Scandalo pubblicitario: Google utilizza contenuti non veritieri nel suo spot per il Super Bowl

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Google è finita al centro di polemiche in seguito a un suo spot andato in onda durante il Super Bowl, dove ha mostrato il suo strumento Gemini generare contenuti per un'azienda. L'annuncio in questione illustra un imprenditore che utilizza l'intelligenza artificiale Gemini per scrivere una descrizione del sito web. La questione, però, è che il testo presentato come creato dall'IA è in realtà disponibile sul sito dell'azienda già dal 2020. Per di più, Gemini è stato lanciato solo nel 2023, il che porta a dubitare della veridicità delle affermazioni di Google.

La descrizione ingannevole e il lancio di Gemini

La descrizione del sito web del Wisconsin Cheese Mart, risalente al 2020, è identica a quella rinvenuta nello spot pubblicitario di Google. Questo elemento solleva interrogativi sulla capacità effettiva di Gemini di generare contenuti originali. In effetti, è impossibile che una tecnologia presentata al pubblico nel 2023 possa creare testi di un sito esistente da almeno tre anni. Questo scenario mette in discussione non solo l'affidabilità del prodotto, ma anche l'etica della campagna pubblicitaria.

L'annuncio si inserisce all'interno di una serie di pubblicità natalizie incentrate sull'utilizzo di Gemini all'interno di Google Workspace, esibendo vari piccoli imprenditori negli Stati Uniti. In questo specifico spot, il Wisconsin Cheese Mart viene mostrato mentre utilizza Gemini per redigere una descrizione del suo prodotto di punta, il Gouda.

Errori e correzioni post-pubblicazione

In un primo momento, il commercial è stato criticato anche per includere informazioni inesatte. Originariamente, Gemini presentava il dato secondo cui il Gouda rappresentava dal 50 al 60% del consumo mondiale di formaggio, affermazione che è stata subito smentita. In reazione alle lamentele, Google ha editato il video per rimuovere questa statistica sbagliata, e l'imprenditore ha provveduto a correggere il contenuto del proprio sito web.

Nonostante le correzioni e il malcontento, Google ha continuato a sostenere che la descrizione del sito provenisse effettivamente da Gemini. La conferma arriva anche dal presidente delle applicazioni Google Cloud, Jerry Dischler, che ha dichiarato su X che la statistica riguardante il Gouda non era una "hallucination". Dischler ha aggiunto che "Gemini è radicato nel Web", lasciando intendere che l'IA trae le sue informazioni da fonti attendibili.

Risposte alle polemiche e rimostranze

Alla richiesta di chiarimenti sui motivi della rimozione del dato errato dall'annuncio, un portavoce di Google, Michele Wyman, ha raccontato a The Verge che l'imprenditore suggerì di far "riscrivere la descrizione del prodotto da Gemini senza la statistica." Di conseguenza, Google ha aggiornato l'interfaccia per riflettere ciò che l'azienda avrebbe deciso di fare.

Tuttavia, la situazione appare sempre più strana dato che la descrizione originale, così come presentata nello spot, sembra non essere mai stata scritta da Gemini in primo luogo. Questa discrepanza non solo minaccia la credibilità di Google, ma solleva anche interrogativi sulla trasparenza nell'uso dell'intelligenza artificiale nella comunicazione pubblicitaria.

Contattata per un commento, Google non ha risposto immediatamente alle richieste di chiarimenti formulate da The Verge riguardo a questa controversia.

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