Nel corso degli anni ho avuto la fortuna di poter provare praticamente tutti gli smartwatch di Amazfit e da qualche settimana porto al polso il nuovo Amazfit GTS 3, uno smartwatch che raffina quanto di buono fatto negli scorsi anni dal produttore cinese ed introduce il nuovo sistema operativo ZeppOS. Vi racconto tutti i segreti, pregi e difetti nella recensione di Amazfit GTS 3 e cerchiamo di capire se vale davvero i 149 euro del prezzo di vendita.
Indice dei contenuti
Videorecensione: ne vale la pena?
Cosa c’è nella scatola
La confezione del nuovo smartwatch Amazfit GTS 3 è piacevole e ben realizzata. Sulla parte esterna troviamo una foto ed alcuni dettagli del prodotto. All’interno troviamo una dotazione assolutamente classica che si limita a orologio, cavo USB con presa proprietaria per la ricarica e la solita manualistica.
Semplice e leggero
Lo stile e le linee del nuovo Amazfit GTS 3 riprendono il già ottimo lavoro fatto con il primo Amazfit GTS e dal successivo Amazfit GTS 2. Il design è quello di uno smartwatch quadrato classico che ricorda vagamente gli Apple Watch.
Amazfit GTS 3 può quindi contare su una cassa squadrata costruita con materiali di ottima qualità resistente a polvere, sporco, acqua ed immersioni fino a 50 metri di profondità (5 ATM). La parte superiore è ricoperta da un vetro curvo 2.5D molto resistente e con un ottimo trattamento oleofobico. La parte esterna è realizzata con lega di alluminio aeronautica leggera e resistente. Nella parte interna invece troviamo una base in plastica che ospita i sensori. Nel complesso la qualità costruttiva è eccellente e ci mette al polso un prodotto leggero, pesa solamente 24,4 grammi, e davvero comodo da indossare grazie alle dimensioni compatte e ad uno spessore di soli 8,8 mm. L'indossabilità è quindi molto buona e ci permette di indossare comodamente l’orologio per più giorni consecutivi senza fastidi e senza mai doverlo togliere per far respirare il polso. Le dimensioni compatte lo rendono adatto anche ai polsi più piccoli e femminili.
Nella parte destra della scocca è posizionata una corona girevole, che funziona anche da pulsante, che permette una piacevole e rapida navigazione all’interno dei menu. Nella versione precedente il tasto era protetto da un incasso nella ghiera, in GTS 3 il tasto è completamente esposto e lo espone a qualche pressione involontaria. Sul web ho visto video di gente indignata e sconvolta da questa scelta e che si lamenta di numerose pressioni involontarie del pulsante. Qui bisogna essere onesti, in queste due settimane di utilizzo mi è capitato davvero poche volte di premere involontariamente il pulsante con la pressione del dorso della mano, mi è successo in posizioni limite e sicuramente non comuni. A chi succede molte volte al giorno dovrebbe riconsiderare il posizionamento dello smartwatch sul polso e indossarlo qualche centimetro più verso la spalla. L’introduzione della corona girevole mi è piaciuta e credo dovrebbe essere un elemento presente su tutti gli smartwatch.
Il cinturino è realizzato in silicone e presenta esternamente una trama rigata semplice ma abbastanza piacevole, anche se personalmente avrei preferito una finitura completamente liscia. Internamente troviamo una struttura ondulata comoda e che ne impedisce movimenti involontari durante lo sport. La qualità complessiva del cinturino è nella media, va però detto che, essendo uno standard da 20 mm, è davvero facile da sostituire.
Ottimi sensori, GPS ballerino
Il settore hardware ci mette fra le mani uno smartwatch abbastanza completo, ma con qualche piccola assenza. La totalità delle rilevazione è affidata ai classici sensori di movimento e al nuovo sensore 6PD Biotracker PPG 3.0 che si basa su 6 fotodiodi capaci di effettuare un gran numero di rilevazioni e con una buona precisione. Amazfit GTS 3 è in grado di tracciare frequenza cardiaca, ossigenazione del sangue, intensità del sonno e respirazione durante il sonno. Da queste rilevazioni nascono poi dati, grafici e statistiche derivate come il punteggio PAI, il livello di stress ed il monitoraggio del ciclo mestruale. C’è poi una funzione con una misurazione unica da lanciare per monitorare tutti i dati ed ottenere un’immagine completa del nostro stato di salute.
Le misurazioni dei modelli precedenti erano poco precise, i dati raccolti da GTS 3, invece, risultano scrupolosamente elaborati e corretti ed in linea con quelli raccolti da Apple Watch (un ottimo punto di riferimento per il settore). Ho effettuato dei confronti con passi, frequenza cardiaca, ore di sonno ed ossigenazione ed i risultati sono sempre stati allineati con quelli del mio Apple Watch serie 6 con scarti irrilevanti.
