Bisogna essere onesti ed andare oltre al semplice marketing: Nothing Phone (1) è uno smartphone Android di fascia media, per quanto ben fatto rimane sempre di fascia media, e non ha nessun senso parlare di iPhone killer, di vera alternativa ad iPhone o semplicemente di alternativa agli smartphone Android di fascia alta.
Ho usato questo smartphone per ormai un intero mese come telefono principale e vi racconto oggi la mia esperienza nella recensione di Nothing Phone (1).
Indice dei contenuti
Videorecensione completa: Nothing Phone (1) dopo 1 mese
I primi giorni e l’unboxing
La confezione è realizzata in maniera unica e la sua apertura ci regala istanti di gioia grazie ad un’esperienza di unboxing diversa dal solito: la scatola ci lascia estrarre il telefono “come una spada nella roccia”, l’ho trovata un’idea piacevole e carina. Ho però poco apprezzato il fatto che la confezione vada praticamente distrutta, stessa cosa di cui mi ero lamentato nella recensione delle Nothing Ear (1), visto che il bordo inferiore va strappato danneggiando irreparabilmente la confezione.
Va anche detto che nella scatola, per quanto bella, troviamo un contenuto ridotto all’osso che si limita, oltre al telefono, ad un bel cavo telato USB-C e ad un estrattore per le SIM particolarmente curato. Mancano cover ed alimentatore, venduti separatamente a 25 e 35 euro rispettivamente, e che ci costringono quindi a mettere nuovamente mano al portafogli qualora volessimo acquistare gli accessori ufficiali. Questo è un dettaglio a cui prestare attenzione in una fascia di prezzo, quella dei 400/600 euro, dove c’è forte concorrenza e dove molti produttori inseriscono in confezione queste tipologie di gadget.
Nei primi giorni Nothing Phone (1) disorienta per il sistema estremamente minimal, tanto da sembrare ancora più vuoto di Android Stock, e che lascerà spiazzato che arriva da altri Android con software più completi, penso soprattutto a Samsung, o da iPhone. Serve qualche giorno per entrare in sintonia con questo Nothing Phone (1), ma poi ci si rende conto di avere davvero fra le mani un ottimo smartphone da 500 euro.
In questo primo mese sono anche arrivati alcuni aggiornamenti che ne hanno migliorato molti aspetti quindi l’approccio iniziale di Nothing sembra propositivo e lascia ben sperare per il futuro.
Molto bello e costruito bene
Se devi copiare è sempre il caso di farlo dai migliori, in questo Nothing non ha sbagliato ispirandosi chiaramente agli iPhone 12 e 13, ma riuscendo comunque a realizzare un prodotto interessante e dalla qualità costruttiva eccellente.
Chi lo prende in mano per la prima volta, soprattutto per i non appassionati di tecnologia come noi, lo scambieranno sicuramente per un iPhone. In questo mese di utilizzo mi è capitato più volte che i miei amici mi chiedessero quale iPhone era o che cover stavo utilizzando, semplicemente non accorgendosi che era un telefono diverso ad un primo sguardo.
Andando però sul concreto, Nothing Phone (1) è uno smartphone bello con un design particolare e capace di differenziarsi in un mercato abbastanza piatto. La parte frontale si caratterizza per la simmetria delle cornici, un dettaglio di pregio sia in termini di materiali che di progettazione, che rende lo smartphone praticamente unico nel mondo Android e che ho apprezzato tantissimo. Il retro invece è davvero pazzesco col suo vetro trasparente che mette in mostra i componenti interni, realizzati ispirandosi alla mappa della metropolitana di new York, e i 900 LED che rendono il prodotto così unico. Mi sono piaciuti anche la scocca dalle linee squadrate, anche se non rende lo smartphone particolarmente comodo da impugnare, la curvatura degli angoli e lo stile del blocco fotografico. Sotto il punto di vista del design Nothing ha fatto un lavoro semplicemente eccellente riuscendo a realizzare un prodotto che cattura facilmente l’attenzione e si fa notare per strada o in un locale.
Un lavoro eccellente è stato fatto anche in termini di qualità costruttiva con uno smartphone costruito magistralmente e realizzato con materiali di pregio, vetro ed alluminio, e con un occhio alla sostenibilità: alluminio 100% riciclato ed il 50% delle plastiche derivate da riciclo o da bio polimeri.
