La recensione di Gretel GT6000: un'analisi completa di un buon clone economico di Galaxy S8 con relativi Pro e Contro
Con il GT6000, la Gretel ha puntato a fare il colpaccio. Il motivo? Quel mostro che c’è al posto della batteria, e la doppia fotocamera posteriore, sembrerebbero il paradiso se confrontate con un prezzo tipico da low budget. Ma la cosa interessante è che questo colpo è quasi riuscito al 100%: questo perché lo smartphone Gretel GT6000 non ha grossi problemi, e anzi si dimostra assolutamente convincente. La fotocamera svolge infatti un ottimo lavoro, e la batteria è tanta roba. Il display molto fragile è forse una delle pecche più grandi, ma basta difenderlo con una protezione. Vediamo dunque la recensione del Gretel GT6000.
Il primo tentativo della Gretel (l’A6) si era rivelato un mezzo fiasco. Ma la seconda opportunità è stata colta al volo, ed è stata anche sfruttata in modo più che opportuno. In estrema sintesi, è questo ciò che pensiamo quando maneggiamo il Gretel GT6000: è un bellissimo smartphone di faccia bassa, con una batteria che sembra quasi surreale e uno scanner di impronte digitali. Lo smartphone nel suo complesso rispecchia il prezzo di vendita di 100 euro e nasconde fra le rose qualche magagna. Dopo aver visto la recensione di iPhone X torniamo con i piedi sulla terra e vediamo la recensione di un ottimo clone di Galaxy S8.
Gretel GT6000: design e progettazione
Cominciamo snocciolando qualche numero: il Gretel GT6000 ha una dimensione di 154x79x9,8 millimetri e ha un peso di 232 grammi. Diciamo che si tratta di uno smartphone tutt’altro che compatto e leggero, ecco. Tuttavia, tutte le volte che lo teniamo in mano sentiamo una grande sensazione di potenza. Il che è sempre una notizia più che buona. L’involucro è prevalentemente in alluminio: solo le due fasce superiori e inferiori sono in plastica, pensiamo per una questione di migliore ricezione del segnale. Sul retro, invece, si trova la doppia fotocamera. Mentre sul fianco troviamo il flash a doppio LED. Solo che il LED a sinistra non serve a niente. Secondo la Gretel, è solo per estetica. Di contro, i pulsanti per l’accensione e la regolazione del volume sono ottimi, e funzionano molto bene.
Poi troviamo tutto il resto: c’è la scocca per la SIM, la telecamera anteriore, i sensori e il display da 5,5 pollici. Ma c’è anche un LED aggiuntivo (stavolta funzionante) che consente di scattare selfie al buio e ottenere un’immagine migliore durante le video-chiamate. Ma non esiste alcun LED di notifica. Il pulsante Home funge anche da scanner di impronte digitali, mentre sono presenti i soliti pulsanti touch virtuali. Per concludere la lista, abbiamo la porta micro-SD, un altoparlante mono (non stereo) e un microfono. E poi c’è la presa per le cuffiette in cima al telefono. I primi commenti? L’altoparlante è nella media: la musica non è eccezionale, visto che ha pochi bassi. Ma il design nel complesso è molto elegante, anche a dispetto delle dimensioni troppo grandi. Il falso LED, purtroppo, è qualcosa di davvero stucchevole: ma è una quisquilia.
Gretel GT6000: il display
Lo smartphone Gretel GT6000 monta un display HD da 5,5 pollici con una risoluzione da 1280x720 pixel. Nonostante le dimensioni, non sgrana per niente e anzi consente di rilevare in modo nitido ogni singolo pixel: in altre parole, è un display di buona qualità. Il pannello può registrare fino a 5 punti di contatto contemporaneamente, e reagisce molto velocemente ad ogni tocco. Grazie alla buona superficie in vetro, il Gretel GT6000 consente perfettamente lo scivolamento delle dita. Ma il display si graffia con grande facilità, perché è privo di qualsivoglia protezione: dunque dovrai pensare tu a questo aspetto. Considera che lo schermo del nostro Gretel GT6000 si è graffiato semplicemente tenendolo in tasca. Gli angoli di visualizzazione sono straordinariamente belli, il contrasto molto buono, i colori vividi e lucenti. Anche la luminosità svolge il suo compito in modo più che sufficiente.
Gretel GT6000: le prestazioni
Il Gretel GT6000 ospita un processore Quad-core MT6737 della Mediatek, praticamente obbligatorio per questa fascia di prezzo. Il clock gira a 4x1,3 GHz ed è supportato da una RAM da 2 GB. Lo spazio di storage è di 16 GB ma può essere aumentato grazie ad una scheda micro-SD. Purtroppo, se decidi di espandere la memoria devi rinunciare alla funzione Dual SIM. La scarsa velocità della memoria è anche in questo caso molto frequente in questa fascia di device, sia in fase di lettura che di scrittura dati. Purtroppo le performance appaiono basse anche per un uso quotidiano del telefono.
Fino a poco tempo fa nessuno se ne sarebbe accorto, ma oggi le app pesano molto e il Gretel GT6000 non riesce a gestirle come dovrebbe: soprattutto quelle più esigenti. Naturalmente è impossibile giocare alle app di fascia alta, e anche i giochi di fascia media non sono facili da gestire. Di per sé il Gretel GT6000 non è lento: anzi, lasciato con le funzioni di base è uno dei più veloci sul mercato. Il problema emerge quando si cominciano a installare app e quant’altro: il multitasking, infatti, è una delle pecche più evidenti a livello di prestazioni. Ripetiamo che comunque c’è ben poco di strano, visto il prezzo così basso.
Gretel GT6000: il sistema operativo
Lo smartphone Gretel GT6000 monta il sistema operativo Android 7, con un launcher proprietario: non esistono cassetti per le app e tutte quante vengono sparate sulla schermata principale. Purtroppo, anche se teoricamente dovresti averne la possibilità, al momento non puoi cambiare tema semplicemente perché non ce ne sono di disponibili. E le icone sul display sono abbastanza bruttine, visti i colori oro e blu. Poi ovviamente puoi risolvere il problema in modo drastico cambiando launcher e installandone uno dei tanti che trovi sul market di Google Play.
E in fase di navigazione, come si comporta il Gretel GT6000? Piuttosto bene, dato che puoi navigare fra i menu senza problemi, e puoi anche sfruttare un buon numero di funzioni aggiuntive: il controllo tramite gesti, ad esempio, ma anche lo sblocco nella medesima modalità. Altra ottima notizia: il sistema ha superato i nostri controlli ed è pulito, privo di malware. C’è una sola app pre-installata: Parallel Space, la famosa applicazione che puoi utilizzare per clonare le app e per usarle due volte insieme, come WhatsApp ad esempio. Diciamo che da questo punto di vista la Gretel ha imparato dagli errori commessi con l’A6.
Gretel GT6000: la fotocamera
La fotocamera principale è il pezzo forte del Gretel GT6000: sensore da 13 MP Panasonic con secondo sensore aggiuntivo da 1.3 MP. E le immagini testimoniano tutta la qualità della fotocamera. Anche perché la presenza del secondo sensore ti consente di riprodurre l’effetto bokeh sulle tue foto. Buona anche la velocità di messa a fuoco, ma solo se scatti in buone condizioni di luce. Ogni tanto emerge anche un lieve rumore di fondo nelle foto. Le quali però risultano essere abbastanza colorate e con un ottimo contrasto. Diciamo che a questo prezzo è già stato fatto fin troppo: la fotocamera non è ovviamente professionale.
Gretel GT6000: la batteria
La batteria è una cosa mostruosa: ben 6000 mAh di potenza che consentono al Gretel GT6000 di tirare avanti per 48 ore senza temere nulla. E se lo usi in modo occasionale, può addirittura durare fino a 4 giorni: una cosa davvero fuori dal mondo. Noi l’abbiamo testato giocando a Pokemon Go: quasi un intero giorno, e il telefono aveva ancora una carica residua del 32%. Senza parole.
Conclusioni ed opinioni su Gretel GT600
Gretel GT6000 si presenta con un design che ricorda molto da vicino Galaxy S8 e con un prezzo di vendita aggressivo. Le performance e la batteria sono più che positive, meno lo schermo che risulta comunque sufficiente. Tutto sommato un ottimo smartphone low cost dotato anche di sensore di impronte digitali.
Dove comprare Gretel GT6000 al miglior prezzo
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