Le voci su un possibile cambio di nome dei chip Exynos ha spinto Samsung a intervenire per fare chiarezza su questo aspetto e sgombrare il campo da ogni dubbio.
Tutto è iniziato qualche giorno fa, quando un leaker ha fatto presente su X/Twitter la possibilità che il prossimo chip interno di Samsung potesse chiamarsi "Dream Chip" invece di Exynos. L'indiscrezione ha ovviamente stuzzicato molto i fan di Samsung, che immaginavano già un'evoluzione finalmente significativa di questi processori.
Tuttavia proprio il colosso di Seul ha smentito subito questa voce. Il noto sito Android Authority ha contattato Samsung per saperne di più e la risposta è stata netta: “Tutte le voci riguardanti il rebranding non sono vere”, ha fatto sapere la divisione Semiconductor dell'azienda sudcoreana.
Samsung ha poi aggiunto che la denominazione “Dream Chip” è semplicemente il nome di un progetto interno, non commerciale. Naturalmente ciò non esclude che un giorno assisteremo davvero al cambio di nome per la linea di chip Exynos: tuttavia, come ribadito da Samsung, quel giorno non è oggi.
Per alcuni utenti l'eventuale ridenominazione potrebbe sembrare strana, ma in realtà è un aspetto che può giovare alle aziende. Il rebranding è essenziale per quei produttori che vogliono rimanere rilevanti e competitivi in mercati dinamici. Come noto, i chip Exynos non riscuotono di un grande apprezzamento tra gli utenti a causa di alcuni problemi in termini di prestazioni (surriscaldamento, consumo della batteria e altro ancora).
Pertanto, il rebranding consente alle aziende di adattarsi all’evoluzione delle preferenze dei consumatori, rivitalizzare la propria immagine e allinearsi alle mutevoli tendenze del settore. Non è da escludere che Samsung possa prendere questa strada in futuro.