Nasce seven39: un nuovo social media con un format temporale e senza pubblicità

Sette39, il nuovo social media del 2025, offre un’esperienza limitata a tre ore serali per interazioni genuine, contrastando il “doomscrolling” e promuovendo contenuti freschi senza pubblicità.

Un’interessante novità nel panorama dei social media si fa strada nel 2025. Si chiama sette39 ed è un sito che propone un’esperienza temporale, limitata a tre ore ogni sera. Ideato per contrastare i più comuni problemi legati ai social, sette39 si propone come un luogo dove gli utenti possono interagire senza il rischio di perdersi in un’infinita sequela di post o di subire l’invasività della pubblicità.

L’innovativo formato temporale di sette39

Ogni giorno, esattamente alle 19:38, gli iscritti ricevono un’email che annuncia l’apertura della piattaforma. Una volta raggiunta l’ora fatidica, i membri hanno a disposizione da quell’istante tre ore per verificare le novità e partecipare. Se si prova a visitare sette39 al di fuori di questo intervallo specifico, il sito segnala che è chiuso, insieme a una breve descrizione della sua missione: “I social media sono migliori quando siamo tutti online insieme. Niente scorrimento infinito. Niente paura di perdere qualcosa. Solo tre ore di divertimento ogni sera.”

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Questo approccio presenta diverse sfide rispetto al formato tradizionale dei social media, spesso caratterizzato da scorrimento continuo e contenuti incessanti. Con sette39, l’idea è di offrire un’esperienza concentrata e più piacevole, abbattendo il fenomeno del “doomscrolling”, che molti utenti riconoscono come fonte di stress e frustrazione.

Contenuti e dinamiche della comunità su sette39

All’interno di questo spazio temporale, gli utenti possono postare contenuti in un formato semplice e diretto. Le pubblicazioni sono limitate a 200 caratteri e non ci sono pubblicità. Tutto ciò avviene su uno sfondo viola, che richiama l’estetica di Twitter. È attivato anche un feed cronologico, dove agli utenti è consentito mettere “mi piace” e visualizzare le risposte ai loro post. Da segnalare l’assenza di funzionalità come il repost e i post a citazione, il che contribuisce a mantenere il focus sulla freschezza e originalità dei contenuti.

L’atmosfera ricorda i forum online degli anni ’90 e 2000, dove gli utenti si riunivano per condividere meme, foto di animali domestici, disegni creati a mano e altre curiosità quotidiane. Il sito contempla anche la possibilità di utilizzare nomi reali, se lo si desidera, ma per lo più gli iscritti preferiscono mantenere un anonimato, rinunciando al bisogno di farsi notare in modo superficiale.

L’idea visionaria di Mark Lyons

Mark Lyons, l’ideatore di sette39, ha dichiarato che la sua intenzione è esplorare un modo differente di vivere i social, che ricordi quanto avveniva prima della diffusione degli smartphone. La speranza è di ricreare una sorta di entusiasmo che si provava quando, dopo un’intera giornata di scuola, ci si collegava per giocare online o chattare con gli amici.

Lyons ha ricevuto feedback positivi da molti utenti, che apprezzano la sua visione. “È un luogo divertente dove la gente è gentile,” ha affermato un membro della comunità in risposta a una domanda su cosa apprezzassero di più. Altri si sono detti nostalgici per un’epoca in cui la connessione online era più genuina e meno influenzata dalle pressioni sociali per apparire “cool”.

Le sfide da affrontare

Tuttavia, il successo di sette39 non è garantito. Proprio come un ristorante che ha bisogno di clienti abituali, anche un social media deve attrarre visitatori sempre nuovi per non rischiare di svanire nel nulla. Attualmente, il numero degli utenti si aggira attorno ai 3.000; questo porta a situazioni in cui ci sono serate poco movimentate, dove gli aggiornamenti scarseggiano e il rischio di disinteresse è alto.

La natura sperimentale della piattaforma si traduce in un lavoro attento da parte di Lyons. Le sue scelte funzionano per il momento, ma trovare un equilibrio tra la gestione del sito e l’implementazione di nuove funzionalità è fondamentale per il futuro. Gli utenti potrebbero trovare il sistema interessante, ma la prospettiva di un utilizzo a lungo termine è meno certa.

La questione della moderazione

Infine, un’ulteriore problematica riguarda la moderazione dei contenuti. Al momento, la gestione risulta agevole, con una comunità prevalentemente di persone rispettose. Tuttavia, con un numero crescente di iscritti, ci sarà bisogno di stabilire chiare linee guida, soprattutto riguardo a contenuti potenzialmente controversi. Le discussioni politiche o altri temi delicati necessiteranno di una certa attenzione per mantenere un ambiente positivo.

Mark Lyons, comunque, sembra essere aperto alla possibilità che sette39 rimanga un progetto di nicchia. Sviluppare un’esperienza sociale che promuova interazioni sincere e significative, piuttosto che perseguire la crescita a tutti i costi, potrebbe rivelarsi la chiave per il suo futuro.

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