Apple ha introdotto delle funzioni avanzate nella sua applicazione Foto che rendono facile trovare immagini nella propria libreria e scoprire maggiori dettagli su ciò che vi è raffigurato. Tra queste, spicca la funzione chiamata Ricerca Visiva Avanzata. Scopriamo come funziona e come l’azienda protegge la privacy degli utenti.
Differenze tra ricerca visiva e ricerca visiva avanzata
Un aspetto fondamentale è la differenza tra Ricerca Visiva e Ricerca Visiva Avanzata. La prima è stata presentata insieme a iOS 15 e permette agli utenti di identificare oggetti, luoghi e piante all'interno dell’app Foto. Ad esempio, basta scorrere verso l'alto su un’immagine per scoprire la razza di un cane o persino comprendere le istruzioni di lavaggio sulle proprie vestiti.
D’altra parte, la Ricerca Visiva Avanzata svolge un ruolo diverso. Mentre la Ricerca Visiva si limita a fornire dettagli su una singola foto, la Ricerca Visiva Avanzata consente di esplorare tutta la libreria alla ricerca di luoghi o punti di interesse. Questo avviene anche in assenza di dati di geolocalizzazione. Ad esempio, digitando "Ponte di Brooklyn", il sistema è in grado di restituire tutte le immagini pertinenti anche se i luoghi sono sfocati o sullo sfondo.
Protezione della privacy nella ricerca visiva avanzata
Recentemente, sono emersi articoli circa le implicazioni sulla privacy riguardanti la Ricerca Visiva Avanzata, che invia informazioni sulla posizione ad Apple per localizzare i punti di interesse. Nelle impostazioni dell’app, Apple dichiara: “Consenti a questo dispositivo di abbinare in modo privato i luoghi delle tue foto con un indice globale mantenuto da Apple, così potrai cercare praticamente qualsiasi punto di interesse.”
Questo ha suscitato interrogativi sulle ricadute sulla privacy, viste le impostazioni di attivazione opt-out anziché opt-in. Nonostante ciò, Apple ha implementato un sistema di tutela della privacy ben progettato, promettendo che i dati degli utenti sono protetti.
Il processo parte da una tecnologia nota come crittografia omomorfica. In pratica, ciò implica che l’iPhone cripta una query prima di inviarla a un server. Il server opera sulla query criptata, generando una risposta che torna all’iPhone, dove viene decifrata. Importante è notare che, in questa implementazione, solo i dispositivi degli utenti possiedono la chiave per la decifratura, dunque il server non è in grado di accedere alla richiesta originale. La crittografia omomorfica è utilizzata per varie funzionalità, inclusa la Ricerca Visiva Avanzata.
In aggiunta, Apple applica un sistema chiamato Ricerca Privata dei Vicini Più Prossimi , facilitando una ricerca globale di luoghi popolari mantenuta dall’azienda stessa, per offrire corrispondenze probabilistiche ai luoghi presenti nella libreria foto degli utenti.
Il processo di una richiesta di ricerca visiva avanzata
Il flusso di richiesta nella Ricerca Visiva Avanzata è dettagliato sul sito ufficiale di Apple, che descrive un modello di apprendimento automatico on-device. Tale modello analizza una foto per identificare una “regione di interesse” che potrebbe contenere un punto di riferimento. Se viene identificata, il modello calcola un “embedding vettoriale” per quella parte dell'immagine. Solo questo embedding, rappresentazione matematica della regione, viene inviato al server, mentre l'immagine vera e propria non viene mai condivisa.
Apple combina la privacy differenziale con un relè OHTTP, gestito da un terzo, per occultare l'indirizzo IP del dispositivo prima che la richiesta arrivi ai server. Inoltre, vengono generate delle “false query” insieme a quelle reali, rendendo difficile per il server distinguere tra le richieste autentiche e quelle gonfiate. Le query sono anche instradate attraverso una rete di anonimizzazione, affinché non ci sia modo di collegare più richieste allo stesso cliente.
Infine, il server seleziona le parti degli embedding pertinenti e restituisce meta-informazioni, come nomi di luoghi. I dati non vengono mantenuti dal server dopo che i risultati sono tornati al dispositivo dell'utente.
Tutte queste misure dimostrano la volontà di Apple di garantire la sicurezza delle informazioni in possesso degli utenti, affermando che l'azienda non può apprendere nulla riguardo ai contenuti delle fotografie. Per disattivare la Ricerca Visiva Avanzata, è possibile andare nelle impostazioni dell’app e utilizzare l’apposito toggle, consigliato soprattutto in aree a bassa disponibilità di dati.