Il Samsung Galaxy S25 Ultra si posiziona come il nuovo punto di riferimento nel panorama degli smartphone Android, portando con sé significative novità nel campo dell’intelligenza artificiale. Dopo un mese di utilizzo, emerge chiaramente l’intento di Samsung di continuare sulla strada già intrapresa con il predecessore S24 Ultra, puntando a trasformare l’AI in un elemento fondamentale per il settore e stimolando un ciclo di vendite sostenuto. L’integrazione delle funzionalità AI direttamente nel dispositivo ha subito un’evoluzione, ma sono emerse anche alcune criticità da affrontare.
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Design e materiali: una proposta stilistica evoluta
Il nuovo S25 Ultra non è solo un veicolo per l’AI; si tratta di un dispositivo fisicamente apprezzabile. Sebbene sia impossibile radicalmente rivoluzionare un design già maturo, il Galaxy S25 introduce alcune migliorie estetiche. La sua estetica è caratterizzata da angoli smussati, con un display piatto che riprende il trend degli smartphone moderni. Potrebbe non piacere a tutti, ma questa scelta di design permette una maggiore comodità nell’uso quotidiano, riducendo il rischio di scivolamento.
Il corpo realizzato in titanio e vetro Gorilla Glass Armor 2 conferisce al dispositivo non solo un aspetto elegante ma anche una leggerezza notevole, quasi 14 grammi in meno rispetto al modello precedente. La certificazione di resistenza IP68 assicura una protezione adeguata contro polvere e immersione in acqua, sebbene esistano concorrenti con miglioramenti in questo campo, come l’IP69. Per voi appassionati di design, un curioso tocco di stile si trova nell’anello scanalato sulle fotocamere posteriori, che arricchisce l’estetica complessiva, mentre la perdita della funzionalità Bluetooth nella S-Pen limita le potenzialità di utilizzo di questo accessorio.
One UI 7 e Intelligenza Artificiale: il cuore dell’operatività
Con il Galaxy S25 Ultra, Samsung spinge ancora sul pedale dell’intelligenza artificiale, intravedendone potenzialità e limiti. La One UI 7, ora ottimizzata per un uso a una mano, modifica il posizionamento dei comandi essenziali, facilitando l’interazione dell’utente. Samsung riesce così a posizionarsi favorevolmente rispetto alla concorrenza, creando un ecosistema mobile che si integra perfettamente con gli altri dispositivi dell’azienda.
Estimandomi visivamente, la pulizia del design UI e le infinite possibilità di personalizzazione sono ulteriormente ampliate grazie a nuove app come Home Up. L’affermazione di Samsung sui sette anni di aggiornamenti Android e di sicurezza risalta come un punto di forza nel panorama Android. Tuttavia, il conflitto di funzionalità tra le app già esistenti e le nuove proposte potrebbe generare confusione tra gli utenti. La Now Bar, ispirata da funzionalità di iPhone, permette un accesso rapido a varie applicazioni. Sfortunatamente, l’implementazione non offre un’utilità massima a causa di vincoli legati al sistema operativo gestito da Google.
Un’altra risorsa utile è la registrazione e trascrizione delle telefonate, fortemente richiesta dagli utenti. In questo caso, la funzione necessita comunque di miglioramenti, mentre il Generative Edit si distingue per la capacità di modificare le immagini con precisione. Il dialogo con Jisun Park, responsabile del team Language AI della divisione Mobile di Samsung, aggiunge un’importante dimensione alla comprensione dell’equilibrio tra AI on-device e cloud, ribadendo l’impegno di Samsung verso la sicurezza e la privacy degli utenti.
Prestazioni e Batteria: potenza al servizio dell’utente
Il Galaxy S25 Ultra monta il potente Snapdragon 8 Elite di Qualcomm, capace di offrire un incremento del 40% nella potenza AI. Questa potenza non si traduce solo in performance superiori, ma stabilisce una gestione del calore più efficiente, eccetto qualche sporadico aumento di temperatura durante video di lunga durata. La batteria da 5.000mAh, anche se non dotata di nuove tecnologie come il silicio-carbonio, riesce comunque a garantire oltre sette ore di utilizzo intensivo, corroborata da ottimizzazioni software interessanti.
Sull’aspetto della fotocamera, il sistema rimane uno dei punti di forza di questo smartphone, in particolare con aggiornamenti nelle macro e nella fotografia notturna date dai nuovi sensori. Tuttavia, il rinvio di alcune funzionalità essenziali a un’app separata suscita interrogativi sulla logica di progettazione di Samsung. La registrazione video in Log rappresenta una novità degna di nota, anche se la scelta del formato MP4 invece di ProRes può sollevare dubbi tra i professionisti del settore.
Confronto con i concorrenti: un panorama affollato ma positivo
Il mercato, attualmente dominato da diversi colossi, offre alternative interessanti. L’Oppo Find X8 Pro si distingue per una batteria di lunga durata, anche se difetta in un software completo. Uno dei rivali più diretti è il OnePlus 13, che, sebbene sia più economico, delude un po’ sul fronte della fotografia. Il Pixel 9 Pro brilla per le sue capacità nella fotografia computazionale, mentre l’iPhone 16 Pro Max offre prestazioni video mozzafiato.
Dal canto suo, il Galaxy S25 Ultra, pur non apportando rivoluzioni, consolida la propria posizione di leader nel panorama Android, passando a un’integrazione dell’AI sempre più profonda e utile per gli utenti. La possibilità di prenotare viaggi o gestire appuntamenti vocalmente rende questo dispositivo un alleato prezioso per chi cerca efficienza nelle attività quotidiane. La sfida per Samsung rimane ora quella di convincere gli utenti a considerare sostenibile nel tempo l’investimento in funzionalità premium, come il servizio Gemini Advanced.
I prossimi mesi saranno decisivi per vedere come si sviluppa l’ecosistema Galaxy AI e quale evoluzione farà l’azienda sotto le pressioni di mercato e dai feedback degli utenti.