Su GTS3 è montato un microfono che ci permette di usare l’assistente vocale Alexa, manca però uno speaker che quindi ne limita le funzionalità e che ci avrebbe permesso anche di effettuare le chiamate (feature presente sul modello Pro ed anche sul modello precedente). Oltre a questo manca il chip NFC per i pagamenti.
Non perfetto il GPS, funziona benone e ci permette di tracciare le attività sportive all’aria aperta, ma ha spesso imprecisioni e variazioni che non rendono i dati utilizzabili da chi vuole il massimo delle statistiche e della precisioni dal proprio smartwatch. Il problema del GPS è relativo alla poca precisione con riscontro sulle mappe, spesso le linee rette diventano ondulate e gli angoli a 90° diventano delle piacevoli curve con un conseguente errore di calcolo sulle distanze e sui dati ad esse connessi.
La connessione avviene tramite Bluetooth 5.0 e non mi ha dato problemi di mancate connessioni o di disconnessioni in queste settimane di utilizzo, è quindi stabile e veloce e ci consente di ricevere in tempo reale le notifiche sul nostro polso.
Il display è molto bello
Amazfit GTS 3 monta una nuovo display Amoled da 1,75 pollici con risoluzione UltraHD da 390x450 pixel con una densità di 341 PPI. Lo schermo è del 14% più grande rispetto al modello precedente e può contare su un rapporto corpo schermo del 72,4%.
Andando oltre quelle che sono le specifiche tecniche devo dire che lo schermo è davvero molto valido e si presenta con colori brillanti e ben tarati ed una luminosità massima di 1000 nits davvero buona e che regge facilmente il confronto con modelli di fascia superiore. L'elevata luminosità rende il display sempre perfettamente visibile, anche sotto la luce diretta del sole, e quindi perfetto anche per chi vuole utilizzarlo all'aria aperta come fitness tracker. Non manca poi il supporto all'alwasy-on display che ci consente di avere sempre l'orario attivo sullo schermo, i consumi però aumentano in maniera importante. Il comportamento del touch è impeccabile e non ho mai avuto problemi nello scrolling o nei singoli tocchi.
Ottime le possibilità di personalizzazione, dall'orologio e dell'app è possibile selezionare il proprio quadrante preferito fra più di 100 disponibili, alcuni dei quali personalizzabili. Infine, molto buono anche il trattamento oleofobico che ci consente di avere sempre uno schermo pulito e con poche ditate.
ZeppOS si migliora
Amazfit GTS 3 arriva con a bordo il nuovo sistema operativo proprietario di Amazfit: ZeppOS. Il nuovo sistema, decisamente migliorato rispetto ai precedenti, introduce un'anima completamente rinnovata con nuove animazioni, una fluidità pazzesca e funzioni molto interessanti.
Dal polso è possibile lanciare tutte le misurazioni, le funzioni e personalizzare l'orologio. Sono quindi presenti i classici menu, il pannello dei controlli rapidi ed una utile serie di schermate con dati e grafici relativi al nostro stato di salute.
Dal polso è anche possibile utilizzare l'assistente vocale Alexa che ci consente quindi di controllare tutti i nostri dispositivi connessi e di eseguire operazioni sul nostro smartwatch come impostare sveglie, promemoria e fare domande. Personalmente lo ritengo una piacevole aggiunta capace di dare un migliore tocco smart al prodotto e che torna sicuramente comoda a molti di noi.
La novità principale è la nascita del nuovo store per le applicazioni che da la possibilità a sviluppatori terzi di rendere disponibili app per i nuovi Amazfit. Lo store è ancora a livello embrionale ma le possibilità di crescita future sono davvero molto interessanti.
Si confermano molto precisi i dati raccolti sulle statistiche quotidiane, quindi passi, sonno, distante e calorie sono precisi e molto validi per chi vuole vedere a fine giornata il proprio stato di salute.
Come si comporta nello sport e nel fitness tracking
GTS 3 e ZeppOS riescono a tracciare 150 tipologie di sport differenti e, per molti di questi, è possibile visualizzare in tempo reale i dati che più ci interessano sul nostro polso.
Il tracking dello sport è davvero molto buono e completo con grandi quantità di dati raccolti, una buona precisione generale e con la possibilità quindi di avere un reseconto completo e soddisfacente, per quanto non professionale.
I problemi maggiori sono legati al GPS. Il fix iniziale è davvero veloce, ma il tracking della posizione non è sempre perfetta e ci troviamo spesso delle tracce ballerine una volta portate sulla mappa. Questo dato potrebbe essere ininfluente per chi come me non è un maniaco delle distanze, ma potrebbe essere un problema per chi vuole poi controllare tracce e percorsi.
