Nintendo ha recentemente preso una decisione sorprendente, rimandando i preorder del nuovo Switch 2 negli Stati Uniti. Questa scelta, che ha colto di sorpresa molti fan dell’azienda nipponica, è motivata dalla necessità di valutare l’effetto dei dazi doganali imposti da Donald Trump sui paesi di produzione della console. Questo sviluppo ha sollevato interrogativi tra gli appassionati e gli esperti del settore circa la possibilità di un aumento dei prezzi dell’atteso dispositivo, il cui costo attuale è fissato a 450 dollari.
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Possibili ripercussioni dei dazi sui prezzi e sulle forniture
La questione dei dazi imposti dall’amministrazione Trump non ha conseguenze solo temporanee; secondo gli analisti, potrebbero influire sui prezzi e sulla disponibilità del Switch 2 negli Stati Uniti anche a lungo termine. David Cole, CEO di DFC Intelligence, ha sottolineato che la società prevede un possibile aumento del prezzo del 20% per tutta l’attrezzatura videoludica nei prossimi due anni, a causa di “sfide macroeconomiche più ampie”. Tuttavia, Cole ha chiarito che, per quanto riguarda il Switch 2, gran parte di questo aumento era già incluso nel prezzo di 450 dollari. Di conseguenza, non ci si aspetta che Nintendo proceda a un incremento del prezzo in questa fase.
Approfondendo la questione, altri esperti del settore esprimono un parere simile. Secondo Dr. Serkan Toto di Kantan Games, “è troppo tardi perché Nintendo possa alzare ulteriormente il prezzo, se mai fosse stata una possibilità in primo luogo”. Toto ha aggiunto che, riguardo ai dazi, Nintendo si trovava in una situazione di incertezza “fino al 2 aprile”, come tutte le altre aziende. Come produttore di hardware, è probabile che Nintendo avesse eseguito simulazioni per stabilire un prezzo che rendesse la console il meno soggetta possibile agli effetti dei dazi.
Le parole di Doug Bowser: chiarimenti sulla strategia di pricing
Durante un’intervista con NPR, Doug Bowser, presidente di Nintendo of America, ha fornito ulteriori chiarimenti sul prezzo della console. Secondo Bowser, il prezzo di 450 dollari è stato determinato sulla base dei dazi precedenti e non avrebbe risentito dell’impatto delle nuove imposizioni tariffarie. Relativamente ai dazi annunciati mercoledì scorso, subito dopo l’annuncio dei prezzi da parte di Nintendo, Bowser ha dichiarato: “Come tutte le altre imprese americane in questo momento, stiamo valutando attivamente quale possa essere l’impatto”.
È evidente che la situazione si evolve rapidamente, e i giocatori e appassionati di tecnologia attendono con ansia ulteriori aggiornamenti da Nintendo riguardo ai possibili cambiamenti di prezzo e alla disponibilità del Switch 2. L’analisi di Bowser mette in luce come la casa giapponese stia navigando in un contesto economico complesso, cercando di tutelare il proprio mercato e la propria clientela in un periodo di incertezze economiche globali.