Jean-Philippe Imparato, il responsabile di Stellantis per l'Enlarged Europe, ha recentemente esposto al Ministero delle Imprese e del Made in Italy un progetto ambizioso per ridare slancio alla produzione automobilistica nel nostro Paese. Questo piano prevede non solo l’introduzione di un numero significativo di modelli ibridi nei vari stabilimenti italiani, ma anche investimenti per un valore di 2 miliardi di euro entro il 2025, tutto senza la necessità di fondi pubblici. Un'iniziativa che mira a sostenere l'industria locale in un periodo di sfide e trasformazioni.
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Obiettivi del piano di rilancio
Un aspetto centrale del piano di Stellantis è il mantenimento dell'attività in tutti gli stabilimenti italiani. Imparato ha affermato che, a partire dal 2026, la capacità produttiva aumenterà notevolmente grazie all’ingresso sul mercato di nuovi modelli. Questo cambiamento si preannuncia come una soluzione strategica per recuperare competitività in un settore automotive sempre più competitivo e in continua evoluzione. La scelta di non ricorrere ad aiuti pubblici rappresenta un messaggio chiaro: la volontà di investire e credere nel potenziale del territorio italiano.
Innovazioni tecnologiche e nuovi modelli
Stellantis si prepara a sviluppare la piattaforma Stla-Medium nello stabilimento di Melfi, con l'obiettivo di produrre dal 2025 una nuova generazione di veicoli, tra cui la Jeep Compass in versione elettrica e ibrida, una nuova Lancia Gamma, la DS n°8 e la DS7. La maggior parte di questi modelli sarà disponibile anche con tecnologia ibrida, rispondendo così alla crescente domanda di condizioni di guida più sostenibili. Inoltre, è previsto l'arrivo della "Pandina di nuova generazione" nello stabilimento di Pomigliano, che vedrà anche l’installazione della piattaforma Stla Small per la produzione di almeno due modelli compatti dal 2028.
Sviluppo delle architetture elettroniche
A Cassino, Stellantis intende implementare architetture elettroniche avanzate, come Stla-Brain e Stla-Smart Cockpit. Tre nuovi modelli di Alfa Romeo, tra cui la nuova Stelvio prevista nel 2025 e una nuova Giulia nel 2026, saranno realizzati sulla piattaforma Stla-Large. Questa evoluzione segna un passo importante verso una maggiore digitalizzazione e connessione dei veicoli, rispondendo alle esigenze di un mercato automobilistico sempre più tecnologico. Mirafiori avrà un ruolo centrale nel gruppo, dando il via alla produzione della tanto attesa 500 ibrida verso la fine del 2025, insieme alla nuova generazione della 500 elettrica, prevista fino al 2032-33.
La trasformazione di Torino e Modena
Torino si prepara a diventare il centro della Regione Europa di Stellantis dal 1° gennaio 2025, con la divisione Veicoli Commerciali e il progetto di economia circolare SUSTAINera. Questa scelta avrà implicazioni significative per la città e per il suo hinterland, promuovendo opportunità occupazionali e un rinnovato slancio per l'industria. Intanto, Modena si configura come un polo di alta gamma, unendo le forze dell'ecosistema della Motor Valley per sviluppare progetti legati al design e pre-industrializzazione che coinvolgono i migliori fornitori nazionali.
Il supporto del governo e le prossime sfide
Il ministro Adolfo Urso ha accolto positivamente il piano di Stellantis, considerandolo un riscontro concreto alle domande poste dal governo stesso e dal sistema Paese. Il ministro ha inoltre annunciato l’imminente impegno di nuove risorse, per un totale di 1,6 miliardi di euro, dedicate alla riqualificazione della filiera italiana tra il 2025 e il 2027. Stellantis, del resto, si conferma come il gruppo industriale che ha investito maggiormente in Italia negli ultimi anni, con ben 10 miliardi previsti tra il 2021 e il 2025, una somma che sale a 40 miliardi se si considerano anche gli acquisti da fornitori operanti nel Paese.
Il piano di Stellantis si evidenzia come un’importante opportunità per rinvigorire l’industria automobilistica italiana, con un forte focus su innovazione e sostenibilità. La vera sfida ora è realizzare queste ambiziose intenzioni, mantenendo alta la competitività in un mercato in rapida mutazione.