governativi per migliorare la resilienza della catena di approvvigionamento, ma ha evitato di ipotizzare le prossime mosse politiche in materia. Ritenuta una questione di primaria importanza dall’amministrazione attuale, l’evoluzione delle tariffe rimane nell’incertezza.

Situazione attuale e prospettive future

Dal momento che gran parte delle aziende, tra cui Google, Microsoft e Nvidia, non hanno rilasciato dichiarazioni, il quadro rimane nebuloso. Le aziende come Amazon, Apple e Meta continuano a mantenere il silenzio, insieme a nomi noti come Canon e DJI, che hanno dichiarato di stare monitorando l’impatto delle tariffe, riservandosi di fornire ulteriori dettagli in futuro.

La volatilità della situazione è accentuata dall’amministrazione di Trump, nota per i suoi cambiamenti repentini. Di recente è stata annunciata un’esenzione temporanea sulle tariffe automobilistiche imposte a Canada e Messico, suggerendo che ulteriori sviluppi potrebbero verificarsi.

Mentre le aziende attuano strategie per contenere e mitigare l’impatto delle tariffe, è probabile che gli effetti concreti saranno visibili principalmente durante il lancio dei prossimi prodotti. Domande rimangono aperte, come l’eventualità che l’iPhone 17 possa costare di più o se ci sarà un incremento dei prezzi per i nuovi occhiali Ray-Ban Meta. La risposta a queste incertezze resta sospesa nell’aria.

Aggiornamenti recenti sulle dichiarazioni delle aziende

Il 14 marzo è stata aggiunta una dichiarazione di Arm. Altre aziende come Acer, Asus e Canon USA, così come LG, si sono sottratte ai commenti. Questo continuo silenzio da parte dei colossi della tecnologia suggerisce che si sta cercando di navigare in un contesto di mercato in costante cambiamento, dove occorre stare attenti a non compromettere la propria posizione.

L’attenzione si sposta verso come le aziende sapranno adattarsi e quale sarà il loro approccio ai futuri aumenti dei costi in un’epoca di forte incertezza economica.

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