Venendo alle dimensioni e alla ergonomia devo dire che, visti i render ed i rumo, mi sarei aspettato uno smartphone più piccolo e compatto. Pensavo mi sarei ritrovato fra le mani un dispositivo della dimensioni intermedie, invece abbiamo un device che si ispira chiaramente ad iPhone 13 Pro Max e che misura 75,8 x 159,2 x 8,3 mm e pesa 193,5 grammi. Non è quindi uno smartphone semplice da utilizzare con una mano, ma il peso non eccessivo ne migliora il bilanciamento e l’ergonomia.
Non male, infine, la certificazione IP53 che garantisce la protezione dagli schizzi, non è impermeabile ma meglio di niente.
Parliamo dei Glifi
Oltre al design della parte posteriore, a rendere unico il Nothing Phone (1) è l’interfaccia Glyph sul retro che si compone di 900 LED minuscoli che compongono un glifo, che sembra richiamare la mela morsicata di Apple, e che hanno il compito di sostituire gli ormai defunti LED di notifica con un sistema nuovo di notifiche luminose.
Grazie al sistema Glyph abbiamo la possibilità di creare un sistema di notifiche personalizzato che combina suonerie audio a pattern di illuminazione LED e vibrazione. I LED permettono non solo di gestire le notifiche, ma anche di controllare lo stato di ricarica della batteria e di utilizzarli in sostituzione ad un led ring, come sistema di mentre facciamo foto e video
Il sistema LED è quindi un sistema Glyph è un’idea sicuramente interessante e ben realizzata, ma ho qualche dubbio in più sulla sua effettiva utilità. Da anni, da quando ho comprato il mio primo Nokia, tengo lo smartphone con lo schermo rivolto verso l’alto per poter vedere il contenuto delle notifiche che arrivano e per poter avere tutto sempre a disposizione e sotto controllo. In questo mese di utilizzo c’ho provato davvero a tenere il telefono girato, quindi con i LED del glifo posteriore verso l’alto, ma senza riuscirci e ad ogni notifica luminosa mi ritrovavo in ogni caso a girare il Nothing Phone (1) per leggere il contenuto, questo vanifica un po’ tutto l’effetto dell’interfaccia e la sua utilità pratica. Naturalmente tutto dipende dalle vostre abitudini di utilizzo, dal lavoro che fate e da molti altri fattori, personalmente la ritengo un’aggiunta simpatica ed ingegneristicamente ben fatta, ma poco utile nell’uso quotidiano dello smartphone.
Un signor display
Nothing Phone (1) monta un bel display da 6,55 pollici basato su un pannello OLED flessibile con risoluzione FullHD+ (2.400 x 1.080 pixel), 402 PPI, HDR10+ e profondità del colore a 10 bit protetto da Gorilla Glass 5 e da una pellicola già applicata di fabbrica di buona qualità, lo schermo può contare anche su un buon trattamento oleofobico.
A fare la differenza è il refresh rate variabile fino a 120 Hz (di fatto funziona a 60, 90 e 120 non essendo LTPO) che permette di avere una eccellente fluidità ed una fruizione del sistema e dei contenuti davvero soddisfacente. Ottimo anche il campionamento del tocco a 240 Hz che permette di avere una soddisfacente velocità di input.
I colori dello schermo sono brillanti e ben tarati con una calibrazione attenta e non troppo spinta che punta ad avere colori naturali più che all’effetto wow. La luminosità massima è buona, ma non eccellente, e permette di avere una media di 500 nits ed una luminosità di picco di 700 nits. Lo schermo ha una leggibilità eccellente all’interno e in ambienti molto luminosi, tende a soffrire leggermente in queste giornate estive sotto la luce diretta del sole ma rimane comunque più che sufficiente.
Ne parlano in pochi, ma Nothing Phone (1) ha l’always-on display che ci permette di avere sempre a schermo ora, data, previsioni meteo ed icone delle notifiche in stile Nothing, quindi con il font a puntini che caratterizza alcune parti del sistema operativo. Purtroppo l’always-on di Nothing Phone (1) non è minimante personalizzabile, anche se spero che venga introdotta qualche novità con i prossimi aggiornamenti.
