McDonald’s investe in tecnologia: la svolta dell’edge computing nella gestione dei ristoranti

McDonald’s avvia un processo di modernizzazione attraverso l’edge computing e l’intelligenza artificiale, affrontando sfide operative per ottimizzare la gestione dei ristoranti e migliorare il servizio ai clienti.

McDonald’s, il colosso della ristorazione veloce, sta avviando un processo di modernizzazione con un focus sull’edge computing. Questa strategia si propone di rivoluzionare la gestione operativa delle sue circa 43 mila sedi in tutto il mondo. Tuttavia, la strada verso l’innovazione non è priva di ostacoli e sfide.

L’evoluzione storica di McDonald’s: dal ristorante alla rete globale

Nel corso dei suoi ottant’anni di storia, McDonald’s ha saputo adattarsi a un mercato in continua evoluzione. È iniziato tutto in California, dove il primo ristorante fungeva da modello con un menù limitato, pensato per rendere più semplici gli ordini dei clienti. Oggi, la catena di fast food è cresciuta esponenzialmente, diventando un vero e proprio fenomeno globale con migliaia di ristoranti e un’offerta culinaria decisamente diversificata. Questo ampliamento ha comportato sfide operative significative, poiché dover gestire un’ampia gamma di ordini e clienti non è affatto facile. Per questo motivo, l’azienda ha messo in campo l’implementazione di nuove tecnologie.

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Il cambiamento è già in atto: gli ordini possono essere effettuati tramite registratori di cassa e totem touchscreen, oltre che tramite l’app ufficiale. Recentemente, però, McDonald’s ha pensato di andare oltre, puntando su tecnologie più avanzate per ottimizzare ulteriormente il servizio e migliorare l’efficienza operativa. L’entrata in scena di intelligenza artificiale e edge computing potrebbe segnare una vera e propria rivoluzione per la gestione dei ristoranti.

Edge computing: come funziona e cosa offre a McDonald’s

L’edge computing rappresenta un modello di calcolo che consente l’elaborazione dei dati direttamente in loco. Questa tecnologia si basa sull’uso di sensori smart e strumenti di Internet delle cose che permettono una raccolta rapida e accurata di informazioni critiche. Grazie a questa innovazione, ogni ristorante McDonald’s avrà la possibilità di monitorare le proprie attrezzature in tempo reale.

Ad esempio, se la friggitrice mostra segnali di malfunzionamento, il sistema sarà in grado di prevedere un guasto prima che questo si verifichi. Allo stesso modo, una tecnologia avanzata chiamata computer vision è in fase di integrazione per garantire che gli ordini siano correttamente preparati e confezionati, permettendo di prevenire potenziali errori e migliorare l’esperienza del cliente. Brian Rice, Chief Information Officer dell’azienda, ha evidenziato come queste soluzioni siano fondamentali per garantire «operazioni più fluide, affrontando in modo proattivo qualsiasi difficoltà» che potrebbe sorgere durante le ore di punta.

Gestione operativa e intelligenza artificiale: un duo vincente?

Il potenziamento tecnologico non si limita alla prevenzione dei guasti, ma si estende anche alla gestione ordinaria. Una delle novità più interessanti è rappresentata dall’introduzione di un «manager virtuale» in chiave artificial intelligence, incaricato di ottimizzare la programmazione dei turni di lavoro. Questo supporto dovrebbe permettere ai responsabili di alleviare il carico di lavoro, consentendo loro di focalizzarsi su altri aspetti della gestione del ristorante.

Tuttavia, implementare queste tecnologie su ampia scala non è un compito semplice. Richiede un investimento significativo e un piano strategico preciso. McDonald’s non ha reso pubblici i costi associati a queste iniziative, ma è consapevole delle complessità legate alla distribuzione di tali innovazioni in tutta la rete globale.

Le sfide dell’intelligenza artificiale: l’esperimento al drive-thru

Una delle prove più evidenti della spinta verso l’innovazione è rappresentata dall’uso dell’intelligenza artificiale per gestire gli ordini nei punti drive-thru. In diversi ristoranti americani, McDonald’s ha avviato un progetto in collaborazione con IBM per utilizzare un sistema AI dedicato. Tuttavia, l’esito di questo esperimento è stato altalenante.

Ci sono stati casi in cui l’AI ha registrato ordini errati, come gelati al bacon o addirittura oltre 200 crocchette di pollo, portando a situazioni surreali che hanno costretto l’azienda a riconsiderare l’efficacia dell’approccio. Questo episodio ha dimostrato che, nonostante l’impegno nella digitalizzazione, le tecnologie adottate non sempre raggiungono gli obiettivi prefissati.

McDonald’s, malgrado le difficoltà, continua a investire in tecnologia, convinta del potenziale di queste soluzioni per ottimizzare le operazioni quotidiane e offrire un servizio sempre più veloce e preciso ai propri clienti.

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