Microsoft PC Manager: il nuovo pulitore del registro di sistema per Windows

Microsoft ha aggiornato PC Manager con la funzione “Deep Uninstall”, che migliora la pulizia del registro di sistema, ma potrebbe non soddisfare gli utenti esperti rispetto a strumenti dedicati.

Negli ambiti della manutenzione e ottimizzazione dei computer, uno dei temi più discussi è la pulizia del registro di sistema di Windows. Questo aspetto richiede particolare attenzione, poiché l’uso di strumenti software non sempre porta risultati efficaci e, in alcune situazioni, può addirittura compromettere la stabilità del sistema operativo. Recentemente, Microsoft ha aggiornato il suo PC Manager, introducendo una funzione innovativa che, a tutti gli effetti, funge da pulitore del registro di sistema.

La funzionalità di disinstallazione profonda di PC Manager

Con l’aggiornamento alla versione 3.16 e successive, PC Manager ha incorporato un nuovo modulo chiamato “Deep Uninstall“, accessibile attraverso l’icona dedicata nella sezione Apps dell’interfaccia. Questa caratteristica rappresenta un cambio di rotta per Microsoft, tradizionalmente cauta nel suggerire o fornire strumenti per la modifica diretta del registro di Windows.

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PC Manager, descritto come una soluzione ufficiale per migliorare e ottimizzare i sistemi Windows, offre ora agli utenti uno strumento per disinstallare applicazioni e rimuovere i file residui, inclusa la pulizia nel registro di sistema. A differenza di altri programmi terzi come Install Monitor o Revo Uninstaller, che monitorano il sistema prima e dopo l’installazione di software, PC Manager si concentra principalmente sull’individuazione e la rimozione degli elementi rimasti dopo la disinstallazione.

Tuttavia, è importante notare che l’obiettivo di “Deep Uninstall” è identificare file e voci di registro orfani, ma non sempre riesce a completare questa operazione. Infatti, dopo aver utilizzato il sistema integrato, è possibile rilevare alcuni residui grazie a strumenti esterni come Bulk Crap Uninstaller e BleachBit, che svolgono un compito più approfondito.

PC Manager è progettato per essere intuitivo e non richiede troppe informazioni agli utenti, mantenendo un approccio conservativo per non cancellare dati essenziali.

Limitazioni della pulizia di PC Manager per utenti esperti

La vera novità è che Microsoft riconosce ora il valore della rimozione dei file orfani e delle chiavi associate nel registro. Nonostante ciò, la funzione “Deep Uninstall” potrebbe non risultare la scelta migliore per gli utenti più esperti, che possono ancora preferire strumenti come Bulk Crap Uninstaller .

BCU, a differenza di PC Manager, fornisce un controllo più preciso sul processo di rimozione, consentendo di selezionare specifici file, cartelle e chiavi del registro da eliminare. Inoltre, offre un sistema di “livello di confidenza” che assiste gli utenti nel fare scelte informate riguardo la rimozione dei residui.

PC Manager, come altre applicazioni simili, può affrontare delle sfide nel rimuovere completamente i residui, specialmente quando i nomi delle aziende o altre informazioni di identificazione non corrispondono perfettamente ai nomi applicativi. In questi casi, il software potrebbe trascurare cartelle o voci di registro pertinenti. BCU, grazie alla sua funzionalità di selezione manuale dei file residui, risultati quindi vantaggioso per chi ha familiarità con le specifiche del registro di sistema.

Inoltre, PC Manager presenta un’opzione nelle impostazioni che notifica all’utente della presenza di residui dopo una disinstallazione, creando ulteriore consapevolezza sullo stato del sistema.

Utilizzare la virtualizzazione per una gestione ottimale delle installazioni

Per evitare il bisogno di ricorrere a strumenti come BCU, BleachBit o PC Manager, la strategia più efficace rimane quella di limitare l’installazione di applicazioni sconosciute o di test sul PC principale. L’uso di macchine virtuali è una pratica consigliata: tutte le versioni di Windows, tranne la Home, integrano Hyper-V, disponibile gratuitamente. Esiste, tra l’altro, un trucco per attivare Hyper-V anche su Windows Home.

Un altro strumento presente nel sistema operativo di Microsoft è Windows Sandbox, che consente di creare un ambiente isolato per testare programmi e script. Quando si chiude la sandbox, tutte le modifiche apportate vengono annullate automaticamente, mantenendo il computer principale libero da residui indesiderati.

Esistono anche soluzioni di virtualizzazione di terze parti, sia gratuite che a pagamento, come VirtualBox, VMware, Parallels Desktop e QEMU.

Prova di PC Manager e le sue funzionalità di pulizia del registro

Per chi desidera provare PC Manager in anteprima, è possibile scaricarlo direttamente dalla pagina ufficiale di Microsoft. Su questa pagina bisogna selezionare il “ProductID” dal menu a tendina, inserire il codice 9pm860492szd e selezionare “Slow” nell’ultimo menù. La versione attualmente disponibile sul Microsoft Store è ancora quella precedente, pertanto è consigliabile questa procedura.

Dopo aver cliccato sul segno di spunta, occorre individuare un file denominato Microsoft.MicrosoftPCManager3.16.x.xneutral~8wekyb3d8bbwe.msixbundle, assicurandosi che abbia una dimensione superiore a 84 MB.

A questo punto, con il tasto destro del mouse sul file .msixbundle, si dovrà copiare l’indirizzo link per ottenere un URL HTTP che inizia con tlu.dl.delivery.mp.microsoft.com, garantendo così che il download avvenga dai server ufficiali di Microsoft.

Infine, per effettuare il download di PC Manager, basterà premere Windows+R, digitare cmd e inserire il comando:

bash
curl -o PCManager.msixbundle "URL_COPIATO_NEGLI_APPUNTI"

Sostituendo “URL_COPIATO_NEGLI_APPUNTI” con l’indirizzo URL copiato in precedenza, facendo attenzione a mantenere le virgolette.

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