Bing, il celebre motore di ricerca, è arrivato ad una nuova versione, tutta da scoprire. Quali sono le novità che in particolare stanno per essere scoperte dagli utenti? Innanzitutto si avrà a che fare con un'intelligenza artificiale, il che ha fatto scalpore.
La nuova versione di Bing ha fatto notizia rispetto alle precedenti, e il tutto si ricollega alla sua integrazione con un'IA. Nello specifico, si tratta di Chat GPT, il nuovo sistema di scrittura guidato da intelligenza artificiale. Per via dell'innovazione introdotta, l'app scaricabile di Bing per sistemi iOS ha dovuto innalzare il limite d'età a 17 anni sull'Apple Store.
Contrariamente, l'azienda di Cupertino ne avrebbe impedito la prosecuzione di permanenza sul proprio store. Si è tanto discusso, a tal proposito, di un sistema che può portare, fra le altre cose, a suggerimenti di linguaggio inappropriato per un pubblico eccessivamente giovane. Il pensiero è andato, da parte di Apple, all'infanzia. Ma c'è comunque chi difende il nuovo sistema di Chat GPT e tutte le integrazioni alle quali ha dato luogo.
Fra queste, si annovera per l'appunto quella presente sul celeberrimo motore di ricerca Bing, subalterno a Google in qualità di mezzo più usato per effettuare ricerche sul web. Vediamo subito le caratteristiche con cui l'utente dovrà confrontarsi per effettuare nuove ricerche.
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Il nuovo Bing e il nuovo sistema OpenAI
Per come accennato, il nuovo sistema di ricerca ha integrato in sé il supporto alla scrittura in Chat GPT. Il che vuol dire di come l'utente abbia a disposizione l'integrazione di un sistema OpenAI, cioè un modello di linguaggio aperto approfondito di volta in volta dall'IA, di vaste dimensioni.
Stando a quanto dichiarato da Microsoft, l'integrazione posta in essere sarebbe tale da portare il sistema concepito ad un livello tale da superare in potenza e capacità la sola Chat GPT. Il nuovo motore di ricerca, annunciato per la prima volta a febbraio, consente all'utente d'interloquire con il chatbot fondato sull'intelligenza artificiale, ponendo domande da un lato, e ottenendo risposte dall'altro. Queste ultime saranno il più possibile simili a quelle che potrebbero scaturire da una mente umana.
Una novità assoluta, che supera di gran lunga il mero ricercare sul web. Parliamo, a tal proposito, anche di un supporto ad "esigenze creative" eventuali dell'utenza. Se l'utente, ad esempio, ha bisogno di aiuto nel componimento di una poesia o di un altro compito scritto, quale può essere un tema o una canzone.
L'annuncio di Microsoft
L'annuncio di Microsoft, inerente al nuovo sistema, è avvenuto precisamente il 7 febbraio. La data non è stata scelta a caso, essendo subentrata ad un giorno di distanza rispetto a quella dell'annuncio da parte del suo più diretto concorrente. Google, infatti, ha annunciato proprio in data 6 febbraio Google Bard, il suo sistema chatbot AI.
Nel corso del proprio annuncio, Microsoft ha affermato di come il nuovo Bing sarebbe stato fondato sul modello di linguaggio di grandi dimensioni OpenAI di nuova generazione, ma con personalizzazione. La sua peculiarità, vantata dalla casa madre, consiste nel suo essere indirizzato alla ricerca.
Tale modello di linguaggio di nuova generazione (LLM) supera in capacità il sistema analogo dietro Chat GPT. Da qui la definizione di mezzo più potente, sempre con riferimento a Bing. Se in particolare Cat GPT si ferma al modello di linguaggio GPT-3,5, Microsoft fa sapere di come il nuovo Bing arrivi al modello GPT-4. La sezione specifica dedicata all'IA sarà Bing Chat, la quale presenterà comunque un limite.
Il riferimento è ad un limite d'utilizzo, visto che si potrà accedere a 15 chat per ogni sessione, per un totale di 150 conversazioni in totale. È quanto emerso nell'aggiornamento della comunicazione al pubblico del 13 marzo scorso. Quest'ultimo è subentrato in seguito alla precisazione del 9 marzo. Nella medesima occasione, si era chiarito di come il limite fosse di 10 chat per sessione, per un totale di 120 giornaliere.
Vi è stata dunque un'espansione della previsione nel giro di pochi giorni. E ciò dopo che si era parlato di altri limiti, rispettivamente di 50 e poi di 60 chat al giorno.
La disponibilità del nuovo Bing
Si è parlato del lancio, ma a partire da quando il nuovo Bing sarà disponibile all'utenza? C'è da dire che, in realtà, la nuova versione è già disponibile, anche se in una modalità di anteprima. Si tratta di una lista ristretta di utenti che possono avervi accesso. È una versione limitata nelle funzioni, a scopo di test, per il cui utilizzo è stata data priorità a tutti coloro i quali abbiano impostato Edge in qualità di browser predefinito per la navigazione, e che nel contempo abbiano optato per Bing come motore di ricerca predefinito.
Oltre alla fascia d'utenza così designata, è già disponibile l'app mobile, sia per sistemi Android che iOS (in quest'ultimo caso con l'innalzamento del limite d'età predetto). La disponibilità in anteprima non è stata esente da controversie. Si pensi al fatto che molti utenti, avendo potuto svolgere una fase di test, ne hanno al contempo mostrato i risultati in anteprima. Ma nel mirino sono inevitabilmente finiti anche delle problematiche al sistema connesse.
Il programma, fra le altre cose, ha rivelato il proprio nome in codice usato solo internamente dagli sviluppatori. Alla domanda poi di dichiarare l'amore per un giornalista del New York Times, il programma gli chiede nel testo di lasciare sua moglie. Così come ha espresso il suo desiderio che il destinatario del messaggio fosse vivo.
I cambiamenti per il futuro
Potrebbe sembrare, da quanto emerso, che la Microsoft stessa abbia commesso un gaffe nell'aprire una versione, evidentemente ancora da perfezionare, a dei tester sul mercato. Ma in realtà non si tratta di qualcosa di casuale, ma di una programmazione ben ponderata della linea d'azione.
Microsoft ha infatti avuto interesse alla rilevazione più ampia possibile di "casi d'uso atipici" per come espressamente dichiarato. La fase di anteprima ha proprio come scopo cioè, il mettere in risalto le lacune, ma per come riscontrate dagli utilizzatori, così che l'azienda possa migliorare il prodotto. È ragionevole pensare, a conti fatti, che una volta riscontrati e corretti tutti gli errori riscontrati, si possa finalmente vedere l'arrivo sul mercato in una versione definitiva e aperta a tutti.