Nasce la più grande batteria al mondo in Maine: un progetto innovativo per l'energia pulita

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La continua ricerca di soluzioni sostenibili nel settore dell'energia si concretizza in un progetto straordinario nel Maine, dove l'azienda Form Energy, supportata anche da Eni Next, sta sviluppando una batteria innovativa a ferro-aria. Questa tecnologia rappresenta una valida alternativa rispetto alle batterie al litio, riuscendo a ridurre i costi significativamente e ad accumulare enormi quantità di energia, destinate a servire circa 200.000 persone. Vediamo dunque nel dettaglio i principali aspetti della batteria e il suo impatto sulla comunità locale.

Un impianto di accumulo all'avanguardia

Il nuovo impianto, che sorgerà nel Maine, avrà la capacità di immagazzinare 8.500 megawattora di energia, sufficiente per alimentare circa 57.000 case per un massimo di 100 ore. Ciò significa che questa batteria può garantire una riserva energetica strategica durante i picchi di consumo, specialmente nei lunghi inverni statunitensi, quando la domanda di energia aumenta drasticamente. La tecnologia ferro-aria si basa su una reazione chimica tra un anodo di ferro e un catodo che utilizza l'ossigeno presente nell'aria per generare elettricità. Questo processo consente di ottenere energia in maniera efficiente, rispondendo all'esigenza di stoccaggio prolungato tipica delle fonti rinnovabili.

La batteria è progettata per ottimizzare l'uso dell'energia, accumulando durante i periodi in cui le fonti rinnovabili producono in eccesso e rilasciando elettricità quando le fonti verdi sono meno disponibili. Grazie a questa inversione di processo, che trasforma la ruggine in ferro tramite una corrente elettrica, il sistema riesce a operare in maniera efficace e sostenibile.

Il potenziale della tecnologia ferro-aria

Nel contesto di una rete elettrica sempre più fragile e soggetta a picchi di domanda, la necessità di tecnologie di accumulo energetico innovative diventa cruciale. Le batterie a ferro-aria, già utilizzate in progetti simili a partire dagli anni '60 grazie a ricerche della NASA, sono oggi oggetto di ottimizzazione da parte di scienziati provenienti dal MIT. Questi ultimi hanno implementato nuovi materiali per migliorare la resa e l’efficienza di un sistema che non solo è più economico, ma anche più sostenibile rispetto alle tradizionali batterie al litio.

Infatti, il costo di produzione di queste batterie si stima sia di circa 20 dollari per kilowattora, rispetto ai 200 dollari per le batterie agli ioni di litio. Inoltre, la loro composizione necessita di componenti estremamente sicuri e abbondanti, come ferro, acqua e aria. Questo le rende una soluzione non solo economica, ma anche eco-compatibile e capace di soddisfare le esigenze energetiche in continua evoluzione del futuro.

Un impatto positivo per la comunità di Lincoln

La realizzazione dell'impianto a Lincoln, una cittadina di 5.000 abitanti nel Maine settentrionale, non rappresenta solo un progresso tecnologico ma anche un'opportunità di recupero socio-economico. Questo Comune, che ha sofferto per la chiusura dell'ex cartiera, trova nella nuova batteria motivo di speranza per rivitalizzare l'economia locale. I locali in disuso dell'ex stabilimento ospiteranno la nuova struttura, evidenziando un trend crescente in tutta America: il recupero di infrastrutture abbandonate per dare nuova vita alle comunità.

L'installazione della batteria a ferro-aria rientra in una strategia più ampia che mira a sfruttare antiche fabbriche e vecchie infrastrutture per costruire un futuro energetico più sostenibile. Non è solo un impegno per l’ambiente, ma anche un modo per rinvigorire le comunità colpite dalla crisi economica, creando nuovi posti di lavoro e promuovendo una crescita locale incentrata su pratiche verdi e innovative.

Complessivamente, il progetto della batteria a ferro-aria nel Maine rappresenta un passo significativo verso la costruzione di sistemi energetici più resilienti e sostenibili, portando con sé benefici economici e sociali per intere comunità.

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