L’università di Udine sta studiando il modo di ridurre il consumo energetico del colosso dei Motori di Ricerca Google nei suoi Data Center.
Il gigante Google ha commissionato all'Università di Udine uno studio che possa puntare alla sensibile riduzione del consumo di energia nei suoi call center, ma non solo. Interessati da tale richiesta di abbassamento dei consumi anche i centri di elaborazione che Google ha sparsi per il mondo e che – come è noto – rappresentano gli strumenti utilizzati per l’elaborazione delle ricerche internet del noto motore di ricerca.
Google e Università di Udine insieme per il risparmio energetico
Lo studio commissionato da Google è stato finanziato per 100 mila dollari ed avrà una durata di un anno e mezzo. L’obiettivo, come detto, è quello dell’abbassamento del consumo di energia da un minimo del 5 ad un massimo del 6% rispetto allo standard attuale di consumi. Ma il dato che Google punta a conquistare è quello monetario, il risparmio energetico di ogni data center si aggirerebbe attorno ai 3 milioni di dollari su base annuale, moltiplicando questo dato per tutti i data center si comprende rapidamente della porta di cui si stia parlando.
Lo Studio italiano
Il docente di elettronica del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura Stefano Saggini che ha coordinato e condotto assieme a Roberto Rizzolatti, Mario Ursino e Fabiano Zaninotto, afferma che:
Si parla spesso di social network, internet of things e cloud computing ma senza considerare che i servizi informatici hanno dei costi in termini energetici e quindi economici e ambientali. In pratica i computer aumentano negli spazi dei data center, ed è necessario spendere energia per raffreddarli. Il nostro lavoro studia come ridurre il consumo energetico e quindi l'impatto ambientale e la 'bolletta energetica' dei data center, a partire dalla messa a punto di sistemi più efficienti di alimentazione dei processori dei grandi server.