Il mondo delle calzature da corsa è in continua evoluzione, e tra le nuove proposte emerge la Saucony Endorphin Trainer, una scarpa che si presenta con ambizioni elevate ma le cui performance sembrano lasciare a desiderare. Con un prezzo di 180 dollari negli Stati Uniti, questo modello si pone in una fascia competitiva, accanto a scarpe rinomate come Nike Zoom Fly 6 e Brooks Hyperion Max 2. Questo articolo esplorerà nel dettaglio design, caratteristiche e prestazioni della Saucony Endorphin Trainer.
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Prezzo e disponibilità della Saucony Endorphin Trainer
Lanciata nel marzo del 2025, la Saucony Endorphin Trainer si propone a un prezzo simile a quello del precedente modello Kinvara Pro. Negli Stati Uniti, il costo di 180 dollari colloca queste scarpe in una categoria premium. In Inghilterra, si prevede che il prezzo possa raggiungere le 200 sterline, confermando la sua presenza tra le sneakers di fascia alta. Questa collocazione di mercato la rende diretta concorrente di altre calzature di prestazioni elevate come il Hoka Mach X2 e la stessa gamma di Endorphin Speed di Saucony.
Design e vestibilità
Il modello che ho testato era disponibile in una colorazione bianca. La vestibilità risulta comoda per la mia taglia abituale, grazie a un sostegno adeguato alla parte posteriore e mediana del piede, mentre la zona delle dita presenta spazi sufficienti. Con un’altezza di 42mm al tallone e 34mm all’avampiede, classificandola come scarpa “max-stack”, la Saucony Endorphin Trainer si distingue per il suo profilo elevato. Il drop di 8mm è simile a quello del Kinvara Pro, suggerendo una continuità nel design.
Il peso della scarpa si attesta a 10,4 once nella mia misura US 9,5, segnando un leggero incremento rispetto al suo predecessore. Questo nonostante la Saucony venga posizionata tra le shoelighter. La pesantezza della scarpa potrebbe influenzare le performance, in particolare durante le corse veloci.
Materiali e costruzione della parte superiore
La tomaia della Saucony Endorphin Trainer presenta una rete traspirante nella parte anteriore, arricchita da una buona imbottitura attorno al collo e alla linguetta. Anche se il design della tomaia non è studiato per essere leggero, l’imbottitura non risulta eccessiva e consente una buona libertà di movimento. Durante i miei test, non ho riscontrato problemi di comfort, ma il colore chiaro della scarpa si è sporcato rapidamente durante le corse invernali britanniche.
La mescola della suola intermedia
La Saucony Endorphin Trainer si avvale di una suola intermedia a doppia densità, con un primo strato composto dalla schiuma Incredirun, nota per la sua morbidezza e reattività. Questa è utilizzata anche nella scarpa da corsa Endorphin Elite 2. Sotto di essa, un secondo strato di schiuma PWRRUN offre supporto e stabilità. Nonostante i miglioramenti apportati, l’impressione è che la mescola più spessa del PWRRUN attutisca l’elasticità desiderata durante la corsa.
Centrale per il design, una piastra in carbonio a tre quarti di lunghezza dovrebbe donare maggiore rigidità e propulsione. Tuttavia, la sensazione di benefici ottenuti dall’inserimento della piastra si è rivelata modesta, riducendo riscontri positivi durante le sessioni di corsa.
Performance durante la corsa
Le mie aspettative iniziali sul modello erano elevate, date le caratteristiche promesse. Tuttavia, la performance della Saucony Endorphin Trainer non ha rispecchiato quelle aspettative. Sebbene la schiuma Incredirun sia un buon materiale, le proprietà della suola intermedia più densa sembrano frenare la reattività della scarpa. Nonostante il comfort e l’ammortizzazione adeguati per le corse quotidiane, l’assenza di un’esperienza di corsa vivace ha generato delusione.
Emerge chiaramente la consapevolezza che, rispetto ad alternative più leggere e maggiormente performanti come l’Asics Novablast 5, la Saucony Endorphin Trainer non riesce a competere efficacemente. Modelli come Brooks Hyperion Max 2 forniscono un mix di comfort e leggerezza superiore, risultando anch’essi più indicati per chi ricerca una corsa fluida e veloce.
Valutazione finale della Saucony Endorphin Trainer
Preso atto del prezzo elevato e delle prestazioni limitate, potrebbe non essere una scelta conveniente optare per la Saucony Endorphin Trainer. Nonostante l’apparenza di prestazioni superiori, mancano elementi che la rendano eccezionale nel panorama delle scarpe da corsa. Per chi si dedica a corse quotidiane, alternative come Asics Novablast 5 o Hoka Clifton 10 potrebbero rivelarsi scelte più gratificanti, in termini di comfort e reattività.
In sintesi, la Saucony Endorphin Trainer, pur apparendo ambiziosa, incontra difficoltà a trovare il suo posto nel mercato e a giustificare il suo posizionamento in una fascia di prezzo così elevata.