La mattina del 10 marzo 2025, X, la piattaforma che ha sostituito Twitter, ha subito un'ora di blackout, generando frustrazione tra gli utenti. Il problema non si è limitato a quel momento, ma ha continuato a manifestarsi durante l'intera giornata, alimentando i sospetti di un attacco informatico. Le segnalazioni degli utenti, aumentate esponenzialmente, indicano che il servizio è stato temporaneamente irraggiungibile.
Il picco di malfunzionamenti nell'ora di punta
Tra le 10.30 e le 11.30 del mattino, X ha registrato un picco di segnalazioni da parte degli utenti. Molti di loro non riuscivano ad aggiornare il feed, mentre altri non riuscivano neppure a effettuare il log in. Durante il giorno, i disservizi si sono intensificati, con la piattaforma che ha funzionato a singhiozzo. Una determinata fascia di utenti ha segnalato che, in alcuni casi, l'intera piattaforma risultava irraggiungibile. Questa situazione ha generato un'ondata di preoccupazione tra gli utilizzatori, desiderosi di comprendere le cause di tali malfunzionamenti.
Nonostante fosse evidente l’entità dei problemi, X ha continuato a mostrare instabilità anche nel pomeriggio. Dopo il primo picco nella mattina, si sono registrati ulteriori episodi di down. Gli utenti hanno cominciato a esprimere le loro lamentele e dubbi sulla piattaforma, dando vita a discussioni sui social e nei forum dedicati. Questo caos informatico ha suscitato l’interesse di esperti e media, che si sono messi a indagare le cause di tali eventi.
Le parole di Elon Musk: un attacco senza precedenti
A seguito dei disservizi, interviene direttamente Elon Musk, proprietario della piattaforma. Musk attribuisce i problemi a un “massiccio cyberattacco” che sta mettendo a dura prova X. Specifica che la piattaforma viene regolarmente bersagliata, ma che quanto accaduto il 10 marzo è stato un evento di volume e intensità inusuale. Le sue parole fanno riferimento a un’organizzazione ben coordinata o addirittura a un intervento statale, suggerendo che i malviventi possano avere risorse significative. Chiude il suo intervento con un lapidario “tracing...”, lasciando intendere che stiano continuando a indagare sull’accaduto.
Queste dichiarazioni di Musk hanno accentuato le speculazioni riguardo a chi potrebbe essere responsabile dell'attacco e ai motivi dietro alla rischiosa azione nei confronti di X. La situazione ha messo in evidenza quanto sia vulnerabile una piattaforma così amplificata e popolare, come X, a simili attacchi.
Dark Storm Team rivendica la paternità dell'attacco
Nel bel mezzo di questa confusione, il gruppo hacker noto come Dark Storm Team ha preso posizione, rivendicando la responsabilità per il blackout. Annunciando via Telegram, il gruppo ha dichiarato di aver effettuato un attacco di tipo DDoS contro la piattaforma. Questa tecnica prevede l'inondazione di un sito web con richieste false provenienti da una rete di dispositivi compromessi.
Dark Storm Team è già noto per attacchi simili rivolti a enti pubblici e portali governativi, soprattutto in contesti legati alla geopolitica. Il gruppo si è identificato come vicino al popolo palestinese, spiegando le motivazioni dietro le loro azioni, che dichiarano essere un'attività in difesa di una causa. Tuttavia, al momento non esistono prove conclusive che colleghino i malfunzionamenti di X al loro intervento, con la loro rivendicazione che rimane sospesa nell'incertezza delle indagini in corso.
La situazione attuale evidenzia la crescente interazione tra cyberspazio e geopolitica, mostrando come anche piattaforme social possano diventare bersaglio in conflitti più ampi. Gli utenti restano in attesa di aggiornamenti e, soprattutto, di soluzioni che possano garantire una maggiore sicurezza sulla piattaforma nel futuro.