L’arrivo di modelli di linguaggio AI come ChatGPT, introdotto alla fine del 2022, ha scatenato una serie di dibattiti sul loro potenziale impatto nella comunicazione a livello globale. Dopo alcuni anni di osservazione, emergono dati significativi. Recenti ricerche condotte da un team della Università di Stanford, che ha analizzato oltre 300 milioni di campioni testuali in vari settori, rivelano che i modelli di linguaggio assistono ora nella redazione di una porzione considerevole delle comunicazioni professionali, influenzando in particolare le aree meno istruite degli Stati Uniti.
Un nuovo scenario per le comunicazioni professionali
Il team di ricerca ha evidenziato come l’adozione dell’AI generativa stia diventando una realtà consolidata, con imprese, consumatori e organizzazioni internazionali che sempre più si affidano a questo strumento per le loro comunicazioni. Secondo i ricercatori, “Il nostro studio mostra l’emergere di una nuova realtà in cui le aziende e i consumatori si avvalgono in modo sostanziale di AI generativa per le comunicazioni.” Questo cambiamento non solo riflette un’evoluzione tecnologica, ma suggerisce anche un cambiamento nelle esigenze comunicative e nei metodi di interazione nel mondo del lavoro.
La ricerca ha tracciato l’adozione dei modelli di linguaggio ampio tra diversi settori dal gennaio 2022 fino a settembre 2024. Il campione di dati analizzato comprendeva 687.241 reclami dei consumatori pervenuti al Consumer Financial Protection Bureau statunitense, 537.413 comunicati stampa aziendali, 304,3 milioni di annunci di lavoro e 15.919 comunicati stampa delle Nazioni Unite. Questi dati offrono una panoramica preziosa su come l’AI stia permeando i vari ambiti della comunicazione professionale.
Percentuali di utilizzo dei modelli di linguaggio AI
L’analisi ha messo in luce come circa il 18% dei reclami finanziari dei consumatori, incluso il 30% di tutti i reclami provenienti dall’Arkansas, il 24% dei comunicati stampa aziendali, fino al 15% degli annunci di lavoro e il 14% dei comunicati delle Nazioni Unite presentassero segni di assistenza da parte dell’intelligenza artificiale in questo lasso di tempo. Questi dati non solo indicano un uso crescente dell’AI, ma dimostrano anche che è diventata parte integrante della strategia di comunicazione per una vasta gamma di organizzazioni.
Differenze geografiche e demografiche nell’adozione dell’AI
Un aspetto interessante che emerge dallo studio riguarda le differenze geografiche e demografiche nella diffusione dei modelli di linguaggio AI. Sebbene le aree urbane mostrino un tasso di adozione più elevato , è stato registrato un utilizzo più frequente degli strumenti di scrittura AI nelle regioni con livelli di istruzione più bassi . Questo fenomeno contrasta con i modelli di adozione tecnologica tradizionali, dove le popolazioni più istruite tendono ad adottare nuove tecnologie in modo più rapido.
I ricercatori notano che questo fenomeno nel dominio dei reclami dei consumatori rappresenta un cambiamento intrigante rispetto alle storiche tendenze di diffusione tecnologica. Infatti, in passato, l’adozione della tecnologia era spesso concentrata nelle aree urbane e tra i gruppi con redditi più elevati, nonché tra le popolazioni più educate. Oggi, le dinamiche sembrano cambiare, suggerendo una democratizzazione dell’accesso agli strumenti digitali che potrebbe influenzare profondamente il modo in cui le comunicazioni vengono gestite nei vari settori.
L’adozione crescente dell’AI in contesti così diversificati offre spunti di riflessione sull’evoluzione delle prassi comunicative e sull’accesso alle risorse informative, aprendo la strada a un futuro in cui gli strumenti tecnologici possono servire a un pubblico sempre più eterogeneo.