In queste due settimane ho avuto modo di provarlo per alcune passeggiate all'aperto, qualche corsa sul tapis roulant e per il nuoto. Per le camminate devo dire che, nonostante la traccia ballerina, i dati raccolti su distanze e dislivelli sono risultati tutto sommato corretti, con poco scarto, e più che sufficienti. Per il tapis roulant nessun particolare problema, la possibilità di tarare manualmente la distanza a fine allenamento, oltretutto, consente di migliorare progressivamente la precisione dell'orologio. Bene durante il nuoto con una raccolta precisa del numero di vasche e bracciate. Durante il nuoto, mentre ero a riposo con mano sul muretto, però ho avuto qualche problema col pulsante fisico che è rimasto premuto andando a riavviare l'orologio con conseguente perdita dei dati raccolti fino a quel punto.
Ottima l'integrazione con le app di terze parti con le consuete condivisioni dei dati con Strava, Runtastic e alcune altre.
Come va nell’utilizzo quotidiano
Il lato smart di Amazfit GTS 3 si limita alla semplice ricezione delle notifiche. Messaggi, chiamate, mail e tutte le altre notifiche arrivano in tempo reale sul nostro polso, ma abbiamo scarse modalità di interazione che si limitano alla possibilità di leggerne il contenuto e di segnare come letti i messaggi. Le chiamate vengono notificate in maniera precisa e ci viene data la possibilità di rispondere, ma poi dovrete comunque usare il telefono, o di rifiutare.
La restante parte smart è legata all'assistente vocale Alexa di cui abbiamo parlato prima. E' stato introdotto anche un assistente vocale offline, attualmente non disponibile in italiano, che consente di usare le funzioni dello smartwatch anche quando sconnesso dello smartphone.
L'app si conferma molto valida
L'applicazione Zepp è realizzata in maniera impeccabile e ci permette di avere pieno accesso ai dati raccolti dallo smartwatch e buone possibilità di personalizzazione.
Dall'app possiamo consultare grafici, dati e statistiche ben rappresentati e molto precisi riguardo i nostri dati fisici, gli allenamenti, lo stress, il sonno e a tutti gli altri dati raccolti dal GTS 3. Questi dati ci consentono di effettuare analisi più approfondite e di avere uno spaccato sulla nostra condizione fisica molto ben fatto.
Interessanti le possibilità di personalizzazione, possiamo infatti scegliere le modalità di funzionamento di gran parte delle funzioni dell'orologio.
L'autonomia è buona
Amazfit GTS 3 monta una batteria da 350 mAh che ci permette di avere un'autonomia più che soddisfacente. In queste due settimane di test l'ho utilizzato prevalentemente con always-on disattivo e con qualche ora di GPS e l'autonomia si è attesta attorno ai 5 o 6 giorni in media. Naturalmente un utilizzo più intenso del tracking GPS porta consumi molto elevati e l'autonomia potrebbe risentirne in maniera importante.
Con un utilizzo medio la batteria permette di arrivare comunque a coprire sempre almeno 5 giorni e quindi considero l'autonomia più che sufficiente.
La ricarica avviene tramite la basetta proprietaria e impiega circa un'ora utilizzando un caricabatterie da 20W. I tempi potrebbero allungarsi leggermente usando alimentatori meno potenti, ma non andrete comunque mai oltre l'ora e mezza.
Prezzo
Amazfit GTS 3 viene venduto a 149 euro su Amazon e sul sito del produttore. Il rapporto qualità-prezzo è buono, ma ad essere sincero vi consiglio, se potete, di spendere qualcosa in più e di acquistare il modello Pro che viene venduto a 199 euro ma che offre migliori funzioni e la possibilità di effettuare le chiamate dal polso.
Naturalmente nel corso delle settimane il prezzo del GTS 3 scenderà un po', se lo trovate online fra i 110 ed i 130 euro diventa un prodotto da non farsi scappare!
Conclusioni: bene ma non benissimo
Amazfit GTS 3 è un valido smartwatch di fascia media che viene venduto ad un buon prezzo e che può contare su un bel display, una valida autonomia ed un software molto completo che ci permette di monitorare con precisione una grandissima quantità di dati.
Se non siete dei patiti del GPS e non vi interessa rispondere alle notifiche dal polso potrebbe essere il prodotto giusto per voi.
Immagini di Amazfit GTS 3
La nostra opinione
Amazfit GTS 3 è un valido smartwatch di fascia media che viene venduto ad un buon prezzo e che può contare su un bel display, una valida autonomia ed un software molto completo che ci permette di monitorare con precisione una grandissima quantità di dati.
Se non siete dei patiti del GPS e non vi interessa rispondere alle notifiche dal polso potrebbe essere il prodotto giusto per voi.