L'intelligenza artificiale trasforma la nostra relazione con la tecnologia: novità dal Mobile World Congress 2025

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Il Mobile World Congress 2025 è stata una vetrina di innovazione, focalizzandosi sull'intelligenza artificiale e sul suo impatto sulla vita quotidiana. Durante l'evento, un'importante roundtable condotta da Qualcomm ha visto protagonista Durga Malladi, dirigente di spicco dell’azienda. Il dialogo ha offerto nuove prospettive su come gli agenti intelligenti possono riscrivere le regole di interazione con i dispositivi digitali, introducendo esperienze utente personalizzate e intuitive. Scopriamo insieme i punti salienti emersi durante questa rilevante discussione.

L'evoluzione dell'intelligenza artificiale on-device

In un mondo dove il tempo di risposta è cruciale, l'emergere dell'AI on-device rappresenta una delle innovazioni più significative. Questa tecnologia permette ai modelli generativi di operare direttamente sui dispositivi, come smartphone e tablet, riducendo drasticamente la latenza e migliorando così l'esperienza utente. Infatti, mentre alcune funzioni richiedevano precedentemente una connessione Internet, i nuovi processori consentono che operazioni complesse, come la modifica delle immagini, possano avvenire localmente.

Il concetto di AI ibrida è cruciale per comprendere il presente e il futuro della tecnologia. L'integrazione di intelligenza artificiale locale con i servizi cloud offre il meglio di entrambi i mondi, promettendo risultati più rapidi e personalizzati. Qualcomm ha evidenziato la differenza tra applicazioni ambientali, che funzionano in background con un consumo energetico limitato, e applicazioni on-demand, che attivano servizi solo al momento del bisogno. Questa distinzione è fondamentale per ottimizzare le risorse e migliorare l'interazione uomo-macchina, spostando il focus da un approccio tradizionale basato sulle app a interfacce dominate da agenti intelligenti.

L'importanza della semplificazione nei modelli AI

La trasformazione dei modelli di intelligenza artificiale ha catturato l’attenzione. Oggi, si sta assistendo a una significativa compressione dei parametri necessari per il funzionamento dei modelli, comportando un miglioramento delle prestazioni anche con una riduzione delle dimensioni. Prendiamo come esempio il noto modello ChatGPT, che nel 2023 era composto da ben 175 miliardi di parametri. Attualmente, sono stati sviluppati modelli più leggeri, con solo 5-8 miliardi di parametri, capaci di garantire prestazioni superiori.

Questo cambiamento è realizzato tramite un processo conosciuto come distillazione, in cui un modello complesso, definito "teacher", trasferisce le sue conoscenze a uno più semplice, il "student". Questo approccio innovativo consente a sviluppatori di ogni livello di realizzare o adattare modelli per soddisfare le loro necessità, rendendo la tecnologia più accessibile. Qualcomm ha sfruttato questa avanzata creando un AI Hub, passando da un catalogo di 70 a quasi 200 modelli, fornendo così agli sviluppatori una scelta ampia e variegata.

Gli agenti AI: la nuova frontiera dell'interfaccia utente

Uno degli sviluppi più interessanti che ha preso forma è l'idea che gli agenti AI possano fungere da nuova interfaccia utente. Questi agenti non solo rispondono a richieste, ma possono anche agire autonomamente, fungendo da collegamento tra diverse applicazioni senza necessità di launcher tradizionali. In questo nuovo paradigma, l'utente interagisce esclusivamente con l'agente, che opera in background per orchestrare le diverse app e servizi.

L'integrazione della "personal knowledge graph" rappresenta un passo importante in questo sviluppo. Quest'ultima costruisce un profilo digitale che raccoglie informazioni preziose, rispettando la privacy, grazie a sistemi di crittografia. Gli agenti non si limitano più a rispondere mediante comandi vocali, ma possono elaborare richieste più complesse, come suggerire un ristorante tenendo conto delle preferenze personali. L'affermazione "l'AI è la nuova UI" racchiude perfettamente la visione di un futuro in cui le interazioni digitali diventano più fluide e immediate.

Sicurezza e privacy nell'utilizzo degli agenti AI

Con l’aumento dell’utilizzo degli agenti AI, la sicurezza e la privacy emergono come temi di primaria importanza. Qualcomm ha chiarito che la "personal knowledge graph" è conservata all'interno di aree sicure e criptate sul dispositivo dell'utente. Solo quest'ultimo ha la facoltà di sincronizzare questi dati con il cloud, in linea con le normative sulla privacy.

Per chi utilizza più dispositivi, la necessità di protocolli di sincronizzazione è cruciale, garantendo che la propria identità digitale rimanga costantemente accessibile e protetta. Inoltre, il crescente ecosistema richiede standard comuni di comunicazione tra diversi produttori e sistemi operativi, per garantire un'interazione fluida tra dispositivi.

Un futuro in evoluzione con gli agenti AI

L'importanza dell'ecosistema degli agenti AI è destinata a crescere, a partire dalla collaborazione di Qualcomm con aziende di rilevo come AWS e IBM, fino a start-up emergenti in varie zone del mondo. Questa cooperazione non si limita a limitati attori, ma si allarga a comprendere produttori hardware, aziende di software e sviluppatori indipendenti. Gli utenti, pertanto, potranno selezionare tra diverse personalità e funzioni degli agenti AI, adattandoli alle diverse sfide quotidiane, sia personali che professionali.

La combinazione del modello "teacher-student" con il reinforcement learning arricchisce ulteriormente gli agenti, rendendoli più reattivi e saggi attraverso le interazioni quotidiane. La domanda che rimane è come questa innovazione continuerà a plasmare il nostro modo di vivere e utilizzare la tecnologia. L'intelligenza artificiale si avvia a diventare un elemento integrato della nostra vita, facilitando interazioni più intelligenti e personalizzate, e segnando l'inizio di un'era in cui l’AI non è solo una tecnologia, ma una parte integrante del nostro quotidiano.

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