Motorola ha recentemente tenuto un evento di lancio nel quale ha presentato tre nuovi modelli della serie Razr, tra cui il Razr Ultra, che potrebbe essere considerato il miglior telefono flip dell’anno. Era il momento ideale per la compagnia di rilanciare anche un potente smartwatch Wear OS, riportando in vita la linea Moto 360 e aprendo nuove strade nel settore. Tuttavia, questo ambizioso progetto non si è concretizzato.
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Presentazione del Moto Watch Fit
Il nuovo Moto Watch Fit, recentemente annunciato, si propone come un tracker per il fitness funzionale. Caratterizzato da un display OLED quadrato da 1,9 pollici, ricorda esteticamente l’Apple Watch, una scelta che potrebbe risultare gradita a molti. La decisione di abbandonare il design circolare potrebbe sembrare audace, ma i display quadrati offrono una maggiore visualizzazione delle informazioni. Il dispositivo è costruito in titanio e dotato di vetro Gorilla, presenta una certificazione IP68 per la resistenza all’acqua e può resistere fino a 5 ATM di pressione, con una luminosità massima di 1000 nits. Queste caratteristiche rendono il Moto Watch Fit sufficientemente robusto da affrontare gli allenamenti più intensi.
Tuttavia, invece di un smartwatch completo e versatile, Motorola sembra aver optato per un semplice fitness tracker. L’apparecchio fornisce tracciamenti basilari delle attività, supportando oltre 100 modalità sportive e GPS integrato per monitorare le sessioni all’aperto. Include anche il monitoraggio del sonno e della frequenza cardiaca, con una sorprendente durata della batteria di 16 giorni. In sostanza, risponde alle aspettative di un dispositivo entry-level, ma non riesce a trasmettere il fascino premium che caratterizza i telefoni di punta della casa.
Le mancanze di Motorola nel settore wearables
In un panorama tecnologico in continua evoluzione, la scelta di Motorola di presentare un tracker per il fitness piuttosto che un smartwatch completo delude. La competizione nel campo dei wearable è in forte crescita, e la compagnia sembra aver perso un’importante opportunità nel non esplorare il mercato di Wear OS con un prodotto più sofisticato. Durante l’evento, Motorola ha dimostrato di credere in un ecosistema più ampio presentando nuovi accessori sotto il marchio Moto Things. Eppure, la proposta sembra essere poco incisiva nel mondo dei wearable.
Il primo Moto 360 è stato lanciato nel 2014 e la sua configurazione circolare accompagnata da Android Wear lo ha reso un prodotto ammirato da molti. Con il passare degli anni, Motorola ha abbandonato il focus sugli smartwatch. Questo cambio di rotta è comprensibile, considerato che Wear OS di allora era ben lungi dall’essere un sistema operativo solido. In una nostra recensione della Moto 360 del 2019, l’abbiamo definita “la piattaforma spesso trascurata di Google”, evidenziando che il software macchinoso rappresentava uno dei principali limiti del dispositivo.
L’evoluzione del mercato smartwatch
Da quando Motorola ha lasciato il mercato degli smartwatch, l’industria ha subito significative trasformazioni. Gli smartwatch compatibili con Android sono evoluti, dotandosi di funzionalità avanzate, una tracciabilità precisa delle attività e una straordinaria integrazione con gli smartphone. Modelli come il Google Pixel Watch e il Galaxy Watch hanno saputo abbracciare design circolari e interfacce utente molto più curate.
Non solo, ma abbiamo assistito a un’ondata di innovazione, come gli smartwatch OnePlus con architettura dual-chip e il continuo incremento dell’integrazione degli strumenti AI. Il mercato non è più solo in fermento, ma è in esplosione totale. In questo contesto, la mancanza di un dispositivo Wear OS più ambizioso da parte di Motorola appare un’occasione persa, un’opportunità per inserirsi in un settore in rapida crescita.
Detentore di un’innovativa tradizione nel campo degli smartphone, Motorola ha ora la possibilità di compiere scelte strategiche nel mercato dei wearable. Sostenere questo impegno significherebbe realizzare un ecosistema più coeso, simile a quello delle aziende leader del settore. Un Moto 360 rinnovato avrebbe potuto rappresentare uno smartwatch di riferimento, perfetto per affiancare il Razr Ultra, dimostrando che Motorola è pronta a tornare a giocare un ruolo da protagonista. Per ora, l’attenzione rimane su un tracker per il fitness di base.