Negli ultimi tempi, Sonos è stata al centro di diverse discussioni. A partire dalla contestata recente aggiornamento della sua app, che ha comportato il licenziamento di oltre 200 dipendenti, fino alla circolazione di voci su un possibile dispositivo di streaming per competere con Apple TV 4K. Questi eventi hanno catturato l'attenzione del pubblico, ma è ora di tornare a parlare di hardware, in particolare della soundbar Sonos Arc Ultra.
La qualità sonora della Sonos Arc Ultra
Quando si parla di soundbar, Sonos ha una reputazione da difendere e l'Arc Ultra sembra essere uno dei suoi migliori modelli. Dotata di supporto per Dolby Atmos fin dal suo lancio, offre anche la funzione TruePlay, in grado di configurare un profilo sonoro personalizzato per adattarsi all'ambiente in cui viene collocata. Tuttavia, per chi cerca bassi robusti e avvolgenti, come spesso avviene nelle esperienze cinematografiche, l'Arc Ultra potrebbe non soddisfare pienamente le aspettative, almeno inizialmente.
Molti appassionati di audio si dividono in due categorie: quelli che desiderano ascoltare il contenuto esattamente come è stato progettato e quelli che vogliono sentire la musica vibrare nel petto. Personalmente, mi identifico con la seconda categoria e desidero immergermi completamente nell'esperienza sonora, che richiede una risposta al sub-basso che si faccia sentire intensamente.
All'apertura della confezione, l'Arc Ultra non ha fornito la potenza di bassi che un appassionato di cinema domestico potrebbe auspicare. Nonostante Sonos abbia pubblicizzato una risposta ai bassi superiore con l'introduzione di un driver SoundMotion, la sensazione di una vera potenza ai bassi è risultata assente senza un subwoofer esterno.
L'importanza del subwoofer esterno
Due settimane dopo l'acquisto della Sonos Arc Ultra, ho capito che un subwoofer era necessario per far rialzare il livello dell'esperienza audio. Fortunatamente avevo in casa un Sonos Sub Mini, che ha contribuito a riequilibrare il suono e trasformare totalmente il risultato finale. La combinazione ha richiesto una serie di aggiornamenti sia per la soundbar che per il subwoofer, ma una volta sistemato, l'effetto sonoro è migliorato notevolmente.
Questa facilità di modifica delle configurazioni rappresenta uno dei punti di forza del sistema Sonos, ma è fondamentale considerare che l'acquisto del Sonos Sub Mini, al costo di 340 euro in aggiunta ai 749 euro per l'Arc Ultra, può far lievitare il prezzo totale oltre i 1.000 euro. Questo non è un investimento da poco, specialmente quando si considerano opzioni alternative nel mercato, come solidi diffusori da pavimento con subwoofer per meno di 800 euro.
Sonos: una scelta di qualità a un prezzo elevato
Sonos si è guadagnata una certa notorietà grazie alla facilità di installazione e alla convenienza di un sistema audio tutto-in-uno, ma questa comodità ha un costo. Mentre gli audiofili più esperti non esitano a investire in ricevitori AV per alimentare i propri diffusori, i meno esperti possono trovarsi a disagio nella scelta e nell'installazione di un sistema audio tradizionale.
A rendere la situazione ancora più interessante è la concorrenza. Altre aziende, come Samsung, offrono sistemi simili a prezzi elevati, come dimostra il modello HW-Q990D, lanciato a un prezzo sbalorditivo di 1.999 euro. Tuttavia, dopo un calo dei prezzi, ora è possibile trovarlo a 1.499 euro, mentre il modello HW-Q990B si comporta egregiamente a un costo comparabile con quello del Sonos Arc Ultra e del Sub Mini.
Il dilemma rimane: vale la pena spendere oltre 1.000 euro per una soundbar che richiede l'aggiunta di un subwoofer per raggiungere il massimo potenziale sonoro? La risposta, per molti, dipende da quanto si è disposti a investire per un’esperienza audio complessiva.
Per adesso, la Sonos Arc Ultra e il Sub Mini trovano il loro posto nel mio home theater domestico. Tuttavia, sono certo che arriverà un giorno in cui un set di diffusori bookshelf, più accessibile e in grado di restituire una gamma completa di frequenze, avrà la meglio sull’Arc Ultra. Sarà interessante vedere quale strategia seguirà Sonos per mantenere la sua posizione nel settore audio.