L’evoluzione delle immagini generate dall’IA: come la tecnologia sta plasmando l’arte contemporanea

La funzione “Immagini per ChatGPT” di OpenAI stimola un dibattito sull’arte generata dall’IA, con artisti che reinterpretano lo stile di Hayao Miyazaki, mentre si pongono questioni sui diritti d’autore.

La recente introduzione della funzione “Immagini per ChatGPT” di OpenAI ha fatto emergere un dibattito acceso sul futuro della creazione artistica. Queste nuove capacità non solo consentono di generare immagini con una precisione sorprendente, ma stanno anche alimentando una vera e propria moda nelle comunità online. Molti artisti e appassionati si stanno divertendo a reinterpretare lo stile del celebre animatore giapponese Hayao Miyazaki e delle produzioni dello Studio Ghibli, creando opere d’arte che richiamano una sensibilità visiva piuttosto accattivante.

Stile di Hayao Miyazaki tra tradizione e innovazione

Il fascino dello stile di Miyazaki è radicato nella sua estetica morbida e nel calore delle sue narrazioni visive che esplorano temi umani e fantastici. Con l’emergere delle immagini generate dall’IA, molti si sono cimentati nel rielaborare le opere di Miyazaki, creando nuovi contenuti che si rifanno a un linguaggio visivo riconoscibile e apprezzato. Questa tendenza ha trovato ampia diffusione online, rendendo la figura di Miyazaki un punto di riferimento non solo per gli artisti ma anche per i fan dell’animazione, con esempi come il popolare personaggio “Lofi girl” che riassume bene questa estetica confortante.

Seguici su Google News

Ricevi i nostri aggiornamenti direttamente nel tuo feed di
notizie personalizzato

Seguici ora

Per utilizzare queste tecnologie, OpenAI ha stabilito delle linee guida che permettono di ottenere immagini che richiamano l’opera di artisti noti, a patto di rispettare alcune restrizioni. Infatti, mentre è possibile richiamare stili da un ventaglio di artisti, il sistema di intelligenza artificiale si attiva per rifiutare le richieste che mirano a riprodurre immagini nello stile di artisti viventi. Questo approccio è una misura per tutelare i diritti dei creatori, come puntualizzato nella scheda informativa del modello GPT-4o.

Le regole dell’arte generata dall’IA e la protezione dei diritti

Taya Christianson, portavoce di OpenAI, ha chiarito che l’azienda non intende limitare la capacità del modello di rappresentare figure pubbliche adulte, adottando le stesse misure di sicurezza per modificare le immagini di upload fotorealistici. Ha spiegato che la rappresentazione di contenuti violenti in contesti artistici o creativi è generalmente consentita, per dare così spazio alla creatività.

Il modulo di ChatGPT non consente però richieste dirette per generare immagini di personaggi pubblici specifici. Quando si tenta di ottenere un’immagine di una figura come Will Smith o Mark Zuckerberg in situazioni specifiche, il sistema declina la richiesta. Tuttavia, è possibile aggirare queste restrizioni utilizzando descrizioni più generali, come nel caso di un personaggio simile a Totoro. Ciò richiede comunque di non infrangere i diritti altrui, poiché l’uso di ChatGPT è soggetto a normative che proteggono i diritti d’autore, con possibilità di segnalare eventuali violazioni.

Questioni di copyright e diritto d’autore

OpenAI ha affrontato diverse controversie legate alla proprietà intellettuale e ai diritti d’autore, a seguito di minacce legali da parte di personalità come l’attrice Scarlett Johansson, che ha contestato l’uso di strumenti vocali simili alla sua voce. Questo è solo uno dei tanti casi in cui artisti, autori e case editrici hanno cercato di proteggere le proprie creazioni dall’essere utilizzate per addestrare i modelli di intelligenza artificiale senza il loro consenso.

Con le immagini generate dall’IA che possono evocare somiglianze con opere preesistenti, non è chiaro come i creatori di serie animate come Rick & Morty o i Simpsons reagirebbero a questa pratica. Nonostante ciò, chi utilizza queste tecnologie ha la responsabilità di rispettare i diritti e le normative esistenti. In merito a questo, Jackie Shannon, responsabile del prodotto multimodale di ChatGPT, ha confermato che gli utenti possiedono le immagini generate e sono liberi di utilizzarle nei limiti delle politiche di utilizzo stabilite.

Hayao Miyazaki e la sua posizione sull’IA

Hayao Miyazaki ha espresso chiaramente le sue opinioni riguardo all’arte generata dall’IA. Prima dell’esplosione della tecnologia moderna nel 2016, il famoso animatore aveva già espresso il suo dissenso nei confronti di queste innovazioni, definendole una “disgrazia“. In una sua affermazione memorabile, ha indicato che “se qualcuno desidera creare cose inquietanti, può farlo, ma per quanto mi riguarda, quella tecnologia non ha nulla a che fare con il mio lavoro”. Le sue parole hanno catturato l’attenzione di molti scettici nei confronti dell’IA, confermando che la creazione artistica richiede una profonda comprensione e passione che solo un essere umano può avere.

Sulla piattaforma X, i fan hanno cominciato a esplorare l’universo di Miyazaki reinterpretando in chiave contemporanea, dimostrando come la sua eredità artistica continui a influenzare le nuove generazioni nonostante il suo risentimento per l’arte generata dall’IA.

Seguici su Telegram

Seguici su Telegram per ricevere le Migliori Offerte Tech

Unisciti ora