Keychron è uno dei migliori produttori di tastiere meccaniche sul mercato e nel corso degli ultimi anni ha realizzato modelli pazzeschi ed in grado di adattarsi a tutte le piattaforme ed utilizzi differenti. Nel corso dell’ultimo mese ho lavorato utilizzando la Keychron K1 (versione 4), una tastiera meccanica a basso profilo perfetta per chi cerca l’esperienza delle Magic keyboard di Apple, o delle tastiere dei notebook, senza dover rinunciare alla precisione offerta dalle tastiere meccaniche.
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Videorecensione Keychron K1: è unica!
Perché ho scelto la Keychron K1
L’idea di utilizzare una tastiera low profile con layout completo e tasti meccanici è a dir poco esaltante
Nel corso degli ultimi anni ho utilizzato svariate tastiere meccaniche, molte mi avevano davvero stregato come la Razer Huntsman, ma alla fine nessuna mi dava il feeling della mia amata Logitech Craft. La qualità e la precisione delle tastiere meccaniche è inarrivabile ma il basso profilo della Craft mi dava un feeling migliore ed una maggiore scorrevolezza sui tasti. Uso moltissimo la tastiera per scrivere e lavorare e mi capita raramente di giocare col PC, cerco in una tastiera precisione, velocità e scorrevolezza sui tasti, caratteristiche che si ritrovano solitamente nei modelli a basso profilo.
Quando ho visto la Keychron K1, una tastiera meccanica a basso profilo, ho pensato subito “deve essere mia”. L’idea di utilizzare una tastiera low profile con layout completo e tasti meccanici era a dir poco esaltante, e devo dire che dopo un mese di utilizzo mi ha convinto pienamente.
La Keychron K1 di fatto è una tastiera ibrida, il giusto mix fra una eccellente tastiera classica come la Logitech Craft o la Magic Keyboard di Apple ed una tastiera meccanica di elevata qualità. L’esperienza di utilizzo è unica nel suo genere, vi racconto tutti i dettagli nella recensione completa.
Confezione ed accessori
La tastiera arriva ben protetta all’interno di una confezione nera davvero ben realizzata. All’interno della scatola troviamo una dotazione sufficientemente completa che comprende un piccolo manuale per l’utilizzo, una guida a layout e funzioni, un cavo USB USB-C, l'estrattore e dei pulsanti ed una serie di keycaps che permettono di passare dal layout Mac a quello Windows e che ci lasciano scegliere se utilizzare il pulsante Esc e quello per la retroilluminazione in grigio o arancio.
Collegamenti e configurazione
Prima di iniziare ad utilizzare la tastiera, ma potete farlo anche in seguito senza alcun problema, vi consiglio di scegliere il layout dei keycaps in modo da essere pronti ad utilizzarla al meglio con Windows o Mac. Inizialmente ho optato per un layout Windows con i pulsanti arancio. La rimozione dei pulsanti è davvero facile e veloce quindi sarete liberi di fare in seguito tutte le modifiche del caso.
Il collegamento al PC, Mac o smartphone può essere fatto via cavo USB-C o tramite Bluetooth 5.1, in entrambi i casi la qualità della connessione è eccellente e non ho mai riscontrato ritardi o lag. Con la connessione Bluetooth è possibile configurare 3 differenti dispositivi e si può passare velocemente fra l’uno e l’altro sfruttando l’apposita combinazione di tasti.
Design, switch e retroilluminazione
Quando si estrae la Keycrhon K1 V4 dalla scatola ci si rende conto di avere fra le mani una tastiera realizzata in maniera eccellente. Il telaio è realizzato interamente in alluminio e dona solidità e resistenza. Il peso non è esagerato ma la tastiera rimane stabile sulla scrivania e non ho mai avuto problemi di stabilità in fase di utilizzo, anche grazie ai piedini antiscivolo applicati nella parte interna.
Il design è pazzesco. Le linee pulite e minimal mi hanno stregato e riescono a caratterizzare la K1 con uno stile unico, moderno e molto piacevole. Il profilo ultra slim è l’aspetto più caratterizzante del prodotto e deriva dal corpo in alluminio di spessore ridotto e dai tasti a basso profilo da soli 18mm. I tasti fisici sono ben distanziati ed hanno un profilo ridotto al 48% rispetto a quello dei normali switch meccanici, dettaglio costruttivo che, a parer mio, migliora notevolmente il feeling in fase l’utilizzo.
Il basso profilo dei pulsanti rende ben visibili gli switch, dettaglio estetico che ho particolarmente apprezzato e che permette di pulire al meglio la tastiera senza dover rimuovere tutte le keycaps. I keycaps sono realizzati in ABS e risultano lisci e confortevoli, anche se nel lungo periodo tendono ad accumulare un po’ di patina rilasciata dalle dita.
Molto piacevole la retroilluminazione, con i suoi 18 differenti effetti, che ci consente di utilizzare al tastiera comodamente anche al buio e che da carattere e stile. La retroilluminazione è disponibile in bianco, quindi monocolore classico, o RGB con maggiori possibilità di personalizzazione.
Il layout è inglese ed è possibile scegliere fra la versione ad 87 e quella con 104 tasti, la differenza è quindi racchiusa nella presenza o meno del trascurabile tastierino numerico. E’ possibile utilizzare il layout Mac con tutte le relative funzionalità da F1 a F12 con entrambi i modelli o il layout Windows sostituendo i keycaps con quelli presenti in confezione.
E’ possibile anche scegliere differenti tipologie di switch fra i Gateron Low Profile: Red, Blue e Brown. Il travel rimane invariato per tutti e 3, a cambiare sono la forza per la pressione, il funzionamento e la rumorosità dei pulsanti.
Nella parte superiore del telaio sono presenti due switch fisici che consentono di passare fra le modalità Windows/Android e Mac/iOS e fra connessione via cavo, Bluetooth e spento. Nella parte centrale troviamo la porta USB-C da utilizzare per la ricarica della batteria e per collegare la tastiera ad un computer.
Che modello ho scelto
Per quanto riguarda il layout ho scelto il 100% con 104 tasti, mi capita spesso di utilizzare il tastierino numerico e quindi preferisco averlo a disposizione quando possibile. Ho scelto la retroilluminazione bianca più sobria e che consente anche di avere una maggiore autonomia.
Per gli switch ho optato per i Gateron Low Profile Red che richiedono meno forza per la scrittura e mi consentono di avere una maggiore comodità e velocità. I Red risultano anche meno rumorosi rispetto alle altre opzioni.
Utilizzo e personalizzazione
Nel corso di questo mese di utilizzo ho avuto modo di testare la Keychron K1 con Windows sfruttando la connessione via cavo e con Mac ed iOS utilizzando la connettività Bluetooth. Il funzionamento con entrambi i sistemi operativi è eccellente e non ho mai riscontrato alcun problema di compatibilità con le varie funzionalità e personalizzazioni. La connessione, sia via cavo che con Bluetooth 5.1, è perfetta e priva di ogni minimo ritardo o lag nella fase di input.
Le possibilità di personalizzazione sono sufficienti e grazie ai tasti in dotazione si passa velocemente dal layout Windows a quello Mac. Le modifiche che si possono effettuare riguardano principalmente la colorazione del tasto Esc e quello della retroilluminazione che possono essere montati in grigio o in arancione. Purtroppo sul web non si trovano keycaps low profile per tastiere meccaniche e quindi, a differenza delle meccaniche classiche, le possibilità di dare un tocco personale sono decisamente ridotte.
Il feeling in fase di utilizzo è stato buono fin da subito. I tasti a corsa corta sono precisissimi in fase di input e non ho mai avuto problemi di inserimento o di mancate pressioni. Il ritardo della risposta è praticamente nullo e questo ci consente di utilizzarla con piacere non solo per scrivere ed i lavori da ufficio ma anche per il gaming. La fase di scrittura è molto buona, lo scorrimento sui tasti è eccezionale, la distanza fra loro ben bilanciata e la pressione richiesta (45+15g negli switch Red) è perfetta per chi deve scrivere molto.
Ho utilizzato la tastiera per scrivere per molte ore ed il comfort è eccezionale ed ho riscontrato davvero pochi typo, anche in fase iniziale. Ma, soprattutto, non ho mai avuto problemi di dolori alle braccia, cosa che mi capita spesso dopo lunghe sessioni con le meccaniche con profilo classico.
Ottimo anche il comportamento in gaming, non sono un gran gamer ma, per la mia esperienza, devo dire che i tempi di risposta si sono dimostrati eccellenti. Potete quindi utilizzare la Keychron K1 anche nel tempo libero oltre che per i lavoro.
Il profilo basso è l’ideale per le mie esigenze e per la tipologia di lavoro che svolgo quotidianamente stando al PC. Naturalmente il feeling aumenta e l’abitudine ad utilizzare questo tipo di tastiera può richiedere del tempo per chi proviene da una meccanica classica.
Batteria
La Keychron K1 monta una batteria interna da 2000 mAh che ci permette di avere un’autonomia davvero eccezionale che arriva, in Bluetooth, a circa 87 ore con l’illuminazione attiva e fino a 190 ore senza retroilluminazione. Risultati quindi davvero eccellenti che ci consentono di utilizzarla per un paio di settimane lavorative prima di dover ricorrere al cavo per la ricarica.
Naturalmente con la connessione via cavo il problema dell’autonomia non sussiste.
Prezzo
La Keychron K1 è in vendita sul sito del produttore ha un prezzo variabile fra i 74 ed i 99 dollari, quindi fra i 65 e gli 85 euro. Il costo varia in base al layout ed alla retroilluminazione scelta, bianca o RGB. In ogni caso il prezzo è davvero molto interessante perché ci permette di avere fra le mani una tastiera meccanica low profile unica e di ottima qualità.
Conclusioni - A chi la consiglio
I tasti low profile meccanici sono unici
La Keychron K1 è diventata rapidamente la mia nuova tastiera di fiducia. La qualità costruttiva è eccellente, la retroilluminazione è impeccabile, la compatibilità è garantita con tutti i sistemi operativi ed i tasti low profile meccanici sono unici nel loro generale e funziona tutto alla grande!
La consiglio a tutti coloro che sono alla ricerca di una tastiera meccanica low profile in grado di unire la precisione di una classica meccanica alla comodità di una tastiera a basso profilo. Oltre al comfort in fase di utilizzo, vanno sottolineate le interessanti possibilità di personalizzazione (layout, switch e retroilluminazione) che permettono di acquistare la tastiera su misura per le proprie esigenze lavorative.