OpenAI debutta al Super Bowl con una pubblicità da 14 milioni di dollari

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Il Super Bowl rappresenta uno degli eventi sportivi più seguiti dagli americani, attirando milioni di telespettatori e le attenzioni delle aziende più influenti. Quest'anno, nell'ambito dell'evento, OpenAI ha fatto il suo ingresso con una pubblicità sorprendente. Con un investimento record di 14 milioni di dollari per soli sessanta secondi di visibilità, la società ha deciso di presentare il suo chatbot, ChatGPT, in un contesto che ambisce a raggiungere anche chi ha poca familiarità con l'intelligenza artificiale. Analizziamo i dettagli significativi dell'evento.

L'impatto del Super Bowl sulla televisione americana

Capire il valore del Super Bowl negli Stati Uniti può risultare difficile, soprattutto per chi vive in altri paesi, come l'Italia. Ma i numeri parlano chiaro: secondo Statista, la scorsa edizione ha attirato ben 123 milioni di spettatori, diventando il programma più visto di sempre nella storia della televisione americana. Questo è paragonabile a un'intera nazione che si unisce per seguire una singola manifestazione sportiva, sottolineando l'importanza culturale e commerciale del Super Bowl.

Le aziende sono consapevoli del potere mediatico di questo evento e gareggiano per accaparrarsi anche pochi secondi di pubblicità durante gli intervalli. Non si tratta solamente di birre e auto, ma anche di tecnologie all'avanguardia. Ogni anno, le Big Tech si sfidano su questa grande vetrina pubblicitaria, cercando modi creativi per promuovere i loro prodotti a un pubblico vastissimo.

La pubblicità di OpenAI: un messaggio per tutti

Quest'anno OpenAI ha speso una cifra record per la sua pubblicità al Super Bowl, ben al di sopra della cifra media di 8 milioni di dollari per sessanta secondi. La campagna, concepita per attrarre un pubblico eterogeneo, mira a presentare ChatGPT come un’assistente affidabile e pratico, evitando termini tecnici che potrebbero risultare ostici per molti.

Kate Rouch, nei panni della nuova Chief Marketing Officer di OpenAI, ha commentato che l'obiettivo era rendere il messaggio accessibile al vasto pubblico: "Vogliamo che il messaggio sia rilevante per chi guarda il Super Bowl, incluse decine di milioni di persone che non hanno familiarità con l'IA." La pubblicità mette in scena un percorso storico dell'innovazione umana, culminando nella presentazione del chatbot, incoraggiando gli spettatori a riflettere sui progressi compiuti dall'umanità attraverso i secoli.

La strategia visiva e creativa di OpenAI

La realizzazione della pubblicità ha visto un uso iniziale della nuova intelligenza artificiale di OpenAI, Sora, per le prime fasi della creazione. Tuttavia, le animazioni definitive sono state completamente realizzate da creativi umani. Rouch ha voluto enfatizzare che la pubblicità è una celebrazione della creatività, sottolineando quanto sia importante avere un tocco personale in un momento così significativo di visibilità.

Le illustrazioni utilizzate per rappresentare i progressi tecnologici sono state curate con attenzione, mostrando come ogni innovazione ha il suo valore e significato. Una spinta a riconoscere il contributo umano al progresso tecnologico, in un mondo che tende a enfatizzare il ruolo dell'intelligenza artificiale.

La gaffe di Google: aspettative e realtà

Mentre OpenAI ha fatto la sua entrata trionfale nel panorama del Super Bowl, Google ha dovuto affrontare delle critiche. Anche se si può considerare una veterana nel mondo della pubblicità al Super Bowl, il suo bot Gemini ha creato non poche polemiche. In uno degli spot realizzati per promuovere l'importanza dell'IA nelle piccole imprese, il chatbot ha fornito un'informazione errata sul formaggio gouda. Questo errore ha portato ad un repentino cambio di strategia, costringendo Google a modificare la pubblicità in fretta.

Tuttavia, durante il Super Bowl, Google ha comunque mandato in onda uno spot promozionale per Gemini e il Pixel 9, cercando di mantenere la propria immagine utile e innovativa.

Gli altri attori nel mondo della pubblicità al Super Bowl

Quest'anno hanno partecipato anche altre Big Tech, come Meta, che ha presentato due spot protagonisti con Chris Hemsworth e Chris Pratt. Gli attori, indossando i Meta Ray-Ban, hanno messo in evidenza le funzionalità intelligenti degli occhiali smart. Altri marchi come Salesforce, Yahoo e Booking.com hanno preso parte anch’essi all'evento, mostrando prodotti diversi e puntando su attori famosi per attirare ulteriormente l'attenzione del pubblico. Michael McConaughey e Bill Murray hanno svolto ruoli chiave nel catturare l'interesse degli spettatori.

Riflettendo sugli anni passati, è evidente che il Super Bowl continua a essere un'importante piattaforma per le aziende tecnologiche, che ogni anno vi investono cifre considerevoli. Con questo palcoscenico, le Big Tech si contendono l'attenzione di un pubblico di milioni, che si sintonizza per seguire lo spettacolo e gli spot che diventano parte della cultura popolare americana.

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