Meta ha lanciato una nuova funzionalità nelle sue famose occhiali Ray-Ban, chiamata Live AI. Questa tecnologia promette di rispondere a domande e offrire assistenza durante le situazioni quotidiane. In un contesto di preparazione per un viaggio, si è avuto modo di testare l'efficacia di questa innovazione, riscontrando potenzialità e limiti di utilizzo.
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Un viaggio sotto l'influenza della tecnologia
Immaginate di essere in procinto di partire per un viaggio di quattro ore presso i vostri familiari durante le festività. La preparazione non implica solo avere i bagagli pronti, ma anche organizzare i pasti, in particolare la colazione. La situazione nel frigorifero, tuttavia, non è delle migliori: avanzi di un periodo festivo passato, uova e pochi altri ingredienti. Ecco quindi che si decide di attivare Live AI semplicemente pronunciando “Hey Meta, inizia Live AI”.
Il risultato? Una voce, per l’occasione quella del noto attore John Cena, che indica la possibilità di preparare diversi piatti, ma purtroppo la realtà degli ingredienti disponibili non si adegua a tali proposte. Con solo due uova e mancanza di frutta fresca per un parfait, l’idea di una colazione si dissolve. La situazione si complica ulteriormente con il freezer, dove si possono trovare solo pizze surgelate e hamburger. Dopo questi tentativi apparenti, si conclude che ordinare un pasto da asporto sarebbe la scelta più semplice.
Interazioni e limitazioni di Live AI
L'idea di Live AI è quella di conversare con assistenti virtuali come si farebbe con un amico. Non è necessario fornire costanti richieste, poiché il sistema dovrebbe riconoscere quando si sta comunicando con esso. Tuttavia, è fondamentale ricordare che questa opzione esiste. L'elemento di confusione può portare a usare il telefono per ricerche rapide, un comportamento acquisito negli anni.
Un ulteriore ostacolo riguarda il momento giusto per utilizzare Live AI rispetto a una semplice ricerca online. Salvo per alcuni suggerimenti come abbinamenti di colori o letture consigliate, le risposte spesso risultano troppo generiche e non aiutano a risolvere i problemi in modo pratico. Ad esempio, nel tentativo di scoprire quali abbinamenti di colori fossero attinenti per delle unghie smaltate, l’AI ha consigliato combinazioni di colori pastello, dimenticando dettagli cruciali legati agli interessi personali.
Esperienze utili, tra creatività e frustrazione
Un'eccezione a queste risposte deludenti è stata durante una consultazione su come abbellire un ufficio domestico. Dopo aver ricevuto suggerimenti generici su opere d'arte e piante, un intervento più mirato ha dato qualche spunto pratico. Chiedendo specificamente che tipo di poster potesse adattarsi all'ambiente, è emerso il suggerimento di optare per uno poster colorato e giocoso che potesse armonizzare con gli elementi già presenti. Inoltre, vennero menzionati alcuni artisti il cui stile poteva adattarsi all'atmosfera voluta.
Tuttavia, è evidente che l’efficacia dell'AI è fortemente legata alla capacità dell'utente di formulare domande specifiche e dettagliate. Non è una procedura intuitiva per molti, e per alcuni diventa necessaria un’istruzione adeguata su come interagire al meglio con queste tecnologie.
Una questione di adattamento e opportunità
Oltre ai problemi logici, Live AI incontra difficoltà pratiche come l'incapacità di distinguere se si sta parlando con l'utente o con altre persone nella stanza. Durante una conversazione, può confondersi e rispondere erroneamente. Ad esempio, ha "sentito" che qualcuno si stava occupando del gatto, ma in realtà la frase proveniva da un'altra persona. Inoltre, l’autonomia della batteria rappresenta un limite, poiché il sistema opera solo per trenta minuti prima di richiedere una ricarica.
Nel complesso, la nuova funzionalità di Meta offre spunti interessanti, ma porta con sé interrogativi su come massimizzarne l’efficacia. Gli utenti devono affrontare non solo la familiarizzazione con il nuovo strumento, ma anche la comprensione di quanto possa essere utile in contesti pratici, rispetto a metodi più tradizionali come la ricerca online. La sfida maggiore rimane pertanto quella di adattare le capacità ai bisogni quotidiani, un percorso che richiede tempo e pratica.