Microsoft sta per avviare una nuova politica riguardante gli account OneDrive senza licenza. Questo cambiamento, previsto per il 27 gennaio 2025, riguarda gli utenti che non hanno effettuato alcuna interazione con la piattaforma per un periodo di 93 giorni. L’azienda ha lanciato un avvertimento a questo proposito già nell'agosto del 2023, e ora si prepara all'applicazione di questa misura.
L'eliminazione dei dati e le nuove regole
L'azione intrapresa da Microsoft non è una novità, poiché molte piattaforme di archiviazione cloud hanno implementato politiche simili nel tempo. Con le nuove direttive, gli account che non vengono utilizzati verranno bloccati e i relativi dati verranno trattati in modo differente. Nel contesto di questa misura, la decisione di Microsoft di intervenire è motivata da preoccupazioni relative alla sicurezza. Gli account inattivi possono rappresentare una vulnerabilità, e pertanto la compagnia intende eliminare quelli considerati “alla deriva”.
Il processo non comporterà la cancellazione immediata dei dati. I file saranno dapprima archiviati, consentendo alle organizzazioni di recuperare i dati se necessario. Tuttavia, per ottenere il ripristino degli accessi ai file archiviati, le aziende dovranno versare 0,60 dollari per gigabyte. Successivamente, per il mantenimento di questi file, è prevista una spesa aggiuntiva di 0,05 dollari per gigabyte al mese. Anche in seguito al pagamento per lo sblocco, i file non saranno immediatamente disponibili; si stima un tempo di attesa di circa 24 ore prima che gli utenti possano accedere nuovamente ai loro dati.
La precedente gestione degli account e il cambiamento di approccio
Fino ad ora, le aziende avevano la possibilità di mantenere attivi gli account di utenti inattivi senza alcun costo, semplicemente disabilitando le licenze. Questo ha permesso alle organizzazioni di conservare i dati di ex collaboratori senza particolari complicazioni. Tuttavia, l’eliminazione e l’archiviazione di file non utilizzati serve a ottimizzare le risorse di OneDrive e a snellire l'infrastruttura della piattaforma. Microsoft mira a garantire un servizio ancora più efficiente, evitando che i server siano sovraccarichi da dati obsoleti.
L’idea è di mantenere in uso OneDrive come un servizio di archiviazione agile e sicuro, offrendo agli utenti una piattaforma utile per gestire i propri file in modo rapido e intuitivo. Le aziende dovranno quindi rivedere le loro politiche di gestione dei file e degli account, posto che questa nuova normativa entrerà ufficialmente in vigore nel 2025.
Aggiornamenti recenti di OneDrive
In un contesto più ampio, OneDrive ha subito nel 2023 un significativo restyling. Non solo è stata introdotta una nuova interfaccia grafica, ma anche una modalità di ricerca rinnovata che semplifica notevolmente la localizzazione dei file. Grazie ai nuovi filtri, gli utenti possono ora visualizzare i propri documenti più facilmente, migliorando così l'esperienza d'uso complessiva.
Nonostante le nuove regole, Microsoft rimane al vertice nel settore dello storage su cloud, con una piattaforma che è considerata tra le migliori disponibili. Gli utenti sono invitati a prestare attenzione alle scadenze e alle nuove politiche per assicurare la protezione e l'accessibilità dei propri dati. Con i prossimi cambiamenti, sarà quindi fondamentale rimanere attivi per evitare complicazioni nella gestione degli account.