Microsoft ha annunciato una serie di modifiche significative all’interfaccia di Task Manager di Windows 11, un aggiornamento molto atteso dagli utenti. Le recenti lamentele riguardo l’utilizzo della CPU, con valori differenti tra le varie schede, stanno per essere affrontate direttamente dall’azienda. Per anni, i possessori di PC hanno avuto a che fare con dati contraddittori che generavano confusione anche tra i più esperti. Con queste nuove versioni, la casa di Redmond punta a migliorare notevolmente l’esperienza d’uso.
Un problema di chiarezza nell’interfaccia
Aprendo Task Manager su Windows 11, si può notare facilmente che il valore di utilizzo della CPU varia notevolmente a seconda della scheda che si sta visualizzando. Ad esempio, ciò che si legge nella scheda Processi non sempre corrisponde a quanto riportato nelle schede Prestazioni o Utenti. Non si tratta di normali oscillazioni legate al carico di lavoro, bensì di una vera e propria incongruenza nel modo in cui vengono calcolati i dati all’interno dell’applicazione.
Questo problema è sorto a causa di scelte progettuali che hanno utilizzato metodi diversi di calcolo per ciascuna scheda di Task Manager. Questa discrepanza è stata fonte di frustrazione per molti utenti, i quali spesso si sono sentiti costretti a ricorrere a software di terze parti per ottenere informazioni diffuse e accurate.
Le nuove build Insider introducono cambiamenti
Recentemente, Microsoft ha rilasciato nuove versioni di Windows 11 per gli iscritti al programma Insider. Gli utenti del Canary Channel possono ora aggiornare alla Build 27802, mentre quelli del Beta Channel possono scegliere tra la Build 22635.5015 e la 26120.3360, a seconda che abbiano optato per gli aggiornamenti correlati alla versione 24H2 di Windows 11. Anche il Dev Channel offre l’accesso alla build più recente.
La documentazione relativa alla build 26120.3360 rivela un cambiamento cruciale: Microsoft ha deciso di unificare il metodo di calcolo dell’utilizzo della CPU tra tutte le schede di Task Manager. Questo semplice ma fondamentale adattamento contribuirà a risolvere un problema di lunga data, consentendo di visualizzare il carico di lavoro in modo coerente.
In particolare, le nuove metriche saranno standardizzate, rendendo più intuitivo comprendere i dati e permettendo agli utenti di allinearsi con gli strumenti di monitoraggio di terze parti già in uso nel settore. Non è stato trascurato nemmeno il tema della compatibilità; sarà introdotta una colonna opzionale, chiamata “CPU Utility”, nella scheda Dettagli, dove sarà mostrato il valore dell’utilizzo della CPU precedentemente visualizzato nella pagina Processi.
Tempistiche per la distribuzione
Come avviene spesso con gli aggiornamenti delle build Insider, ci vorrà un po’ di tempo prima che queste migliorie arrivino a tutti i possessori di Windows 11. Microsoft procederà con una distribuzione graduale, partendo dagli utenti Insider prima di passare all’intera base di utenti con gli aggiornamenti regolari.
Per chi desidera testare in anteprima queste funzionalità innovative, è possibile iscriversi al programma Windows Insider e installare una delle build che includono queste modifiche. Ciononostante, è opportuno ricordare che le versioni beta possono contenere bug e problemi non presenti nelle release più stabili dell’OS. Con questo passaggio, Microsoft si impegna a migliorare l’esperienza degli utenti, dando loro dati più chiari e utilizzabili per gestire le prestazioni del proprio sistema.