Qualcomm Snapdragon 8 Elite: Ottime Performance, Ma Temperature Preoccupanti Nei Nuovi Smartphone

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Il Qualcomm Snapdragon 8 Elite rappresenta una promessa interessante per gli smartphone di fascia alta previsti per la fine del 2024 e il 2025. Con una nuova CPU personalizzata, prestazioni grafiche avanzate, miglioramenti significativi nella fotografia e capacità AI all'avanguardia, questo chip sembra in grado di gestire qualsiasi richiesta. Tuttavia, i test iniziali rivelano un aspetto preoccupante: le temperature elevate quando il dispositivo è sottoposto a stress.

Prestazioni Sotto Pressione: Le Prime Impressioni

Nel corso dei test di benchmark, il realme GT7 Pro ha mostrato segni di surriscaldamento. Anche dopo un aggiornamento software mirato a risolvere un “problema di compatibilità” con 3DMark, il telefono ha raggiunto una temperatura interna di 47,7°C, rendendolo poco confortevole da tenere in mano. In un diverso contesto, l’ASUS ROG Phone 9 ha dato prova di essere più contenuto in modalità di prestazioni predefinita, mantenendosi fresco a 34,9°C, ma ha subito un notevole calo di prestazioni. Quando attivato in “X-Mode”, ha toccato picchi di 55,8°C, un risultato che rispecchia quello del modello dell’anno scorso, ma la sua efficace gestione del calore ha mantenuto costante le prestazioni. ASUS, infatti, suggerisce di utilizzare accessori dedicati per lunghe sessioni di gioco proprio per mitigare il problema.

Di recente, ho avuto modo di testare il nuovo HONOR Magic 7 Pro. Durante l'esecuzione del benchmark di 3DMark, il telefono ha mostrato difficoltà, bloccando l’app nel difficile test di Solar Bay a causa di temperature elevate. Anche in questo caso, la questione del surriscaldamento si è rivelata centrale.

Test di Stress e Temperature Elevate: Un’Analisi Approfondita

Anche se il test di Solar Bay non è stato completato nonostante otto tentativi, sono riuscito a eseguire con successo due test di stress di Wild Life. Le temperature sono risultate preoccupanti, con un picco di 47,8°C in Wild Life e addirittura 50,1°C in Wild Life Extreme, quest’ultimo ha registrato una riduzione delle prestazioni fino al 46,8% rispetto ai valori iniziali. Alla fine dei test, il telefono era visibilmente caldo e ha impiegato un po' a raffreddarsi.

Le mie esperienze con i test di stress si estendono su diverse generazioni di dispositivi, e un’analisi delle temperature storiche degli smartphone HONOR indica un chiaro aumento nel tempo, evidente con il passaggio al chipset Snapdragon 8 Elite. Sebbene vi siano differenze di design e soluzioni di raffreddamento tra le generazioni di smartphone, un aumento di temperatura tra i 5 e gli 8°C in un arco di tempo così breve può essere attribuito almeno in parte al nuovo chip. Nonostante i recenti progressi nella fabbricazione dei processori, che dovrebbero teoricamente contribuire a una riduzione delle temperature, Qualcomm ha deciso di reinvestire queste migliorie in prestazioni superiori, con un conseguente aumento termico rilevante.

Confronto con Prodotti Competitivi: MediaTek vs Qualcomm

L’analisi dei dispositivi dotati di Snapdragon 8 Elite rivela che, finora, presentano temperature più elevate in situazioni di pieno carico rispetto ai loro predecessori. Anche il nuovo OnePlus 13 ha mostrato picchi di 45,8°C, un incremento considerevole rispetto ai 39,3°C del modello precedente. Ciò porta a interrogarsi sul reale funzionamento del chip e sul suo posizionamento rispetto alla concorrenza.

Proprio a questo proposito, è importante notare l’esistenza di prodotti concorrenti come il MediaTek Dimensity 9400, il quale offre performance simili senza il problema del surriscaldamento. I test effettuati hanno mostrato temperature di picco più basse, variabili da 3 a 11°C a seconda dei modelli comparati. Il Dimensity 9400 gestisce egregiamente i giochi senza generare il calore eccessivo del Snapdragon 8 Elite, ponendo interrogativi sulla direzione intrapresa da Qualcomm con il suo ultimo chipset.

Le Implicazioni per l’Utente Finale e Futuri Sviluppi

Sebbene le temperature elevate durante i test di stress possano non tradursi in esperienze quotidiane allarmanti, non si può comunque ignorare il problema. Un chip surriscaldato potrebbe influenzare il funzionamento interno del dispositivo, specie durante la ricarica o in ambienti caldi, aumentando il rischio di riduzione delle prestazioni o di arresti delle applicazioni. Considerando che i dispositivi sono progettati per durare dai cinque ai sette anni, dovranno affrontare software e giochi che metteranno a dura prova le loro capacità, potenzialmente causando temperature superiori rispetto all’uso attuale.

Ulteriori indagini sui componenti del Snapdragon 8 Elite potrebbero fornire indicazioni più chiare riguardo al loro TDP e alle problematiche legate al calore. Anche se Qualcomm ha indubbiamente spinto i limiti delle performance con questo nuovo chipset, i risultati elevati in termini di benchmark non sempre si traducono in una necessità pratica per l’uso quotidiano, soprattutto per giochi comuni su Android.

Infine, sebbene il Snapdragon 8 Elite possa mostrare prestazioni elevate senza un notevole consumo di batteria rispetto al suo predecessore, le temperature elevate rimangono un aspetto da prendere in considerazione durante la scelta di un futuro smartphone. Al massimo delle sue potenzialità, il Snapdragon 8 Elite si rivela decisamente un chip caldo.

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