Il governo del Regno Unito ha introdotto una nuova intelligenza artificiale chiamata Humphrey, progettata per semplificare le operazioni all'interno della pubblica amministrazione. Originariamente battezzata in onore di un personaggio iconico della sitcom "Yes, Minister" degli anni '80, la scelta del nome ha suscitato discussioni tra gli esperti del settore e i funzionari pubblici. Sebbene le aspettative siano alte, ci sono timori legati all'efficacia e all'immagine di questo strumento.
Le preoccupazioni legate al nome
La scelta di chiamare l'AI Humphrey ha suscitato le critiche di alcuni esperti, che temono che il riferimento a Sir Humphrey Appleby, un personaggio noto per la sua subdola mancanza di trasparenza, possa minare la credibilità del governo. Tim Flagg, direttore operativo dell'UKAI, ha sottolineato che l'associazione del nome a un personaggio "machiavellico" potrebbe fare molta strada nel creare scetticismo tra i cittadini. Secondo lui, l'immagine di Humphrey potrebbe far pensare che l'AI non sia a beneficio di chi lavora al di fuori degli uffici governativi; un'idea che potrebbe ostacolare la missione del governo di rendere la tecnologia accessibile e utile a tutti.
Flagg ha messo in evidenza come questa percezione possa attenuare gli sforzi del governo per incoraggiare l'adozione dell'AI tra i dipendenti pubblici. Se l'opinione pubblica percepisce la tecnologia come un vettore di opacità piuttosto che come uno strumento di supporto, l'accettazione e l'implementazione potrebbero risultare difficili. La volontà di modernizzare la pubblica amministrazione dovrà quindi confrontarsi con il pregiudizio e le aspettative che derivano da un nome dall'eredità controversa.
Le funzionalità di Humphrey
Humphrey si presenta come una suite avanzata di strumenti di AI generativa, progettata per estrarre e sintetizzare informazioni da grandi archivi per facilitare e velocizzare il lavoro dei funzionari pubblici. Uno dei componenti principali della suite è Consult, uno strumento che si occupa di riassumere le risposte delle richieste di informazioni provenienti dal pubblico. Questo compito, in passato gestito da costosi consulenti esterni, costava in media circa 100.000 sterline per ogni incarico, cioè oltre 118.000 euro. Con l'ottimizzazione dei processi mediante l'AI, il governo cerca di ridurre i costi e aumentare l'efficienza.
Oltre a Consult, Humphrey comprende Parlex, uno strumento progettato per assistere i decisori politici nella ricerca di dibattiti parlamentari passati su specifici argomenti. Quest'ultimo è stato definito dal Times come un'iniziativa volta a prevenire l'insorgere di controversie politiche, anticipando le reazioni dei parlamentari. Malgrado le critiche iniziali, c'è chi è convinto che il governo britannico stia imboccando la giusta direzione.
Le speranze per il futuro
Nonostante le riserve sul nome, c'è un'atmosfera di ottimismo circa il potenziale di Humphrey. Tim Flagg ha espresso fiducia nelle competenze degli sviluppatori coinvolti nella creazione del sistema, ritenendo che possano dar vita a un prodotto valido. Questo ottimismo è essenziale per il governo mentre cerca di navigare attraverso le sfide dell'implementazione dell'AI, non soltanto in termini di funzionalità, ma anche di accettazione da parte del pubblico.
La sfida sarà quindi duplice: da un lato utilizzare l'intelligenza artificiale per migliorare il servizio pubblico, dall'altro affrontare le opinioni negative che il nome Humphrey evoca. La trasparenza e la comunicazione proattiva saranno fondamentali per costruire la fiducia del pubblico e garantire che l'iniziativa non sia vista come un tentativo di manipolazione, ma come un'innovazione volta al miglioramento della pubblica amministrazione.