Nel vasto panorama dei videogiochi, il sequel di Journey to the Savage Planet, intitolato Revenge of the Savage Planet, si distingue come un titolo di grande attesa. Sviluppato da Raccoon Logic, il gioco continua la tradizione del suo predecessore, portando avanti il concetto di esplorazione metroidvana in un mondo colorato e irriverente. Con l’obiettivo di arricchire l’esperienza di gioco, i designer hanno introdotto alcune novità e miglioramenti, nonostante le ombre legate all'implementazione degli scontri. La data di uscita è prevista per maggio 2025 e il gioco sarà disponibile su PC, PS4, PS5 e Xbox Series X|S.
Indice dei contenuti
Nuove prospettive di esplorazione
Una delle innovazioni più significative rispetto al primo capitolo è il passaggio dalla visuale in prima persona a quella in terza persona. Questo cambio di prospettiva non compromette l’essenza del gioco, incentrata sull'esplorazione. I giocatori si troveranno ad affrontare ambienti tridimensionali ricchi di segreti da scoprire e piattaforme su cui saltare. I quattro pianeti da esplorare presentano identità visive uniche e diverse meccaniche di gioco.
Durante l'avventura, i vari mondi riveleranno una serie di nemici e tre boss, le cui battaglie promettono di offrire sfide avvincenti. La durata della campagna principale è stimata tra le 15 e le 20 ore, un tempo adeguato per accogliere e soddisfare gli appassionati del genere.
Ogni pianeta è concepito per offrire enigmi ambientali, passaggi segreti e piattaforme da scalare, tutte prove che richiederanno abilità e pensiero strategico. Inoltre, l'introduzione di nuovi strumenti, come il lazo elettrico e la pistola spara acido, amplia le opportunità di esplorazione e incoraggia i giocatori a trovare soluzioni inventive ai problemi proposti dal gioco.
Modalità cooperativa e personalizzazione
Revenge of the Savage Planet riporta anche la modalità cooperativa, consentendo a due giocatori di esplorare i pianeti insieme. Questo aspetto rende l’esperienza più coinvolgente e divertente, specialmente grazie all’ironia che contraddistingue l’universo di gioco. L'aspetto della personalizzazione rappresenta un'altra novità intrigante.
I giocatori possono decorare la propria base segreta con diversi oggetti estetici, permettendo di esprimere la propria creatività. Sebbene questa opzione non influisca sulle dinamiche di gioco, offre un modo per rendere l'esperienza più personale. Anche il protagonista avrà opzioni di personalizzazione più ampie: sarà possibile scegliere tra varie colorazioni, abiti e persino modificare la voce dell'aiutante virtuale, elemento che si sposa perfettamente con lo stile audace del titolo.
Criticità nel combattimento
Se l'esplorazione si dimostra molto promettente, i combattimenti sembrano essere uno dei punti deboli. Da quanto emerso dalla demo, il sistema di shooting non appare all'altezza delle aspettative. Gli scontri sono numerosi, ma le animazioni dei nemici risultano poco fluide e le meccaniche di combattimento non riescono a sorprendere.
Dall’anteprima, è emersa una tipologia di nemici con movimenti limitati che possono essere colpiti solo in determinati momenti, il che lascia sperare in una maggiore varietà di avversari in grado di offrire sfide uniche. Anche il protagonista sembra un po’ impreciso nei suoi movimenti, un fatto che potrebbe essere attribuito alla scelta di animazioni volutamente comiche, ma che rischiano di compromettere il ritmo del gioco.
La presenza di un doppio salto e di schivate sembra aggiungere dinamismo agli scontri, ma la speranza rimane che, tramite potenziamenti e nuove armi, le interazioni nei combattimenti vengano ampliate e rese più soddisfacenti.
Un'evoluzione tecnica
Sotto il profilo grafico, Revenge of the Savage Planet si avvale dell'Unreal Engine 5, promettendo un salto qualitativo evidente. La direzione artistica continua a sfoggiare colori vivaci e un’illuminazione notevole, con ambientazioni che spaziano da giungle lussureggianti a scenari desertici, ciascuna presentata con uno stile distintivo.
Tuttavia, un aspetto controverso resta il framerate: il gioco girerà a 30 fps su tutte le piattaforme, eccezion fatta per il PC. In assenza di una modalità performance a 60 fps per PS5 e Xbox Series X|S, questo potrebbe deludere i giocatori in cerca di fluidità e velocità. Nonostante ciò, ci si augura che in futuro possano arrivare miglioramenti e ottimizzazioni.
Con tutte queste novità e sfide, Revenge of the Savage Planet si preannuncia come un seguito intrigante, che punta a conquistare coloro che hanno apprezzato il primo capitolo, mantenendo viva l'attenzione verso l'esplorazione spaziale e l’ironia che contraddistingue il suo universo. In attesa del lancio, i giocatori possono solo immaginare quale avventura li attenda nel 2025.