La proliferazione dell'intelligenza artificiale generativa: il governo americano e le sfide del copyright

Seguici su Google News

Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale generativa ha guadagnato una diffusione notevole nonostante i costi elevati e le scarse prospettive di profitto. Le aziende del settore, tra cui OpenAI e Google, si trovano a fronteggiare una crescente pressione negli ambiti legale e operativo, che ha spinto il governo americano ad affrontare la questione con una proposta di Piano Nazionale per l'IA, volto a guidare l'industria in rapida evoluzione.

La posizione del governo e l'industria dell'IA

L'amministrazione Trump ha avviato un'iniziativa per sviluppare un Piano d'Azione Nazionale per l'intelligenza artificiale, un passo cruciale per coordinare e supportare l'industria in espansione degli Stati Uniti. OpenAI ha colto l'occasione per sottolineare le difficoltà che l'applicazione rigorosa delle leggi sul copyright sta creando per lo sviluppo dell'IA. La preoccupazione principale riguarda le restrizioni che impediscono l'accesso ai dati necessari per il training degli algoritmi.

Contemporaneamente, Google ha presentato una proposta di politica in linea con le preoccupazioni espresse da OpenAI, chiedendo al governo di sostenere il settore attraverso finanziamenti e modifiche normative. Questo chiarisce l'urgenza di una risposta governativa che faccia fronte ai rischi e alle opportunità presentate dall'IA.

Le controversie legali e il copyright

Entrambe le aziende, OpenAI e Google, sono state accusate di utilizzare dati coperti da copyright all'interno dei propri modelli di intelligenza artificiale. Le aziende del settore mostrano ora premura nel proteggere le proprie operazioni da cause legali sempre più frequenti, come dimostra la causa del New York Times contro OpenAI, che potrebbe porre un importante precedente riguardo alla responsabilità di sviluppatori di IA nel rivolgersi ai diritti d'autore senza permesso.

In questo contesto, Google richiede "regole sul copyright equilibrate", pur riconoscendo che la sua posizione potrebbe non sembrare equa per i titolari dei diritti. La questione è complessa e richiede un’attenta valutazione delle esigenze di accesso ai dati per l’innovazione tecnologica rispetto ai diritti dei creatori.

L'accesso ai dati e le infrastrutture energetiche

Una delle problematiche principali nel campo dell'IA è la scarsità di dati disponibili. Google sostiene che l'accesso a dati pubblici sia fondamentale per migliorare i sistemi di IA generativa. Propone di poter utilizzare dati pubblicamente disponibili senza dover affrontare trattative lunghe e imprevedibili.

Parallelamente, Google ha espresso preoccupazione riguardo all'infrastruttura energetica statunitense, essenziale per il funzionamento delle aziende IA. Con un aumento previsto della domanda energetica globale dei data center di 40 gigawatt tra il 2024 e il 2026, Google afferma che l’attuale infrastruttura non è adeguata a sostenere l'industria in crescita. L'azienda richiede un impegno federale per risolvere queste problematiche e supportare lo sviluppo dell'IA.

La strada avanti: innovazione e collaborazioni

Secondo Google, il governo ha un ruolo centrale nel promuovere l'adozione di strumenti di IA a livello federale. Propone che l'amministrazione federale "dia l'esempio" implementando sistemi di IA basati su gestori multipli, con un focus sull'interoperabilità. L'intento è quello di rendere disponibili dataset per la formazione di IA commerciale e sostenere lo sviluppo di progetti di IA in fase iniziale.

Inoltre, Google chiede un incremento delle partnership pubblico-private e una maggiore collaborazione con istituzioni di ricerca finanziate a livello federale. Sottolinea l'importanza di iniziative come competizioni e premi governativi per stimolare l'innovazione nell'IA. Questi passi potrebbero non solo rafforzare l’industria, ma anche garantire che gli sviluppi tecnologici siano sostenibili e responsabili rispetto ai diritti di tutti i coinvolti.

Seguici su Telegram per ricevere le migliori offerte tech
Argomenti:

Chi siamo?

OutOfBit è un progetto nato nel Maggio 2013 da un’idea di Vittorio Tiso e Khaled Hechmi. Il progetto nasce per creare un sito di blogging che sappia differenziarsi ed appagare il lettore al fine di renderlo parte fondamentale del blog stesso.
Entra nello staff
COPYRIGHT © 2023 OUTOFBIT P.IVA 04140830243, TUTTI I DIRITTI RISERVATI.
crossmenu linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram