Microsoft Bing tra clickbait e strategie aggressive: l'epopea di Edge e Windows 11

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Un recente studio ha portato alla luce le stravaganti manovre adottate da Microsoft attraverso il motore di ricerca Bing. Le ricerche circa la disinstallazione di Microsoft Edge vengono spesso dirottate verso risultati fuorvianti. Questo fa sorgere domande sul modo in cui la multinazionale sta cercando di promuovere il proprio browser.

Le pratiche discutibili del motore di ricerca Bing

Secondo quanto emerso da un’indagine di PCWorld, Bing utilizza tecniche di marketing poco ortodosse. Quando gli utenti cercano informazioni su come rimuovere Edge, si trovano a navigare verso la homepage del browser, piuttosto che ricevere istruzioni chiare su come procedere. Queste azioni sollevano una serie di interrogativi e preoccupazioni sul metodo intrapreso da Microsoft per mantenere il proprio browser al centro dell'attenzione degli utenti.

Microsoft Edge, sebbene sia considerato un'alternativa interessante al più popolare Chrome, continua a lottare per guadagnare terreno. Nonostante la presenza di funzionalità innovative come il limitatore di RAM, il browser si ferma a una quota di mercato piuttosto modesta del 5,2%, come evidenziato da StatCounter. Al confronto, Chrome si attesta addirittura al 67,08%, con Safari lontano al 17,95%. La domanda sorge spontanea: perché Microsoft adotta misure tanto drastiche?

Pressioni e strategie di mercato

La competitività nel settore dei browser è intensa, e Microsoft sembra essere ben consapevole della sfida. L'azienda di Redmond si affida a tattiche sempre più aggressive per cercare di attrarre gli utenti verso Edge e Windows 11. Un esempio lampante è rappresentato dai messaggi pop-up che appaiono durante l’installazione di Chrome su PC Windows, invitando gli utenti a mantenere Edge come browser predefinito. Questi approcci giungono dopo che, in passato, Microsoft ha persino messo in atto una pagina di ricerca che sembrava imitare Google, mossa che, però, è stata rapidamente ritirata dopo essere stata soggetta a forti critiche.

Anche nei mercati Europei Microsoft affronta vincoli, poiché le aziende sono obbligate a garantire la libertà di scelta agli utenti riguardo al software e ai motori di ricerca da utilizzare. Tali normative pongono ulteriori ostacoli alla spinta di Microsoft per conquistare nuovi utenti.

Windows 11: l'invito a passare al nuovo sistema operativo

Nello stesso contesto, Microsoft sta promuovendo Windows 11, malgrado le complicazioni legate ai requisiti hardware, come la necessità del TPM 2.0. Con il supporto a Windows 10 che giunge a termine, gli utenti che possiedono hardware più datato vengono incoraggiati a prendere in considerazione l'acquisto di un nuovo dispositivo. Questo tentativo di transizione, tuttavia, può rivelarsi complicato, vista la resistenza di alcuni utenti a cancellare il sistema operativo a loro familiare.

La sfida del settore tecnologico

Il mercato tecnologico è sempre più competitivo, e le strategie messe in atto dalle grandi aziende per mantenere o persino aumentare la propria quota di mercato si fanno sempre più aggressive. È un periodo cruciale per Microsoft, che si trova a fronteggiare giganti come Google su più fronti. La riuscita di queste tecniche, destinate particolarmente a utenti meno esperti, rimane incerta; la sfida è se tali pratiche porteranno a un incremento significativo nell'adozione di Edge e Windows 11 o se, al contrario, risulteranno fastidiose e poco efficaci.

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