Mark Zuckerberg difende le acquisizioni di WhatsApp e Instagram durante il processo antitrust

Il CEO di Meta, Mark Zuckerberg, difende le acquisizioni di WhatsApp e Instagram in tribunale, sostenendo che siano state scelte strategiche per affrontare la concorrenza nel panorama digitale.

Nel contesto dell’audizione di Mark Zuckerberg in tribunale a Washington, il CEO di Meta ha affrontato domande chiave riguardanti le sue acquisizioni multimilionarie di WhatsApp e Instagram. In particolare, Zuckerberg ha riaffermato la sua scelta di acquistare WhatsApp per 19 miliardi di dollari nel 2014, sostenendo che la decisione fosse lungimirante e strategica. Questa battaglia legale, avviata dalla Federal Trade Commission, mira a dimostrare che Meta ha utilizzato una strategia di “cattura e uccisione” per soffocare la concorrenza.

Il processo e le dichiarazioni di Mark Zuckerberg

Durante il procedimento legale, che si è svolto lo scorso aprile, Zuckerberg ha trascorso oltre tredici ore nel banco dei testimoni, rispondendo a domande sia della FTC che degli avvocati di Meta. Un momento saliente è stato quando l’avvocato Mark Hansen ha chiesto al fondatore di Meta se fosse soddisfatto della spesa per WhatsApp. Zuckerberg ha sorriso, affermando senza esitazioni: “Lo rifarei di nuovo”. Questa affermazione sottolinea la sua convinzione nella validità delle sue scelte aziendali.

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Il governo degli Stati Uniti accusa Zuckerberg di aver acquisito WhatsApp e Instagram non per migliorarli, ma per ridurre la concorrenza. Lo stesso Zuckerberg ha riconosciuto che la sua preoccupazione riguardava la possibilità che app di messaggistica potessero evolversi in business di social media a pieno titolo. Tuttavia, egli ha sottolineato che, dopo aver incontrato i fondatori di WhatsApp, la sua percezione era che la possibilità di competizione diretta con Facebook fosse “estremamente improbabile”. Ha descritto i fondatori, Jan Koum e Brian Acton, come poco ambiziosi rispetto alle opportunità offerte dal social networking.

L’evoluzione di WhatsApp e la strategia di Meta

Nel suo intervento, Zuckerberg ha parlato dell’importanza crescente della comunicazione privata online, evidenziando come WhatsApp rappresentasse un cambio di paradigma rispetto ai feed pubblici come quello di Facebook. Ha deciso di investire somme considerevoli in WhatsApp, vedendola come un bene prezioso in un momento di cambiamenti nel panorama digitale. La sua strategia includeva anche un rapporto complicato con i giganti della tecnologia come Apple e Google, dalle quali Zuckerberg si sentiva in parte ostaggio riguardo alla distribuzione delle app tramite gli store.

Secondo un documento interno, Facebook prevedeva che WhatsApp raggiungesse 2 miliardi di utenti entro il 2024, cifra che è stata superata oggi, toccando quasi i 3 miliardi. Inoltre, Meta trae ogni anno circa 10 miliardi di dollari da WhatsApp, Instagram e Messenger attraverso le pubblicità, un chiaro segno del valore che l’app ha assunto nel portafoglio di Meta.

Instagram e la crescita inaspettata

Un altro punto centrale della testimonianza è stato il racconto di come Zuckerberg abbia visto Instagram come una potenziale minaccia solo dopo che l’app ha raggiunto 1 miliardo di utenti. Preoccupato per il rischio che Instagram potesse allontanare l’attenzione dagli utenti di Facebook, Zuckerberg ha incaricato il team di Instagram di distanziarsi dalle integrazioni con Facebook. Tali direttive non furono accolte con entusiasmo dai co-fondatori di Instagram, Kevin Systrom e Mike Krieger, che hanno lasciato l’azienda poco tempo dopo le nuove orientazioni imposte.

Zuckerberg ha sostenuto di aver fornito risorse significative a Instagram fin dall’inizio, contribuendo alla sua rapida crescita, che lo ha portato da 10 milioni di utenti al momento dell’acquisizione a oltre 2 miliardi attualmente. Ha evidenziato che senza il supporto di Facebook, è “estremamente improbabile” che Instagram avrebbe raggiunto il successo di oggi.

La giornata si è conclusa con il testimone di Sheryl Sandberg, ex COO di Meta, che ha rivelato di aver inizialmente pensato che l’acquisto di Instagram fosse eccessivo. Con una certa reticenza, ha ammesso di essersi sbagliata in merito e di aver sottovalutato il potenziale dell’app social.

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