Il quadriciclo elettrico Mole Urbana, con le sue radici nel design e nell'innovazione italiana, sta per entrare in produzione nei due stabilimenti di Orbassano e Fabriano. A distanza di quattro anni dalla presentazione del primo concept, il progetto ha finalmente trovato l'impulso necessario grazie al supporto di nuovi investitori. In un contesto dove la mobilità sostenibile sta diventando cruciale, la Mole Urbana si profila come un'alternativa interessante nel segmento dei veicoli urbani elettrici.
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Un design innovativo e versatile
La Mole Urbana si distingue sul mercato per la sua capacità di adattarsi a diverse esigenze di mobilità. A differenza di modelli come Citroen Ami o Fiat Topolino, la Mole offre una piattaforma flessibile che consente di realizzare configurazioni multiple: si passa da versioni a 2 o 4 posti, fino a modelli pick-up e veicoli commerciali. Le dimensioni sono contenute, variando da 2,8 a 3,7 metri di lunghezza, con un peso massimo di 470 kg. Questa versatilità la rende adatta sia per le famiglie che per le piccole imprese.
L'approccio innovativo del design della Mole Urbana non si ferma alla configurazione. Le caratteristiche estetiche e funzionali sono pensate per un utilizzo urbano, mirando non solo all'efficienza, ma anche a un'estetica contemporanea, che si integri bene nel contesto cittadino. La scelta di materiali e dettagli è stata orientata verso un'esperienza di guida comfortevole, tenendo a mente anche l'impatto ambientale, uno dei punti focali della produzione.
Tecnologie ecologiche e produzione sostenibile
Sotto il profilo tecnico, la Mole Urbana presenta una trazione posteriore e un motore elettrico da 8,5 kW, equivalenti a circa 12 CV. Sono disponibili due opzioni di batteria: una singola che offre un'autonomia di 75 km, e una doppia che raddoppia l'autonomia a 150 km. Questa scelta riflette l'attenzione verso l'efficienza energetica, garantendo una mobilità sostenibile e pratica nei centri urbani.
I due stabilimenti dedicati alla produzione sono stati progettati seguendo criteri rigorosi di efficienza energetica. A Orbassano, per esempio, sono stati installati 8.000 metri quadri di pannelli solari, mentre lo stabilimento di Fabriano si propone di raggiungere l'autoproduzione totale della propria energia. Le soluzioni tecniche adottate non solo contribuiscono a ridurre i costi di produzione, ma anche a minimizzare l'impatto ambientale, un obiettivo chiave per il progetto.
Sostenibilità economica e responsabilità ambientale
Uno degli aspetti più significativi del progetto Mole Urbana è l'approccio all'innovazione nei processi produttivi. L'azienda ha dichiarato che, per la realizzazione dei veicoli, non si farà ricorso a presse o stampi a iniezione per i polimeri, ma si utilizzeranno tecnologie come trafilatura, estrusione e termoformatura. Questi metodi non solo compromettono un minor costo di produzione, ma apportano anche benefici sostanziali sull'impatto ambientale delle attività.
Il progetto è riuscito ad attrarre l'attenzione di investitori di rilievo, culminando in un aumento di capitale pari a 3,5 milioni di euro, garantito da CDP Venture Capital, dal fondo Piemonte Next e da un consorzio di investitori marchigiani. Queste iniezioni di capitale rappresentano un passo fondamentale per avviare la produzione e assicurare il successo della Mole Urbana sul mercato.
Un prodotto a km zero
Infine, la Mole Urbana si caratterizza anche per la sua vocazione nazionale. L'azienda ha dichiarato che il 99% dei fornitori sarà italiano, eccezion fatta per le celle delle batterie, che verranno acquistate in Cina. Questa scelta evidenzia la volontà di sostenere la filiera produttiva locale nel settore della mobilità elettrica, contribuendo così alla crescita economica del territorio e promuovendo un modello di sviluppo più sostenibile.
In sostanza, la Mole Urbana non è solo un veicolo elettrico; rappresenta un passo verso una mobilità più responsabile e un'industria automobilistica italiana che guarda al futuro. Con l'inizio imminente della produzione, si prevede un notevole interesse da parte di consumatori e operatori del settore.