Il caricatore multifunzionale USB-C si presenta come una soluzione pratica per collegare più dispositivi tramite un singolo cavo, ma la sua natura poco chiara rende difficile determinare quale caricatore sia in grado di caricare gli smartphone più performanti nel minor tempo possibile. Negli ultimi anni, la situazione è stata complicata dalle decisioni di alcune marche di escludere i caricabatterie dalle confezioni, costringendo gli utenti a sperare che un modello a disposizione funzioni o a investire nuovamente per un nuovo caricatore.
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Chi sono i colpevoli dell’assenza di caricatori?
Diversi marchi, tra cui Apple, Google e Samsung, hanno deciso di eliminare i caricabatterie dalle scatole dei loro smartphone per diverse generazioni. Queste aziende utilizzano il protocollo USB Power Delivery, ampiamente supportato, per ricaricare i loro dispositivi. Tuttavia, quest’anno sono stati recensiti molti smartphone che dipendono da capacità di ricarica proprietarie per massimizzare la velocità di ricarica, i quali, sorprendentemente, non includono un caricatore nella confezione. La situazione sembra stia peggiorando.
Ad esempio, il Xiaomi 15 presenta una ricarica a 90W mediante un caricatore compatibile Xiaomi HyperCharge, ma utilizzando un tradizionale caricatore USB-C con Power Delivery, la potenza si riduce a circa 27W. Questo implica che il telefono necessita di 75 minuti per completare la carica, un tempo notevolmente superiore ai 40-45 minuti previsti con un caricatore proprietario.
Implicazioni delle scelte sui tempi di ricarica
L’assenza di un caricatore nella confezione rende praticamente inutili i tempi di ricarica pubblicizzati. Analogamente, i modelli OnePlus 13 e OPPO Find X8 Pro mostrano una performance simile, limitandosi a 26W quando alimentati da qualsiasi presa USB PD PPS a disposizione, ben al di sotto dell’80W promesso nelle campagne pubblicitarie. Anche se non è possibile testare tutti i telefoni sul mercato, questa situazione rende chiaro il disguido.
È interessante notare che il Xiaomi 15 Ultra, a differenza di altri, supporta fino a 45W o 60W da un caricatore USB PD PSS, a seconda che quest’ultimo supporti l’inedito modo a 20V. Tuttavia, il HONOR Magic 7 Pro riesce a ottenere 44W da sorgenti compatibili, ma non oltre quel limite. Le principali marche cinesi non sono le sole a complicare la vita ai consumatori con queste scelte; anche il Google Pixel 9 Pro XL richiede il raro requisito di 20V per raggiungere i 45W, un fatto che spinge gli utenti a doversi dotare di caricabatterie specifici se desiderano ricaricare il proprio dispositivo con la velocità dichiarata.
Le conseguenze di una scelta del caricatore sbagliata
Utilizzare la maggior parte degli smartphone senza l’aggiunta PSS alla specifica USB Power Delivery porterà attese notevoli per una carica completa. Ad esempio, misurando la potenza, ho registrato solo 7W nel Find X8 Pro e 10W nel Magic 7 Pro. Per quanto riguarda il Xiaomi 15 Ultra, si è registrata una ricarica di 14W con un caricatore USB PD 3.0 da 100W. È evidente che alimentare questi dispositivi con caricabatterie più vecchi o poco compatibili risulta inefficace.
Le differenze nei valori di carica comportano che quei telefoni che non superano i 30W impiegheranno oltre un’ora per completare il ciclo di ricarica. In questo contesto, la scelta di un caricatore adeguato diventa cruciale, considerando che spesso rappresenta uno dei principali punti di vendita per i telefoni cinesi, in confronto ai più tradizionali Apple, Google e Samsung.
La scelta migliore per la ricarica veloce
Se non si desidera ricorrere a un caricatore proprietario, il modello USB PD PPS con supporto a 20V rappresenta un’opzione valida per massimizzare la velocità di ricarica. Per garantire che uno di questi smartphone cinesi si ricarichi nel modo più veloce possibile, l’uso di un caricatore compatibile diventa indispensabile. Tuttavia, i caricabatterie proprietari possono comportare problematiche nel ricaricare dispositivi che utilizzano standard diversi, il che rende gli standard USB-A spesso inadeguati per chi dispone di più marche di telefoni, tablet e laptop.
Per alimentare qualsiasi dispositivo a un livello di potenza ragionevole, la soluzione migliore è procurarsi un caricatore USB PD PPS compatibile con 20V. Anche se non garantiranno necessariamente la velocità di ricarica pubblicizzata dai produttori cinesi, il supporto a 20V è la scelta più sicura per ottenere le migliori prestazioni di ricarica universale.