Una buona fotocamera
Parto anzitutto col dire che ho molto apprezzato la scelta di Nothing di utilizzare solo due ottiche di buona qualità, senza inserire 3 o 4 ottiche con macro e zoom pessime, inutili ed inutilizzabili come fanno molti produttori che partecipano alla gara di “chi ce l’ha più grosso”.
Sul retro di Nothing Phone (1) troviamo due fotocamere: una principale Sony IMX766 da 50 megapixel con stabilizzazione ottica, la stessa che abbiamo visto recentemente anche su Realme GT 2 Pro e GT Neo 3, ed una grandangolare Samsung JN1 da 50 megapixel con fov da 150 gradi. Frontalmente è inserita, in un piccolo foro sul display sull’angolo superiore sinistro, una ottica Sony IMX471 da 16 megapixel che riesce a realizzare buoni selfie.
Come abbiamo già visto su smartphone con la stessa ottica principale, le foto scattate in condizione di buona luce sono davvero molto buone e si riescono ad ottenere scatti con un ottimo livello di dettaglio, buoni colori e poco rumore. Si soffre di più col calare della luce, ma gli scatti risultano comunque sempre più che sufficienti se fatti con mano ferma. Rispetto ai competitor si nota ancora qualche indecisione nell’elaborazione post scatto, niente di irrimediabile tramite un update software.
Non mi hanno fatto impazzire i video, che arrivano al massimo a 4K 30fps, che hanno una qualità abbastanza buona ma dove si nota qualche indecisione sia nella qualità che nella stabilizzazione. Inoltre, non si può passare da un sensore all’altro dopo aver iniziato la registrazione.
Nel complesso comunque il comparto fotografico è buono e, grazie all’illuminazione dei glifi, si riescono a realizzare anche scatti interessanti.
Il software della fotocamera si ispira a quello di iPhone con una interfaccia semplice pensata per il punta e scatta. Le modalità presenti sono quelle classiche con l'aggiunta di alcune funzioni come la modalità notte, gli scatti a 50 MP, l'ottimizzazione per le foto in movimento, i filtri live e le modalità macro ed esperto.
Foto scattate con Nothing Phone (1)
Un’esperienza d’uso soddisfacente
Averlo usato per un mese mi ha dato la possibilità di attendere i primi aggiornamenti, che hanno migliorato l’esperienza d’uso complessiva, e di provare lo smartphone nella quotidianità per poterne scoprire al meglio pregi e difetti.
Grazie al buon hardware, basato sul processore Snapdragon 778G+ e affiancato da 8 o 12 GB di RAM, su Phone (1) riusciamo ad avere un sistema fluido, sempre scattante e rapido nell’apertura e nel caricamento delle applicazioni ed in grado di offrire regala un’esperienza d’uso piacevole e godibile che lo mette quasi sul piano dei top di gamma.
Il sistema basato su Android 12 in versione stock può contare su qualche widget in stile Nothing, qualche personalizzazione grafica con i font di Nothing e poco altro. Non ci sono applicazioni inutili preinstallate, nessuna applicazione doppia e nessuna funzionalità aggiuntiva, tutto il sistema è quindi basato su un estremo concetto di minimalismo, quasi eccessivo talvolta visto che spesso ci si ritrova quasi di fronte ad un senso di vuoto e di mancanza di funzionalità. Mi sarei aspettato di più: più sfondi, più widget e qualche funzionalità e possibilità di personalizzazione in più. Non escludo però che arrivino nel giro dei prossimi mesi aggiornamenti corposi che possano migliorare ulteriormente l'esperienza utente.
Nell’utilizzo quotidiano poi Nothing Phone (1) si comporta egregiamente grazie ad una ricezione Dual SIM 5G impeccabile ed una buona qualità audio sia in capsula che in vivavoce grazie al doppio speaker stereo di buona qualità. Restando in tema di chiamate si apprezza poi la presenza del sensore di prossimità fisico che funziona in maniera impeccabile (molti concorrenti utilizzano una versione software che da spesso problemi).
