Stellantis ha annunciato l'estensione delle misure di risarcimento per i consumatori dell'Unione Europea, a seguito della rilevazione di problemi software nei serbatoi AdBlue, impiegati nei veicoli diesel prodotti dal gennaio 2014 fino ad agosto 2020. Questa iniziativa è il risultato di una cooperazione tra Stellantis, la Commissione Europea e la Rete di Cooperazione per la Protezione dei Consumatori . Il percorso che ha portato a questo esito è iniziato con l'azione di Altroconsumo in Italia, che ha posto l'attenzione sulla questione e ha innescato un processo di risoluzione a livello europeo.
Il contesto delle problematiche AdBlue
I serbatoi AdBlue rivestono un ruolo fondamentale per la conformità dei veicoli diesel alle normative sulle emissioni. Questo additivo, composto principalmente da urea, contribuisce a ridurre le emissioni nocive di ossidi di azoto e permette ai conducenti di rispettare i limiti stabiliti dalle direttive Euro 6. Tuttavia, a causa di malfunzionamenti software segnalati da diversi automobilisti tra il 2014 e il 2020, molte auto sono state costrette a subire problematiche che hanno portato a prestazioni inferiori e a spese aggiuntive per i proprietari.
Nel luglio 2023, nell'ambito di un'indagine avviata a livello europeo, il BEUC ha sollecitato la CPC a esaminare a fondo questo problema, dopo che associazioni di consumatori di Italia e Spagna hanno messo in luce le difficoltà incontrate dai cittadini in merito all'uso di questa tecnologia applicata. La situazione ha portato a un significativo coinvolgimento delle autorità competenti, che hanno iniziato a esaminare possibili pratiche scorrette da parte delle aziende coinvolte.
Le azioni intraprese da Altroconsumo e il coinvolgimento delle autorità
Dopo aver segnalato la questione, Altroconsumo ha lavorato fianco a fianco con Euroconsumers, un network che unisce associazioni di consumatori in diversi paesi europei, per formalizzare una diffida e spingere le autorità competenti all'azione. Questa collaborazione si è tradotta in un’istruttoria aperta dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato in Italia, la quale ha avviato verifiche sull’adeguatezza delle pratiche commerciali adottate da Stellantis, Citroen e Peugeot in merito ai problemi legati al sistema AdBlue.
A seguito di questi interventi, Citroen e Peugeot hanno formalmente accettato di garantire risarcimenti economici ai clienti colpiti e di realizzare riparazioni gratuite sui veicoli, dimostrando così un atteggiamento responsabile nei confronti dei propri clienti. Queste misure non solo mirano a rimediare ai disagi subiti dagli automobilisti, ma anche a ripristinare la fiducia nel brand e a garantire la conformità alle norme ambientali.
La reazione al risultato ottenuto
La soddisfazione espressa da Altroconsumo è palpabile, come indicato da Federico Cavallo, Responsabile relazioni esterne dell'organizzazione. Cavallo ha sottolineato come questa azione congiunta e le segnalazioni effettuate abbiano generato risultati concreti per i consumatori, evidenziando l'importanza della vigilanza sulle pratiche commerciali delle aziende. Il coordinamento tra Altroconsumo e Euroconsumers ha portato a una significativa vittoria per gli automobilisti europei, un passo importante verso la tutela dei diritti dei consumatori.
Nonostante il successo ottenuto, Altroconsumo ha assicurato che continuerà a monitorare la situazione, impegnandosi a garantire l'attuazione degli accordi presi e a supportare gli automobilisti che hanno subito danni a causa di questa problematica. La lotta per la tutela dei diritti dei consumatori è un processo continuo e la mobilitazione di iniziative e progetti volti a garantire la trasparenza e la responsabilità da parte delle aziende del settore automobilistico resterà una priorità.
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