Negli Stati Uniti, l'amministrazione Biden ha presentato un nuovo pacchetto di regolamenti che ridisegna le modalità di esportazione dei chip per intelligenza artificiale a livello globale. Queste nuove misure si traducono in una suddivisione dei paesi in tre categorie in base all'accesso ai chip, stabilendo limiti numerici e mantenendo restrizioni esistenti per alcune nazioni considerate a rischio. Nell'era dell'intelligenza artificiale, la sicurezza nazionale si pone come una priorità assoluta.
Le principali novità delle regolamentazioni
Il governo statunitense ha implementato una serie di quote riguardanti circa 120 paesi, concedendo accesso libero a soli 18 alleati stretti degli Stati Uniti. Questo approccio mira a garantire che i chip destinati all'IA non finiscano nelle mani sbagliate, soprattutto quelle di paesi che hanno dimostrato comportamenti ostili, come Cina, Russia, Iran e Corea del Nord.
Le nuove regole si inseriscono in un contesto già complesso, poiché sono un'estensione delle restrizioni introdotte nel settembre 2022 e nell'ottobre 2023. Tali misure, che entreranno in vigore fra 120 giorni, pongono l'accento sulla responsabilità degli Stati Uniti nel controllare la diffusione delle tecnologie più avanzate, in particolare quelle che possono avere implicazioni militari e di sicurezza.
Ungran regime di accesso in tre livelli
I nuovi criteri stabiliscono tre livelli di accesso ai chip. A coloro che rientrano nel primo livello: i 18 alleati strategici degli Stati Uniti, non verranno imposte limitazioni. Al secondo livello, i paesi che possono beneficiare di un accesso limitato avranno la possibilità di importare fino a 50.000 chip per calcolazioni avanzate, cifra che potrebbe raddoppiare a 100.000 se si firmano degli accordi di sicurezza tecnologica con Washington.
In questo contesto, la maggior parte delle università, delle istituzioni sanitarie e dei centri di ricerca avrà l'opportunità di progettare ordinazioni di chip avanzati senza incorrere nella necessità di licenze per quantitativi che non superino le 1.700 unità. Questo approccio ha la finalità di snellire le procedure burocratiche e permettere a enti educativi e di ricerca di accedere più rapidamente a tecnologie essenziali.
La preoccupazione per la sicurezza nazionale
Secondo quanto dichiarato dalla Casa Bianca, l'utilizzo inappropriato di potenti sistemi di intelligenza artificiale potrebbe amplificare seri rischi per la sicurezza nazionale. Le autorità degli Stati Uniti esprimono timori riguardo a scenari in cui le tecnologie avanzate possano concorrere allo sviluppo di armi di distruzione di massa, facilitando operazioni informatiche offensive o contribuendo a violazioni dei diritti umani.
L’amministrazione Biden, dunque, non sta solo regolando il mercato. È come se stesse tracciando una linea netta tra paesi considerati partner affidabili e quelli che possono rappresentare una minaccia. Il dibattito su questi temi rimane di grande attualità sia per le conseguenze dirette sulle esportazioni, sia per il clima geopolitico che si va delineando nel panorama internazionale.