Siri in difficoltà: il celebre assistente vocale non risponde a domande semplici

I limiti di Siri, l’assistente vocale di Apple, emergono nel 2025 con risposte errate a domande basilari, sollevando dubbi sull’affidabilità della tecnologia e spingendo Apple a rivedere il progetto.

Il mondo della tecnologia continua a evolversi rapidamente, ma non tutte le innovazioni riescono a soddisfare le aspettative degli utenti. Un caso emblematico è quello di Siri, l’assistente vocale di Apple, che nel 2025 sta mostrando limiti sorprendenti nella gestione delle domande più basilari. Numerosi utilizzatori hanno segnalato che Siri non è in grado di rispondere correttamente a una semplice domanda: “In che mese siamo?”. Una situazione curiosa e preoccupante, che ha attirato l’attenzione sia sui social media che nei forum online.

I limiti di Siri nelle risposte di base

Gli utenti hanno condiviso esperienze sconcertanti in cui Siri, anziché fornire la risposta attesa, ha risposto con un generico “Mi dispiace, non capisco”. Questo ha sollevato interrogativi sulle capacità di un’intelligenza artificiale che ci si aspetterebbe sia all’avanguardia nel campo della tecnologia. Rispetto ad altri assistenti vocali, come Gemini di Google o ChatGPT, che rispondono senza esitazioni e fornendo informazioni accurate, Siri sembra inciampare nelle domande più semplici. La frustrazione degli utenti è facilmente comprensibile, dato che avere un assistente che non sa neanche che mese sia compromette l’utilità dell’intera esperienza.

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Errori clamorosi sul calendario

A questo si aggiungono ulteriori problematiche con il calendario. Un errore particolarmente significativo è stato rilevato quando Siri ha risposto a una domanda relativa al “prossimo venerdì 13”, indicandolo erroneamente come “venerdì 18 aprile 2025”, un giorno che in realtà corrisponde a un lunedì. Fortunatamente, questo errore è stato corretto in seguito a segnalazioni da parte degli utenti, mostrando ora la risposta esatta del 13 giugno 2025. Tuttavia, queste problematiche hanno alimentato un dibattito online riguardo l’affidabilità di Siri e, più in generale, delle tecnologie vocali di Apple.

Il futuro di Siri e il progetto Apple Intelligence

Il recente cambio ai vertici della divisione responsabile di Siri non è passato inosservato. Dopo l’uscita di John Giannandrea, Mike Rockwell è ora alla guida del progetto. Questa movimentazione è vista da molti come un indicativo della volontà di Apple di accelerare nello sviluppo di un assistente vocale che possa rivaleggiare con i concorrenti. In Cupertino si mormora di ritardi che l’azienda definisce “spiacevoli”, mettendo così in evidenza l’urgenza di un miglioramento.

In prospettiva, Apple sta cercando di sviluppare la sua intelligenza artificiale, chiamata Apple Intelligence. Tuttavia, mentre i primi segnali di progresso potrebbero manifestarsi nel 2025, la visione complessiva e potenziata potrebbe necessitare di ulteriori sviluppi e un orizzonte temporale extendibile al 2026. Gli utenti di Siri, nel frattempo, potrebbero trovare utile un semplice calendario cartaceo, dato che è sempre in grado di mostrare esattamente in quale mese ci si trova.

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