Nel panorama tecnologico odierno, i chip Apple Silicon hanno segnato una svolta significativa nell’accettazione dell’architettura ARM. Questi chip, originariamente progettati per dispositivi portatili e a basso consumo energetico, si stanno rivelando capaci di alimentare anche soluzioni desktop, mettendo in discussione la predominanza di Intel. In un'intervista recente, il CEO di ARM, Rene Haas, ha condiviso il suo punto di vista sulla controversia che ruota attorno a DeepSeek, sollevando dubbi su una delle affermazioni chiave e ventilando la possibilità di un divieto per il chatbot di intelligenza artificiale cinese negli Stati Uniti.
Indice dei contenuti
Le conseguenze della controversia DeepSeek sul mercato tecnologico
La questione DeepSeek ha scatenato onde d’urto nel mondo dell’AI quando l’azienda ha pubblicato dei benchmark che suggerivano un livello di prestazioni paragonabile ai modelli attuali più avanzati. Questa affermazione ha suscitato l’interesse di esperti del settore che, dopo attente verifiche, hanno sollevato preoccupazioni riguardo la capacità della Cina di sviluppare tali tecnologie a costi notevolmente inferiori rispetto ai modelli statunitensi.
Tale scenario ha fatto emergere il timore che le aziende statunitensi operanti nel campo dell’intelligenza artificiale possano essere sopravvalutate. Le preoccupazioni sull’imminente concorrenza hanno portato a fluttuazioni significative nei corsi azionari delle grandi aziende tecnologiche, con Apple che si è mostrata, però, come una nota positiva in un contesto altrimenti negativo.
Rene Haas esprime dubbio sulla validità delle pretese di DeepSeek
Uno degli aspetti centrali di queste preoccupazioni è la dichiarazione di DeepSeek riguardo alla sua capacità di sviluppare un modello complesso utilizzando una frazione della potenza di calcolo necessaria per modelli statunitensi come ChatGPT. La società ha attribuito il successo a una ottimizzazione software che ha ridotto drasticamente i costi hardware.
Tuttavia, Haas ha espresso scetticismo su queste affermazioni. Intervistato dal Financial Times, ha dichiarato di non credere ai “rumors” affermando che “è difficile pensare che abbiano ottenuto risultati simili con un budget così contenuto”. Secondo lui, se tale affermazione fosse stata corretta, avremmo già assistito a comunicati da parte delle aziende di AI statunitensi riguardo richieste di riduzione delle spese in conto capitale per adattarsi a questo nuovo e più efficiente approccio. Finora, ciò non è avvenuto.
Una previsione sul futuro di DeepSeek negli Stati Uniti
Rene Haas non si limita a esprimere dubbi sulla validità delle affermazioni di DeepSeek; si spinge oltre, ipotizzando che la società potrebbe affrontare un divieto negli Stati Uniti. Pur sottolineando di non avere informazioni interne, il CEO di ARM considera le sue conclusioni logiche.
“Se non è permesso a TikTok, perché dovrebbe essere permesso a questo?” ha osservato, suggerendo che la situazione attuale a Washington è di confusione e incertezza. Le preoccupazioni riguardo alla privacy e alla sicurezza nazionale sono già emerse, supportate da diverse vulnerabilità di sicurezza segnalate nell'app iOS di DeepSeek.
Il futuro dei chip ARM e l’utilizzo dell’AI nella ricerca medica
Guardando oltre le controversie attuali, Haas ha rivelato le ambizioni della sua azienda nel futuro, con l’intenzione di vendere i propri chip piuttosto che semplici licenze per l’architettura. Ha anche messo in evidenza come l'intelligenza artificiale potrebbe avere un impatto rivoluzionario nel settore della ricerca medica, citando casi di utilizzo di AI nella ricerca su DNA e RNA.
Haas ha affermato che esiste l’“opportunità di curare il cancro nel nostro tempo” e considera le ultime innovazioni come una realtà concreta. La convinzione è che l'intelligenza artificiale potrebbe accelerare scoperte scientifiche fondamentali, aprendo la strada a trattamenti innovativi e potenzialmente risolutivi per malattie che attualmente rimangono una sfida monumentale.