Anche il resto dei componenti hardware si comporta bene. Il sistema di sblocco tramite il sensore per le impronte sotto il display funziona davvero bene con un riconoscimento veloce e preciso delle impronte, forse è posizionato un po’ troppo in basso ma ci si abitua rapidamente. È molto interessante anche la vibrazione che risulta corposa e mai zanzarosa, anche se forse troppo decisa durante la scrittura.
Nothing Phone (1) convince anche sotto il punto di vista degli aggiornamenti, Carl Pei e Nothing hanno promesso 3 anni di major update e 4 anni di patch di sicurezza che saranno rilasciati ogni due mesi. Vedremo se le promesse saranno mantenute, devo dire che però visto gli update rilasciati in questo primo mese le premesse sembrano interessanti.
La batteria è ottima, la ricarica meno
Nothing Phone (1) monta una batteria da 4500 mAh che permette di avere una buona autonomia e di coprire sempre almeno 6 ore di schermo. Personalmente passo la gran parte delle mie giornate con lo smartphone in mano (so che non è una bella cosa) e sono sempre riuscito ad arrivare alla fine delle giornate più stressanti con un 20-30% di batteria residua. Con un utilizzo medio si riesce ad arrivare alla fine della giornata anche col 40% di batteria e volendo si potrebbe arrivare quindi ad una giornata e mezza di utilizzo, impossibile arrivare a due giorni come invece ho sentito dire sul web. Nel complesso l'autonomia mi ha pienamente soddisfatto perché Phone 1 consente di arrivare sempre a fine giornata senza pensieri.
Meno bene, invece, la ricarica a 33W che ricarica lo smartphone in poco più di un’ora, ma che non arriva alle velocità dei concorrenti. Onestamente non lo ritengo un problema esagerato, credo che un’ora per una ricarica completa sia comunque una tempistica accettabile, e non ho ancora mai sentito, per le mie abitudini di utilizzo, la necessità delle ricariche ultraveloci come quella da 150 Wh del Realme GT Neo 3.
Buono il funzionamento della ricarica wireless a 15W che è anche compatibile con la ricarica inversa, potete quindi utilizzare lo smartphone per ricaricare accessori come le Nothing Ear (1).
OK il prezzo è giusto
Nothing Phone (1) viene venduto in due colorazioni, bianco e nero, e in 3 tipologie di tagli di memoria: 8/128, 8/256 e 12/256 vendute rispettivamente a 499, 529 e 579 euro. Personalmente ho ricevuto da Nothing la versione 8/256 che ritengo la più bilanciata, non si sente davvero il bisogno di avere più RAM a disposizione ed i 256 GB tornano comodi per app, foto e video.
Credo di poter dire, senza troppi pensieri, che il prezzo sia corretto per quello che ci viene messo fra le mani: l’attenzione per il design ed i materiali e il buon hardware valgono sicuramente il prezzo di vendita.
Conclusioni: sono soddisfatto
Arrivando alle conclusioni della mia recensione di Nothing Phone (1), posso dire che dopo un mese di utilizzo sono rimasto complessivamente soddisfatto dello smartphone: la qualità costruttiva è eccellente, il display è buono e la fotocamera scatta benone, si poteva forse osare di più lato software ma direi che essendo il primo smartphone di una nuova azienda l’inizio è molto buono.
Passando al test “lo consiglieresti ad un amico” la risposta è sì, è una buona scelta nella fascia di mercato dei 500 €, a patto che sappia cosa va ad acquistare. Nothing Phone (1) non è un telefono per tutti, è adatto agli appassionati di tecnologia e agli amanti dei design unici, ma non è un telefono per chi cerca un iPhone economico.
Valutando le prospettive di Nothing posso dire che i suoi primi due prodotti, le cuffie e questo telefono, sono interessanti e ricchi di spunti e credo che nei prossimi anni ne vedremo delle belle.
Immagini e foto di Nothing Phone (1)
Confronto fotografico fra Nothing Phone (1) e iPhone 13 Pro Max
La nostra opinione
Nothing Phone (1) è uno smartphone di cui sono rimasto complessivamente soddisfatto: la qualità costruttiva è eccellente, il display è buono e la fotocamera scatta benone, si poteva forse osare di più lato software ma direi che essendo il primo smartphone di una nuova azienda l’inizio è molto buono.